Titolo di Bottega Storica della Pro Loco Pomezia per i suoi 80 anni di attività
Foto Ottica Chiapponi
Il 15 dicembre scorso la Pro Loco di Pomezia ha insignito del titolo di bottega storica Foto Ottica Chiapponi con sede in via Roma 12 che è la più vecchia attività del nostro Comune. Infatti è stata aperta da Domenico Chiapponi nel 1940, primo fotografo di Pomezia, nella sua abitazione situata in via Virgilio 13. Ad indicare il suo laboratorio vi era davanti casa, praticamente su strada, una vetrina a locandina. Nel primo dopoguerra inizia lentamente la ricostruzione e nel 1953 Chiapponi spostò la sua attività nell’attuale sede di via Roma, 12. Lo aiutano dal 1962 nell’attività i fratelli Paolo e Romano Baldi e nel 1966, morto Domenico, rimangono solo i due fratelli a gestire l’attività.
Successivamente Paolo nel 1973 apre una sua attività sempre a via Roma 84 mentre Romano nel 1977 si era specializzato come ottico e quindi aveva ampliato l’offerta del suo negozio in Foto Ottica .
Nel 1995 Paolo, scomparso poi nel 1997, cede la sua attività al fratello Romano che grazie all’aiuto della moglie Melina e dei figli Simone ed Alessandro, mantiene i due negozi di ottica e di fotografia, fino al 2011. Romano è scomparso nel 2015 ed ora l’attività è continuata con professionalità e competenza dal figlio Simone diplomato ottico dal 1999 e dalla signora Melina. La Foto Ottica Chiapponi nel 2020 compirà ben 80 anni. Un traguardo straordinario e un caso più unico che raro, infatti credo che sia impossibile incontrare una attività che ha gli stessi anni della propria città.
E’ doveroso sottolineare che è stato grazie alle foto di Domenico Chiapponi che abbiamo potuto conoscere la Pomezia degli anni quaranta, gli orrori della guerra e poi quella del primo dopoguerra, documenti fotografici inediti immortalati da un grande fotografo.
Prima con Domenico e poi con Romano la bottega Chiapponi è stato anche il laboratorio fotografico delle famiglie dei coloni ma anche di chi veniva ad abitare nella nostra città o era a villeggiare sul litorale. Famosi i ritocchi di Domenico Chiapponi sulle foto in bianco e nero, tecnica insegnata a Romano, entrambi due autentici professionisti stimati e rispettati da tutti per la loro abilità di fotografo ma soprattutto per le loro qualità umane.
A partire dagli anni ’70, nei mesi estivi Romano aveva aperto un locale a Torvaianica che utilizzava per raccogliere i rullini che poi sviluppava nel laboratorio di Pomezia. Grazie al lavoro del laboratorio Chiapponi ci sono giunte fino a noi foto bellissime del nostro territorio in quegli anni e delle famiglie che lo abitavano. Nelle feste patronali, negli eventi della città e nelle inaugurazioni delle fabbriche si vedeva comparire immancabilmente la macchina fotografica di Romano, la sua presenza discreta ma sempre professionalmente impeccabile e attenta ha accompagnato il boom economico di Pomezia e gran parte della storia della città.
Credo che siamo tutti d’accordo che è stata sicuramente ben meritata questa intitolazione di “Bottega Storica” a Foto Ottica Chiapponi.
A.S.
Al Museo dell’Ara Pacis fino al 3 maggio 2020
Mostra su Sergio Leone
C’era una volta Sergio Leone.
L’Italia onora Sergio Leone con una grande mostra al Museo dell’Ara Pacis per celebrare questo grande maestro del cinema mondiale, a 90 anni dalla nascita e 30 anni dalla morte.
L’esposizione, arriva in Italia dopo il successo dello scorso anno alla Cinémathèque française di Parigi ed è aperta al pubblico dal 17 dicembre al 3 maggio 2020.
Sergio Leone per una sua precisa volontà è seppellito nel piccolo cimitero di Pratica, perché amava il nostro territorio dove veniva spesso e ha girato scene dei suoi film.
Nel 2019 Pomezia ha ricordato Sergio Leone con una serie di iniziative organizzate dall’amministrazione comunale. Anche la Pro Loco Città di Pomezia, con il sostegno del Centro Commerciale Sedici Pini, ha prodotto importanti eventi nel ricordo del grande regista, per tutto ciò ci sentiamo particolarmente coinvolti in questo prestigioso riconoscimento che gli è stato tributato e invitiamo quindi i nostri concittadini a visitare la mostra.
”ll percorso espositivo, curato dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini, racconta l’universo sconfinato di Sergio Leone che affonda le radici nella sua stessa tradizione familiare: il padre, regista nell’epoca d’oro del muto italiano, sceglierà lo pseudonimo di Roberto Roberti, e a lui Sergio si ispira firmando a sua volta “Per un pugno di dollari” con lo pseudonimo anglofono di Bob Robertson. Nel suo intenso percorso artistico Sergio Leone attraversa il peplum, (filone cinematografico storico-mitologico), riscrive letteralmente il western e trova il suo culmine nel progetto di una vita: “C’era una volta in America”.
A questo sarebbe seguito un altro film di proporzioni grandiose, dedicato alla battaglia di Leningrado, del quale rimangono, purtroppo, solo poche pagine scritte prima della sua scomparsa. La mostra “C’era una volta Sergio Leone” è un viaggio nell’universo del regista: ci sono la sua scrivania, i suoi libri, il piano Petrof dove Ennio Morricone faceva ascoltare all’amico d’infanzia (erano compagni di scuola alle elementari) le partiture delle colonne sonore per i suoi film, insieme a modellini, scenografie, sceneggiature, storyboard, bozzetti, costumi, oggetti di scena, centinaia di fotografie dal set e di famiglia. Un mondo di immagini e suoni arricchiti dagli schermi, che ci riportano ai capolavori del cineasta, capace tanto di rivoluzionare le forme di racconto, il genere western in primis, quanto di celebrare il mito”.
C’era una volta Sergio Leone Roma, Museo dell’Ara Pacis dal 17 dicembre 2019 al 3 maggio 2020 Tutti i giorni ore 9.30-19.30.
T.S.
Dateci la luce
Nonostante le varie segnalazioni fatte negli anni l’illuminazione stradale di via Gramsci e strade limitrofe non funziona quando piove. Non serve un diluvio ma bastano poche gocce di acqua affinché qui si resti al buio. I cittadini sono esausti e se sarà necessario si intraprenederanno delle azioni pesanti nei confronti del Comune che non fa niente da anni per risolvere il problema in modo definitivo. Siamo cittadini che pagano tutte le tasse comunali e non abbiamo un riscontro.
La sicurezza in queste condizioni non è garantita. Non si può uscire la sera senza utilizzare la torcia del telefonino. Perché il sindaco non si fa un giro per le strade di Pomezia la sera per verificare se veramente l’illuminazione stradale funziona? Belle le luminarie a via Roma e strade vicine, ma noi dobbiamo essere abbandonati? Siamo cittadini di serie B?
Spero che chi di competenza faccia il suo lavoro per risolvere in modo definitivo questo problema.
Dateci la luce.
Grazie
Riccardo Ferrari