Evitare i dittatori e votare cittadini consapevoli
Elogio della dittatura
Naturalmente un titolo del genere susciterà la reazione stupita di gran parte dei lettori.
La dittatura è una forma di governo contrapposta alla democrazia. Democrazia, dal greco, significa governo del popolo.
Il nostro Paese, l’Italia, dagli Antichi Romani in poi, fino all’avvento della Repubblica, ha prodotto opere d’arte, pittori, scultori, cultura, scienziati, artigiani, senza confronti, città come Roma, Firenze, Napoli, Venezia, Palermo, Siena e molte altre.
Tutto ciò si è realizzato grazie alle grandi famiglie aristocratiche, ai Medici, ai Colonna, ai Borghese, ai papi, ai mecenati, quando il popolo, la plebe, non aveva voce in capitolo.
Ma anche in epoca moderna, la conquista dello spazio, si è avuta grazie a Werner von Braun nel pieno di una dittatura, sia pure infame quale è stata il nazismo.
Negli anni trenta, in pieno regime fascista, dobbiamo gli studi sulla meccanica quantistica ai ragazzi di via Panisperna: Enrico Fermi, Ettore Maiorana, Emilio Segré, anche se poi lo stesso regime, anni più tardi, con le infami leggi razziali li costrinse ad emigrare negli Stati Uniti. Grazie al Duce che aveva ereditato un Paese miserabile, privo anche dell’acqua corrente nelle abitazioni, l’Italia entrò nel novero delle grandi economie europee.
Nei giorni nostri, la Cina, 1.433.783.686 abitanti, governata da un dittatore assoluto, Xi Jinping, ha portato quel paese ai massimi livelli della tecnologia. La seconda economia più grande al mondo, un ospedale da costruire in dieci giorni per fronteggiare il corona virus, il ponte sul mare più lungo al mondo, il ponte che collega Hong Kong a Macao, ben 55 chilometri.
In regime democratico la Cina avrebbe fatto di meglio? Tremo solo a pensare cosa sarebbe potuto accadere.
In democrazia i ricchi lavorano i poveri comandano e creano miseria.
Albert Einstein ebbe a dire: solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità degli uomini. Ebbene, la democrazia affida il potere agli stupidi in quanto essi costituiscono la grande maggioranza, sono il cosiddetto popolo sovrano. Certamente affidare le sorti di un paese ad un uomo solo, ad un dittatore con pieni poteri, comporta l’assunzione di gravi rischi. Gli uomini quando sono investiti da sconfinati poteri, facilmente scivolano in un delirio di onnipotenza, considerano gli esseri umani oggetti senza valore, li discriminano in base alla razza, o al colore della pelle, e possono arrivare a privarli anche della vita.
A Dubai il potere è incentrato totalmente nella persona dell’Emiro Al Maktoum.
Ma, lui è un saggio, persona equilibrata, non favorisce il culto della personalità, il suo Paese è nato sul deserto in condizioni assolutamente sfavorevoli, eppure grazie a lui è il paese più dinamico al mondo. Il nostro è un Paese democratico, repubblicano da settant’anni. Da allora è diventato un Paese in misero declino, in preda ad un esodo di cittadini e imprese senza precedenti, mentre Dubai attira cervelli da ogni dove, ha prodotto e continua a produrre tecnologia e grande prosperità.
Ho avuto modo di salire sul grattacielo più alto al mondo, ben 838 metri! il Burj Kalifa, che tra l’altro ospita i nostri famosi stilisti, oppure orefici del calibro di Bulgari. A Dubai mi sono spostato a bordo di un tram a guida autonoma che si destreggia abilmente nel traffico della città.
Le aiuole di Dubai sono degne di un orto botanico, ma non ci sono alberi sui marciapiedi che ne impediscono il transito ai pedoni come accade da noi.
Si potrebbe sperimentare un sistema statuale che possa evitare i rischi di un dittatore e contemporaneamente consenta un sistema democratico affidato a cittadini consapevoli: la patente dell’elettore. Così come per guidare un veicolo è richiesta una patente di abilitazione da conseguirsi dopo avere frequentato una scuola e superati gli esami, per eleggere chi inviare in Parlamento, si dovrebbero creare apposite scuole dove apprendere i fondamenti delle istituzioni statuali, frequentarle con profitto e superare gli esami.
Cesare Zaccaria
Primo premio per la maschera più ecologica alla scuola primaria Ex ANMIL
Carnevale e cultura ecologica
Il giorno 20 febbraio 2020, rispondendo all’invito dell’Ente Locale, la scuola Primaria Ex-Anmil ha partecipato con tutte le sue classi alla sfilata di carnevale con appuntamento in Piazza Lavinia. Il tema proposto dal Comune di Anzio si può riassumere in: Il Musical nel rispetto delle norme Ecologiche.
Le docenti, il cui Istituto Comprensivo ormai da molti anni propone certificazione di lingua straniera “Cambridge”, hanno pensato di far vivere l’emozione del celebre “Cats” (tratto dall’opera di T.S. Elliot “Old Possum’s book of practical cats”) ai loro alunni. Ovviamente, prima di arrivare alla realizzazione dei costumi, le insegnanti di lingua straniera, in attività trasversali con le altre discipline (italiano, musica, immagine), hanno illustrato i contenuti e la storia di questo strepitoso musical che proprio il giorno della sfilata approdava nelle sale cinematografiche come film musicale. Il percorso didattico si è avvalso di trailers , di ascolto di alcuni brani storici quali “Memory” (scritto da Andrew Lloyd Webber e inciso nel 1981) e di osservazione, con relativi disegni, dei costumi dei personaggi. Grizabella è uno dei personaggi principali che appare in Cats.
La sua storia è preziosa perché rappresenta il diverso, e come nella realtà spesso accade, il gruppo non accetta la sua diversità, la giudica, la esclude. Sulle note struggenti di “Memory”, Grizabella lascia che la sua sofferenza e la solitudine parlino per lei: un appello emotivo, un ultimo disperato tentativo di essere compresa ed accettata. Questo è il tratto della storia che ha maggiormente colpito soprattutto le classi dei più grandi , quarta e quinta, che spesso si trovano a riflettere sulla discriminazione e sul bullismo. Ma questi gatti “antropomorfizzati” dovevano non solo raccontare storie col solo uso dell’immagine, ma anche dimostrare che, pure abiti impegnativi e coinvolgenti come quelli usati nel musical scelto, potevano essere realizzati con un minimo dispendio economico e nel pieno rispetto della Natura.
Ecco dunque l’idea delle insegnanti della scuola Ex Anmil: utilizzare le buste nere della spazzature (non più tollerate per raccogliere semplice spazzatura, ma ancora presenti in scorta in tante case) e ritagli di pelliccia ecologica, proveniente anche da colli di giacche dismesse o da coperte lise dal tempo. Fatta la scelta, le docenti del plesso con la collaborazione di gruppi di genitori , delle varie classi, si sono prodigati nel tagliare, cucire, incollare, dipingere…il plesso , per diversi giorni è diventato un laboratorio creativo con una forte valenza di aggregazione anche tra le famiglie (tutto ciò senza mai trascurare la didattica).
L’emozione è stata tanta al momento della passeggiata per Lungomare Enea per arrivare in Piazza Lavinia: tra scatti di fotografi improvvisati, miagolii più o meno discreti di circa 110 gattini di diversi colori e dalle andature molto feline, c’erano anche le docenti delle classi che, si sono messe in gioco impersonando “cartelloni pubblicitari” del musical, ma…rigorosamente con la testa da gatto! Poi la sfilata davanti alla giuria… L’assessore Nolfi e l’assessore Salsedo affiancavano i giurati che osservavano estasiati questa distesa di gatti: gli alunni erano emozionati e molto presi dal personaggio che stavano interpretando.
Ma la manifestazione è arrivata all’apice al momento della premiazione: “LA SCUOLA PRIMARIA EX ANMIL RICEVE IL PRIMO PREMIO PER LA MASCHERA PIU’ ECOLOGICA! E qui L’esplosione di gioia di alunni, docenti e genitori che tanto tempo hanno investito nel progetto e che credono fermamente in una didattica di qualità, ma vivace, diversificata ed inclusiva. Un modo per insegnare cose della vita con gioco e col divertimento.
Costanza Fabiano