Alessandra Gesmundo si è aggiudicata l’ambita borsa di studio di 2000 euro
Archways to Opportunity
A Castel Romano, premiata una giovane studentessa e dipendente del ristorante di Castel Romano con una borsa di studio del valore di 2000 euro a supporto del suo percorso universitario, grazie al progetto Archways to Opportunity di McDonald’s, creato per sostenere la crescita e la formazione professionale e personale dei suoi dipendenti.
Alessandra Gesmundo lavora da 5 anni nel ristorante di Castel Romano, ha 28 anni e studia Economia e Gestione Aziendale con indirizzo di Economia Digitale presso l’Università Unimercatorum, ha iniziato da crew poi passata Hospitality, in seguito ha intrapreso la strada del Manager ed infine è diventata Direttrice del ristorante stesso. Alessandra è una dei 105 i ragazzi in tutta Italia a cui è stato assegnato questo riconoscimento, sulla base di criteri di merito che tengono in considerazione l’anno di iscrizione all’università, il numero di crediti ottenuti e la media voti.Con il progetto Archways to Opportunity, McDonald’s si impegna ad investire in Italia, nel triennio 2020-2022, 1,5 milioni di euro, assicurando ai dipendenti più meritevoli borse di studio assegnate sulla base di criteri di merito e anzianità lavorativa (almeno 12 mesi). A questo si aggiungono 1200 corsi di lingua della durata di 6 mesi offerti ogni anno.
McDonald’s conta in Italia 25.000 dipendenti che lavorano in 610 ristoranti distribuiti su tutto il territorio nazionale. La maggior parte è composta da donne (62%), che costituiscono anche il 50% degli store manager.
Fondamentale è poi la componente giovani. McDonald’s rappresenta una porta d’ingresso nel mercato del lavoro per migliaia di persone: il 50% dei dipendenti ha meno di 30 anni e il 32% è studente. Il 92% dei dipendenti che lavora da McDonald’s è infine assunto con contratti stabili di apprendistato o a tempo indeterminato.
Per la Corte di Cassazione non può ritenersi un tributo
Benefit ambientale Rida
Per le Sezioni Unite della Corte di Cassazione il benefit ambientale RIDA non può ritenersi un tributo. Lo stabilisce un’ordinanza depositata pochi giorni fa, con la quale l’intero procedimento che vede il Comune opporsi alla società di via Gorgona, viene rinviato al giudice ordinario.
“L’atto depositato oggi ha un valore importantissimo – commenta l’assessora all’ambiente del Comune di Aprilia Monica Laurenzi – l’ordinanza di fatto boccia le motivazioni con cui l’azienda da anni evita di restituire alla Città di Aprilia l’indennizzo per i danni ambientali prodotti dall’impianto di trattamento dei rifiuti. La nostra battaglia proseguirà ora dinanzi al tribunale ordinario”.
La controversia giudiziaria tra la RIDA e il Comune di Aprilia è iniziata alcuni anni fa, con il rifiuto da parte dell’azienda di versare all’Ente di piazza Roma i benefit previsti dalla normativa regionale. Si tratta di un importo di diversi milioni di euro, che l’azienda in questi anni ha continuato a ricevere dai Comuni che conferiscono i propri rifiuti nell’impianto apriliano, senza mai versarli al Comune.
La motivazione addotta dall’azienda fino ad oggi faceva proprio leva sulla natura tributaria del benefit e sul fatto che la Costituzione vieti alla Regione di legiferare in tale materia. Ora l’ordinanza della Cassazione rinvia tutto al giudice ordinario – anziché alla commissione tributaria – proprio rigettando l’oggetto della contestazione.
“Prendiamo atto con soddisfazione della pronuncia della Cassazione – aggiunge il sindaco Antonio Terra – l’ordinanza di oggi dà ragione alla nostra impostazione e al lavoro assicurato in questi anni dagli uffici e dai legali del Comune. I nostri sforzi non sono ovviamente conclusi, ma l’atto di oggi fa ben sperare: la Cassazione rimette finalmente l’intera vicenda sui giusti binari. Siamo convinti che questa ordinanza aiuterà anche altri Comuni, peraltro, coinvolti in procedure simili in tutta Italia”.
A.P.