L’assessore Caracciolo incontra i commercianti
Estate Apriliana
Definire il programma dell’Estate Apriliana, cercando un punto di incontro tra le esigenze dell’ente di piazza Roma e quelle dei commercianti, che chiamati a valutare il piano sulla pedonalizzazione del centro, sembrano non voler rinunciare al tradizionale giovedì sera dello Shopping.
Questo il delicato tema che nei giorni scorsi l’assessorato alle attività produttive si è trovato a dover gestire. Malgrado l’allentamento del lockdown nella fase due, infatti, l’emergenza Covid 19 ha avuto effetti di lungo termine su entrambi i settori di competenza dell’assessore Gianfranco Caracciolo: da un lato le disposizioni sul distanziamento sociale avranno un peso sull’organizzazione degli eventi, come appunto l’Estate Apriliana, che richiederà un’organizzazione ben diversa rispetto al passato; dall’altra i commercianti che hanno dovuto fare i conti con la chiusura per settimane delle proprie attività, confidano in una ripresa.
Giovedì scorso l’assessore Gianfranco Caracciolo ha incontrato alcuni rappresentanti dei commercianti del centro per sottoporre loro un pacchetto di proposte e idee sull’estate apriliana e in particolar modo sul piano relativo alla chiusura e pedonalizzazione del centro per due giorni a settimana. La proposta del Comune di Aprilia era quella di chiudere piazza Roma e le principali vie del centro i venerdì e sabato sera, ma gli operatori del settore non sembrano disposti a rinunciare alla tradizione e preferirebbero che gli shopping day continuassero a svolgersi il giovedì, con l’aggiunta del sabato come secondo giorno. Una chiusura continuativa del centro storico garantirebbe però al comune molteplici vantaggi, in primis perché sono già previsti per il fine settimana controlli straordinari da parte della Polizia Locale, poi perché una chiusura a singhiozzo potrebbe finire per creare confusione e disagi ai residenti. Proprio per cercare una soluzione, in settimana ci sarà un secondo incontro sul tema.
“Abbiamo fissato una nuova data – spiega l’assessore Caracciolo – perché stiamo cercando di incrociare le varie proposte e cercare una soluzione che venga incontro alle varie esigenze. Da parte nostra non c’è alcuna preclusione ideologica, ascolteremo tutti e speriamo che dall’incontro ne emerga un quadro più chiaro”.
La discussione proseguirà all’inizio della prossima settimana sulla scelta dei giorni, ma i commercianti concordano con l’idea di una chiusura per due volte a settimana.
Sembra trovare conferma l’idea di fermare concerti e karaoke per evitare assembramenti, mentre il tradizionale Cinema sotto le stelle presso il parco di via dei Mille si svolgerà a numero chiuso: solo 600 gli ingressi, che verranno controllati attraverso l’emissione di biglietti gratuiti e con varchi agli ingressi.
Francesca Cavallin
La Pro Loco in Comune
La Pro Loco trova sede al piano terra del palazzo comunale di Piazza Roma. Non si occuperà più soltanto di organizzare gli eventi più importanti della città, come ad esempio il Carnevale e il Natale Apriliano o la festa del santo patrono, ma diventerà anche un ufficio turistico e per le informazioni, andando a sopperire al vuoto di queste funzioni che si registra da anni. Svolgerà, in sintesi, anche i compiti assegnati a tutte le Pro Loco nel resto d’Italia.
Con la delibera di giunta 55 del 18 giugno scorso, l’esecutivo ha infatti affidato all’associazione presieduta da Antonino Marchese un locale di 86 metri quadri situato al piano terra del municipio di piazza Roma. Si tratta di uno dei locali rimasti vuoti, dopo che l’amministrazione ha scelto di trasformare il palazzo comunale in sede istituzionale e di rappresentanza, trasferendo l’anagrafe e tutti gli altri uffici aperti al pubblico all’interno della sede di piazza dei Bersaglieri.
Un affidamento tutt’altro che gratuito: quando verrà stipulata la convenzione, la Pro Loco si troverà a pagare un affitto di 117 euro al mese, cifra non irrisoria, pari a 1404 euro l’anno, ma il vantaggio per l’associazione sarà quello di avere finalmente la possibilità di richiedere l’iscrizione al Servizio Civile, trovando così tra i giovani iscritti nuove energie per lo svolgimento delle varie funzioni e anche le risorse per poterli pagare. Un cambiamento di cui beneficerà anche una città sicuramente non meta privilegiata del turismo e proprio per questo priva di un ufficio che possa all’occasione dare informazioni in merito.
“Avere solo una sede legale ma non un posto dove potersi riunire – spiega il direttivo della Pro Loco – negli anni ha avuto effetti negativi anche per quanto riguarda la possibilità di avere adesioni, nuovi tesserati e un contatto diretto con la città. Le riunioni venivano svolte presso la sede dell’assessorato di competenza, ma è chiaro che con una sede aperta al pubblico avremo anche la possibilità di espletare a pieno le funzioni che caratterizzano le Pro Loco in tutta Italia: non solo organizzare eventi, ma anche dare informazioni al pubblico. Inoltre il nostro obiettivo è quello di avviare l’iter per l’accreditamento al servizio civile universale e trovare giovani energie, migliorando l’offerta e la qualità dei servizi resi ai cittadini”.
Una svolta importante per la Pro Loco presieduta da Antonino Marchese che da 15 anni, da quando avevano avuto inizio le dispute sul nome tra l’Associazione Turistica Pro Loco e la sua Associazione Pro Loco di Aprilia, nata nel 1965, iscritta all’albo provinciale il 10 dicembre 2008 a seguito di un periodo di commissariamento e libera di operare mantenendo il nome dopo la pronuncia del Consiglio di Stato. Un’associazione attiva da anni sul territorio, ma che ha ripreso la sua piena operatività con il secondo mandato della coalizione civica di Antonio Terra, che ha liquidato il Comitato Grandi Eventi in favore dell’associazione di Marchese.
Francesca Cavallin
Il Consorzio La Gogna non riesce ad avere notizie per il completamento della rete fognaria
Muro di gomma dell’Amministrazione
Continua il silenzio del Sindaco e dell’Assessora ai Lavori Pubblici, rispetto le richieste che il Consorzio La Gogna ormai da oltre un mese presenta per avere notizie sulla ripresa e la conclusione dei lavori sulla rete fognaria e la messa in esercizio del depuratore al Fosso della Moletta. Un muro di gomma è stato alzato e non da oggi, in particolare nei confronti del gruppo dirigente del Consorzio La Gogna, ma le cui conseguenze si risolvono a danno dei cittadini cui viene negato anche il diritto all’informazione.
Circolano intanto voci su questa strana situazione che vanno verificate e quindi chiediamo:
Cosa c’è di vero circa il fatto che l’autorizzazione allo scarico del depuratore nel Fosso della Moletta il Consorzio di bonifica non l’avrebbe dato per mancanza di parte della documentazione che doveva essere presentata?
Cosa c’è di vero in un’altra notizia che circola e dice che l’autorizzazione sarebbe stata data in questi giorni e il problema sarebbe così risolto?
Cosa c’è di vero nella notizia che arriva subito dopo e dice che Acqua Latina, avrebbe problemi di personale dovuti a malattie causate dal Covid19 e non sarebbe al momento in grado di avviare il rodaggio del depuratore?
E’ TEMPO DI SCOPRIRE LE CARTE
Possono i responsabili politici di questa Amministrazione continuare a tenere questo atteggiamento nei confronti del diritto dei cittadini all’informazione? Quale credibilità possono avere i proclami di questa Amministrazione Comunale fra i cittadini sul risanamento delle borgate, quando ancora oggi non si chiude la nostra vicenda e in altre borgate non si avviano o si completano lavori per reti fognarie finanziate da oltre 7-8 anni? Ci sono all’interno del Consiglio Comunale rappresentanti capaci di richiamare il Sindaco al rispetto dei suoi doveri verso i cittadini delle borgate, ai quali tutti – chi più chi meno - hanno fatto tante promesse in occasione delle campagne elettorali?
Per quanto ci riguarda, con l’appoggio dei cittadini, metteremo in campo nuove iniziative perché si completi il progetto di risanamento delle Borgate La Gogna e Fossignano 5.
Silvano De Paolis