Ancora discariche a cielo aperto nelle periferie
Scempio a Selciatella
Ancora rifiuti abbandonati in strada. Ancora una vera e propria discarica a cielo aperto lungo la periferia cittadina. Questa volta la segnalazione arriva dalla zona sud della città, località Selciatella. In via Pantanelle un vero e proprio scempio. Lungo una delle rientranze della via una montagnola di rifiuti da far vergogna. Un cumulo di spazzatura di ogni genere.
Dal classico sacchetto a oggetti di vario genere. Cartoni, cassette in plastica e materassi. Una discarica fornita di tutto e costruita nel tempo. Ancora una volta saranno le casse comunali, e quindi i soldi dei contribuenti, a pagare la bonifica. Ancora una volta grazie a cittadini senza scrupoli e con scarso senso civico soldi pubblici saranno impegnati per la pulizia delle strade e dei fossati quando invece potrebbero essere utilizzati per altri servizi alla comunità. Ma il lancio del sacchetto è uno sport ancora troppo diffuso in terra pontina.
Eppure la città aveva dimostrato grande senso civico sul terreno della raccolta e dell’avvio allo smaltimento dei rifiuti.
l Comune di Aprilia è stato più volte premiato quale Comune riciclone facendo segnare grandi percentuali nella raccolta differenziata nella classifica delle città con più di 50 mila abitanti. Questo non è bastato a sensibilizzare quella fetta di società che continua a deturpare il territorio. Una situazione che sembra essere fuori controllo e che coinvolge diversi quartieri della periferia apriliana. In questa speciale classifica c’è di diritto anche via Guido Rossa la quale troppo spesso registra depositi di rifiuti straordinari accatastati sui marciapiedi con sacchetti lasciati qua e la lungo il marciapiede. In molti si domandano che fine abbiano fatte le fototrappole che in passato hanno permesso di beccare lo zozzone di turno con le mani nella marmellata. In molti si domandano dove è finito il piano di controllo del territorio e cosa si deve questo aumento del fenomeno dell’abbandono indiscriminato del rifiuto. In ultima è arrivata la segnalazione di Selciatella ma non più tardi di due numeri fa abbiamo segnalato Valle Carniera.
Rifiuti abbandonati a Valle Carniera. In via delle Folaghe, in via dei Cigni, a valle Carniera gola. Una intera zona costellata da rifiuti di ogni genere abbandonato a bordo strada. Un fenomeno che purtroppo sta caratterizzando molte zone della città. La segnalazione arriva da alcuni residenti stanchi di vedere la propria zona deturpata dal lancio del sacchetto e altre tipologie di rifiuti. A contare le zone di degrado che caratterizzano la periferia apriliana devono essere in tanti ad abbandonare rifiuti a bordo strada. Un fenomeno a dire poco privo di senso civico che oltraggia l’ambiente e fa pagare il conato della pulizia alle casse comunali.
P.N.
Valentina Tartaglia è stata insignita del premio Marianna Dionigi per la scrittura femminile
Il “Silenzio” che cura
“In mezzo al rumore delle cronache, una voce diversa da Aprilia: quella del “Silenzio” che cura, che scrive, che rinasce!”
La mia poesia “Nel Silenzio” è stata recentemente insignita del Premio Speciale “Marianna Dionigi” per la scrittura al femminile, nell’ambito del prestigioso Premio Letterario Internazionale “Antica Pyrgos”.
Mi chiamo Valentina Tartaglia, ho 37 anni nata e cresciuta ad Aprilia. Sono scrittrice, attivista, disability editor e presidente dell’Associazione “Sunflower Project MICI e Stomia”. “Sono partita da Aprilia con il desiderio di far conoscere la mia città come un esempio di inclusione e umanità. È quello che continuerò a fare, perché so che la volontà e la perseveranza ripagano sempre. Ho tanti altri progetti da far crescere sul territorio, tra cui, prossimamente, la pubblicazione di un libro. So che Aprilia saprà volare alto e riprendersi: ne sono certa, e io sarò qui, pronta a dare il mio contributo.”
“Nel Silenzio” è una poesia che nasce da un’urgenza profonda: quella di dare voce a tutto ciò che non si vede, a ciò che spesso resta inascoltato o viene taciuto. È dedicata a chi ogni giorno convive con problematiche invisibili, fisiche, psichiche, emotive, portando avanti una battaglia silenziosa, lontana dai riflettori, a volte persino dallo sguardo di chi ha accanto.
La poesia racconta un dolore che non urla, ma che si insinua nei gesti quotidiani. Un dolore che scava, che brucia, che lascia cicatrici invisibili ma reali, impresse nella pelle e nella memoria del corpo.
Ma la poesia non è solo una fotografia del dolore: è anche una dichiarazione di resistenza.
Parla di chi, nel silenzio, resta intero. Di chi, pur spezzato, continua a esistere con dignità.
Nella parte finale, si arriva al cuore pulsante del testo: si parla di un “nome” non detto. Questo verso è il punto in cui la poesia si fa testimonianza. Perché quando conviviamo con un dolore invisibile, che sia la depressione, l’ansia, una malattia cronica, un abuso o un trauma emotivo, troppo spesso ci viene chiesto di nasconderci, di non disturbare.
A volte siamo noi stessi a non osare pronunciare quel “nome”: quel nome che porta dentro tutta la verità del nostro vissuto, la nostra fragilità e la nostra forza.
Dare voce a quel nome significa finalmente esistere, senza più chiedere il permesso.
Come attivista e divulgatrice, continuerò a portare avanti progetti che uniscano scrittura, consapevolezza e inclusione. Ma soprattutto continuerò a scrivere per raccontare le esistenze dimenticate, quelle che non fanno rumore, ma che ogni giorno sorreggono il mondo con la loro resilienza silenziosa.
La cerimonia di premiazione si terrà il 10 maggio 2025, alle ore 17:30, presso il Teatro Comunale di Lanuvio (RM), in via S. Lorenzo s.n.c. Sarà un momento di condivisione, ascolto e valorizzazione della parola come forma di cura.
Grazie per l’attenzione e per ogni opportunità di far emergere insieme ciò che troppo spesso resta, nel silenzio.
Tartaglia Valentina
Associazione Sunflower Project
MICI e Stomia ETS