Il birrificio pometino premiato in 4 categorie su 5
Oxiana al top
Martedì 15 dicembre in diretta streaming si è svolta la cerimonia di premiazione di “Birre Preziose Premio Roma 2020”, prima edizione del concorso promosso da Unioncamere Lazio e dedicato alle migliori birre della regione, con lo scopo di stimolare la crescita del settore.
Ad aderire all’iniziativa sono stati circa 30 birrifici provenienti dalle cinque provincie laziali.
Ben 76 il numero delle birre (non pastorizzate ne microfiltrate, così come richiesto da regolamento) in gara nelle 5 diverse categorie principali previste dal Concorso e giudicate da un panel tecnico di degustazione formato da ben 17 tra giornalisti e blogger specializzati nel settore alimentare ed in quello brassicolo.
Il noto birrificio locale Oxiana di Pomezia ha saputo arricchire in modo impressionante il proprio palma res risultando premiato in ben 4 categorie su 5.
Premiata con il prestigioso primo posto nella categoria a bassa fermentazione, infatti, è stata l’ultima nata Hotbock, già premiata al Concorso Birra dell’anno.
Premiata anche al secondo posto la Natalizia (letteralmente andata a ruba quest’anno) Comete, recentemente selezionata dalla stampa tra le più interessanti “Biere du Noel”.
Gli altri due premi sono andati a Bernie, una blanche particolare di scuola belga, e la Doppiopasso, una double ipa.
“Alla sua prima edizione – spiega Lorenzo Tagliavanti, presidente di Unioncamere Lazio che ha presieduto la cerimonia - il concorso ha già riscosso un’alta partecipazione.
Un numero incoraggiante a conferma della validità della nostra iniziativa, nata con la finalità di tutelare, promuovere e valorizzare il settore nella nostra regione. Ci auguriamo, poi, di incoraggiare le imprese a intraprendere un percorso di costante miglioramento, stimolando l’estro dei mastri birrai al fine di ottenere delle birre in grado di competere nei mercati nazionali ma anche esteri”.
Erasmo Paone - amministratore della eccellenza brassicola pometina - ha commentato “Da quando siamo nati abbiamo puntato dritti alla ricerca di una qualità superiore. I 4 prestigiosi premi nazionali finora ricevuti in 5 anni, vengono ora affiancati da questi ulteriori riconoscimenti che ci danno l’entusiasmo per continuare in questo percorso reso veramente difficile da una concorrenza aggressiva e dalla situazione della emergenza Covid. Dopo tanti riconoscimenti - conclude Erasmo Paone -non ci vogliamo fermare ed abbiamo allo studio anche nuovi prodotti “bio” e “glutee free” sempre nell’ottica di una birra vera, senza apporti chimici ne gas aggiunti, salutare e gustosa destinata a tutti coloro che pongono attenzione a ciò che mangiano e bevono, che sono sempre di più. Ci auspichiamo, intanto, che tutti i ristoratori della zona che tengano alla qualità si rivolgano sempre di più a prodotti locali - non solo alla nostra birra - che sono veramente eccellenze validissime e che impreziosiscono il territorio”.
E.P.
La decisione del liceo Pascal di operare il numero chiuso ha suscitato tante polemiche
Non devono pagare gli studenti
La decisione del Liceo Pascal di operare il numero chiuso su base meritocratica, per l’iscrizione alla classe prima nell’anno scolastico 2021- 2022 ha suscitato moltissime polemiche.
Tale scelta è scaturita, come hanno dichiarato gli interessati, dall’impossibilità di potere disporre di altri spazi, se le nuove prime saranno di numero superiore alle quinte in uscita. Avendo già trasformato in aule 9 laboratori, quindi non vi sono neanche più laboratori da convertire.
Tra l’altro la dirigenza dell’Istituto Pascal a febbraio di quest’anno aveva fatto presente alla Città Metropolitana e al Comune di Pomezia di avere spazi insufficienti per accogliere tutte le numerose nuove iscrizioni. Missive che non avevano ricevuto alcuna risposta.
Tutto giusto, ma il rimedio del numero chiuso, sembra a molti fuori luogo, perché gravemente contrario ai compiti di una scuola pubblica che per sua natura deve accogliere tutti. Sarebbero stati più giusti i doppi turni, dando così a tutti la possibilità di iscriversi. Quelli della mia generazione che hanno frequentato le scuole superiori spesso facevano i doppi turni. Semmai si protestava tutti insieme: studenti, genitori e professori per avere più aule, ma mai a nessuno è venuto in mente di fare proposte penalizzanti.
Troviamo quindi ingiusta la decisione di penalizzare nuovi iscritti a causa di inadempienze di altri. Tra l’altro mi è stato riferito che è una deliberazione facilmente impugnabile da chi eventualmente verrebbe escluso.
Per fortuna vi è la presa di posizione della Rete degli Studenti di Pomezia che hanno manifestato la loro contrarietà ad una scuola di elite ed hanno lanciato un appello alle istituzioni in cui chiedono il loro intervento per risolvere questa situazione emergenziale al Pascal. Questo intervento degli studenti ci rincuora e ci fa ben sperare per il futuro.
Di certo non si può comunque ignorare le inadempienze decennali della Provincia di Roma a cui è stata purtroppo demandata la gestione delle scuole superiori.
Pomezia ha quattro scuole superiori di cui una, quella di Largo Brodolini, costruita dal Comune di Pomezia. La Provincia di contro doveva realizzarvi almeno la palestra. Da decenni stanno aspettando.
Non parliamo poi di Ardea che è l’unico Comune in Italia e credo in Europa con una popolazione superiore ai 50mila abitanti che non ha una scuola superiore! Credo che in generale solo sotto i diecimila abitanti è probabile che si trovi un Comune in Italia che non ha una scuola superiore. La mancanza di una scuola superiore ad Ardea è una vergogna di cui è responsabile una classe politica provinciale e locale quantomeno inadeguata.
Perché il problema del sovraffollamento del Pascal ma anche delle restanti tre scuole superiori esistenti a Pomezia è che devono servire i Comuni di Pomezia ed Ardea, che insieme superano i centodiecimila abitanti.
Trovo perciò alquanto surreale il chiedere al Comune di Pomezia di reperire aule quando le responsabilità sono della Provincia di Roma che non ha mai costruito scuole ad Ardea e quest’ultima che non si è mai sufficientemente battuta per ottenerle.
La soluzione più giusta sarebbe da subito reperire aule ad Ardea crenandovi una succursale del Liceo Pascal eliminando così il numero chiuso e allo stesso tempo dando finalmente a quel Comune una scuola superiore. Nel contempo progettare una struttura scolastica dove insediarvi una scuola superiore. A Genova in un anno hanno costruito uno straordinario ponte, se si ha la volontà si può fare lo stesso nel realizzare una struttura scolastica ad Ardea. Basta volerlo!
A.S.