Il nuovo bando per l’assegnazione delle aree
Progetto orti sociali
Un progetto che spesso ha fatto discutere, che è stato oggetto di critiche per l’ubicazione e per il modo in cui è stato portato avanti, rimasto impantanato durante i mesi del lockdown, ma che di fatto è andato avanti dal 2013 contando sul nucleo di affidatari che al loro spazio di terra in centro non hanno voluto rinunciare. Incoraggiata dal risultato, l’amministrazione ha deciso di portare avanti il progetto degli orti sociali, pubblicando il nuovo bando per l’assegnazione delle aree. Stando ai contenuti della determinazione 19 del 17 marzo scorso, l’amministrazione ha intenzione di procedere con il riaffido degli spazi messi a disposizione per essere utilizzati come orti sociali e realizzati nell’area antistante l’istituto comprensivo Arturo Toscanini. Nello specifico si tratta di 47 stalli che verranno affidati con una concessione di durata quinquennale a famiglie, cittadini e associazioni del territorio rispondenti ai criteri previsti dal bando, con una preminenza nel caso delle associazioni, verso quelle che svolgono attività a scopo sociale. Gli affidatari potranno utilizzare lo spazio per la piantumazione di prodotti biologici, siano essi ortaggi, fiori o piante officinali.
“Le finalità del progetto - si legge nella determinazione - sono prevalentemente sociali, ricreative didattiche e culturali, oltre a promuovere buone pratiche di cura del patrimonio ambientale e pubblico, favorire la socialità attraverso attività senza fini di lucro e promuovere una sana alimentazione”.
Il progetto rappresenta uno dei primi esempi di uso “sociale” degli spazi pubblici da parte dei privati e anche per questo, visto il successo ottenuto negli anni passati, con un bando tanto partecipato da riuscire ad affidare tutti gli orti messi a disposizione, l’esecutivo ha scelto di procedere alla scadenza delle concessioni con un nuovo bando di assegnazione, sancendo il perdurare del progetto. Un progetto che inizialmente aveva avuto delle criticità, legate soprattutto alla scelta dell’area adatta a realizzare gli orti. Inizialmente infatti l’amministrazione aveva individuato lo spazio di via Grecia come area adatta, ma mentre i lavori erano in corso i residenti si sono messi di traverso costringendo l’ente ad una frettolosa marcia indietro. Anche per la nuova ubicazione, prossima alla scuola furono avanzate critiche, ma la forte partecipazione ha convinto l’esecutivo a procedere oltre e rinnovare il progetto.
Francesca Cavallin
La denuncia del deputato Raffaele Trano per i dati delle centraline Arpa non disponibili
Mancano i dati dell’aria di Aprilia
Dati sulla qualità dell’aria indisponibili o sopra i valori consigliati dall’Oms, la segnalazione del deputato Raffaele Trano. C’è preoccupazione sulla situazione riguardante la qualità dell’aria ad Aprilia. Nelle ultime settimane infatti si sono riscontrati alcuni problemi nei sistemi di rilevazione riguardanti il monitoraggio dell’inquinamento aereo.
“Quanto sta accadendo ad Aprilia, ma anche Gaeta, è a dir poco inaccettabile e pericoloso e le autorità competenti devono intervenire immediatamente.
La qualità dell’aria di queste due importanti città della Provincia di Latina, fa registrare dati preoccupanti. Inoltre risultano ripetutamente introvabili altri dati sul costante monitoraggio dell’inquinamento aereo. Nei giorni scorsi ho interrogato i ministri della Transizione ecologica e della Salute per sapere cosa stia succedendo alle centraline dell’Arpa Lazio e perché non si trovino i dati relativi ai monitoraggi di mesi quasi interi. Inoltre ho presentato anche un esposto al nucleo ambientale dell’Arma dei Carabinieri di Roma, perché gli inquirenti possano indagare se siano in corso gravi condotte omissive o commissive, e dunque penali, da parte dei soggetti responsabili e competenti in materia.
Ho segnalato quanto sta avvenendo ad Aprilia, dove al 6 febbraio 2022, per il sesto giorno consecutivo, i dati dei PM 10 della centralina dell’Arpa Lazio che doveva certificare la qualità dell’aria sono risultati anche qui indisponibili, mentre gli altri indici erano pure molto al di sopra dei valori consigliati dall’Oms e, comunque molto vicini al limite fissato dalla legge italiana. Ricordiamo a questo proposito che anzitutto i sindaci sono chiamati a ben precise responsabilità, a garantire e a tutelare la salute pubblica, quali principali autorità competenti in materia, e devono vigilare con attenzione sulle situazioni ravvisate. Ad ogni modo i controlli che sto portando avanti non si fermeranno visto che nessuno si è occupato e preoccupato di quanto stava avvenendo, vogliamo capire di chi sia la responsabilità e cosa sia accaduto e stia accadendo a Gaeta e ad Aprilia”.
A.P.