Nasce un servizio di cittadini per i cittadini
Campi elettromagnetici
La storia insegna che esistono fenomeni il cui esito sarebbe stato meno infausto solo con un po’ di senno del poi. Spesso si tratta di sottovalutazioni dovute ad una conoscenza limitata ma altre volte si tratta di scelte fortemente motivate dal successo, dal guadagno o da una spinta esasperata allo sviluppo tecnologico. E’ vero che quella stessa spinta ha prodotto l’evoluzione di un livello di vita inimmaginabile solo alcuni decenni orsono, ma è anche vero che i danni collaterali conosciuti e non, sono spesso scarsamente quantificabili e generalmente accettati come il prezzo da pagare al progresso.
La forza del mercato e del guadagno hanno fatto danni gravissimi all’umanità da quando dal mondo agricolo ed artigianale si è passati a quello industriale, le lobbies hanno dominato la politica: quanti milioni di morti sono stati causati dal fumo prima che alla scienza fosse concesso lo spazio di spiegarne i danni sulla salute? Quanti ne stanno morendo ancora? Il genere umano è stato ed è spesso cavia di quanto sta usando. Questo è oggi drammaticamente vero sotto la potente spinta della tecnologia delle telecomunicazioni e dei guadagni che essa genera e la telefonia 5G che, anche se rivoluziona in modo positivo le modalità di comunicare, ne costituisce solo un aspetto. Un aspetto significativo perché il suo sviluppo sta avvenendo senza che un singolo studio qualificato ne possa tassativamente dimostrare ogni effetto negativo sulla salute dell’uomo.
Dai congressi che dibattono sull’argomento si deduce sempre l’esistenza di un dubbio per danni a lunga distanza, La telefonia moderna viene realizzata attraverso reti cablate, ma anche attraverso l’etere con sistemi di trasmettitori che, come ogni apparecchiatura elettrica attiva, producono campi elettromagnetici di cui la ricerca non è nella condizione di escludere la dannosità per l’organismo, anzi studi qualificati descrivono la possibilità, in condizioni determinate, di danni anche gravissimi. Mentre per argomenti, a volte banali, che riguardano piccole deroghe al politicalliy correct, oppure la messa in discussione di diritti insignificanti, si assiste a feroci battaglie parlamentari, l’innalzamento di 2,5 voltedei livelli dei campi elettromagnetici generati dalla telefonia 5 G, è stato recentemente deciso con un semplice emendamento al Ddl Concorrenza.
Dopo avere colpito a livello europeo le lobbies hanno “convinto” la nostra politica che elettrosmog è buono se serve a ridurre i costi degli impianti delle grandi multinazionali della telefonia. Tanto i cittadini non si accorgono di niente tanto più se potranno godere di qualche nuovo giocattolo domotico o di più velocità nel navigare nella rete. Può sembrare neofobia becera ma è solo la semplice costatazione che, se è vero che per ogni medicina si deve pagare un prezzo, per questa il prezzo non è noto e chi riesce a farne una valutazione parla di riduzione della fertilità, di cancro al cuore, di perdita della memoria, di danni allo sviluppo dei bambini ecc. Chi giunge a questi risultati riceve spesso uno stipendio da un’università mentre coloro che giungono a risultati minimalisti sono quasi sempre finanziati da grosse compagnie di telecomunicazioni. Che il 5 G non sia la semplice evoluzione del 4 G ma costituisca un salto enorme è noto e che questo salto sia portatore di una forte evoluzione in molti campi, dalla domotica alla telemedicina, è anche evidente; ma quello che non è accettabile è che, in qualche modo i cittadini fanno da cavie di una tecnologia non del tutto verificata.
Decine di sindaci hanno applicato il principio di precauzione e così il Governo col Decreto n 76 del 16 luglio 2020 modifica l’art 8 della legge 36 del 2001 e toglie ai sindaci il diritto di tutelare la salute dei propri cittadini col divieto di vietare; coloro che hanno emanato ordinanze di divieto si trovano ora a risponderne alla Giustizia. Questo non cambia però i termini del problema almeno per chi non ha tesi ideologiche preconcette da difendere o interessi nel settore e cioè i cittadini liberi di pensare, di informarsi e di non accettare passivamente tutto quello che un progresso drogato propina loro. Il pericolo 5G risiede nei campi elettromagnetici che genera ed è l’inquinamento più subdolo, appunto quello elettromagnetico, che costituisce il vero problema e la vera minaccia. Nelle città, nei centri abitati ed all’interno delle nostre stesse abitazioni siamo immersi in campi elettromagnetici. Le frequenze interessate, la loro intensità, il tempo di esposizione e, non ultima la sensibilità di chi subisce gli effetti, sono gli elementi che costituiscono il potenziale pericolo per la salute.
Ad Anzio si sta attivando un gruppo operativo nell’ambito di Uniti Per l’Ambiente con lo scopo di approfondire la conoscenza nella nostra zona, contatti erano in corso con l’Assessorato competente per gli aspetti relativi al piano antenne ed all’implementazione della telefonia 5G. L’intento è quello di creare una capacità di controllo dei vari punti in cui gli effetti di campi elettromagnetici potrebbero costituire danno per gli abitanti. Questo è un servizio che verrà posto a disposizione dei cittadini e potrà portare alla segnalazione di situazioni che meritano l’intervento degli enti comunali ed, ancor più di quelli regionali, che sono gli unici in possesso della prerogativa dell’ufficialità ed in possesso di strumentazione altamente professionale. I cittadini di Anzio verranno informati dalle pagine del Litorale.
Sergio Franchi
Anzio: il servizio della raccolta dei rifiuti non è efficiente come dovrebbe
Si chiede di sapere
Mi domando se la collaborazione dei cittadini alla vita amministrativa comunale debba essere considerata come un’ingerenza fastidiosa oppure, quando essa è seria e disinteressata, non debba essere ritenuta come una modalità virtuosa di gestione dei servizi che il comune presta ai cittadini; questo è tanto più vero quando si tratta della gestione dei rifiuti urbani che è sempre fallimentare in assenza di un’attenta ed efficace partecipazione dell’utenza. Può dare fastidio leggere commenti e considerazioni di grilli parlanti in cerca di martellate, ma il silenzio assordante di un menefreghismo prevalente non dovrebbe servire a migliorare la mediocrità che viviamo.
Non è chiara la ragione per cui il Comune di Anzio non dia risposta ad istanze lecite e pertinenti formulate col mezzo formale della PEC; arroganza? Forse, ma, se chi formula una richiesta, può anche farsi una ragione del mancato riscontro, chi ne soffre è la cosa pubblica. E’ passato oltre un anno da quando, per ottenere alcuni chiarimenti sullo stato della gestione della raccolta dei rifiuti, fui costretto a ricorrere ad un accesso agli atti e la risposta che ricevetti rasentava il ridicolo per la sua incongruità. Siccome molti punti di aspetti contrattuali erano allora interlocutori intendo riproporre i quesiti più significativi con la richiesta di aggiornamento sullo stato di implementazione. Lo faccio con la consapevolezza di esercitare un mio diritto.
- AET viene compensata per la fornitura di 5000 mastelli per ogni taglia, perché dopo un anno ancora non lo ha fatto?
“Risultando i mastelli già in proprietà dell’Ente, il Comune ha formulato richiesta alla società di acquistare i contenitori carrellati per condomini ed attività, per importo economico equivalente. L’acquisto di cui tratta si è in corso di svolgimento da parte di AET, secondo le procedure prescritte dalle vigenti normative”.
Si chiede di sapere perché migliaia di utenze utilizzano ancora vecchi e sgangherati contenitori oppure altri acquistati in proprio, ad alcuni come al sottoscritto l’ufficio preposto non ha autorizzato la consegna. Si chiede di sapere quando tutti gli utenti riceveranno i nuovi contenitoria cui hanno diritto se in regola.
- Analogamente, in contratto si prevede la fornitura di n. 2.000 compostiere domestiche da 310 lt che saranno consegnate alle utenze su indicazione dell’Amministrazione Comunale”. Dopo un anno perché esse non sono state distribuite?
“Con loscopo dievitare ildeperimento delle compostiere, per procedere alrelativo acquisto sono in corso di predisposizione valutazioni finalizzate ad attivare un progetto specifico di comunicazione, adesione e formazione del contribuente all’iniziativa”.
Si chiede di conoscere quanti anni sono necessari per predisporre valutazioni e per dare vita ad un’attività virtuosa, raccomandata dalla Regione e dalla logica, che causerebbe un forte risparmio economico e che un gruppo di cittadini ha preso l’iniziativa autonomamente di praticare. Si chiede di conoscere se è stato dato seguito alla definizione dello sconto TARI da applicare a coloro che praticano il compostaggio domestico.
- Sempre in merito al compostaggio, AET si rende disponibile alla realizzazione di un impianto di auto-compostaggio e compostaggio di comunità per la riduzione della frazione organica da conferire presso gli impianti di trattamento. Dove sta?
“Sono in corso valutazioni finalizzate averificare l’effettiva fattibilità, economicità ed efficacia di tale iniziativa, applicata ad un Comune delle dimensioni di Anzio”.
Si chiede di conoscere l’esito delle valutazioni ed i provvedimenti conseguenti.
- Le isole ecologiche hanno un forte significato per ridurre gli abbandoni di rifiuti in strada da parte dei turisti e visitatori specialmente quando i centri di raccolta sono chiusi e se la loro disponibilità viene fortemente divulgata. Dopo un anno dove sono le due isole ecologiche “sorvegliate ed informatizzate”?
“Avendo attivato ilservizio domiciliare porta a porta, l’Ente sta valutando il migliore utilizzo delle strutture attualmente posizionate in appositi depositi”.
Le isole ecologiche sono essenziali per ridurre l’accumulo di rifiuti sulle strade che portano alla Ardeatina e Nettunense , specialmente nei periodi di forte presenza turistica del weekend. Si chiede di conoscere quando esse verranno realizzate. Se l’intenzione è quella di usare quegli inutili cassoni che hanno già fallito nella precedente gestione, la soluzione sarebbe inefficace.
- E’ stato notato che la ditta non provvede a raccogliere gli aghi di pino che intasano il sistema fognante dopo una pioggia violenta, se ne chiede la ragione.
“In seguito ad avvenuti riscontri di mancata ottemperanza alle prescrizioni di cui trattasi sono state avanzate dal Comune contestazioni ed applicate penali”.
Si chiede di conoscere se la ditta ha ricevuto un ordine permanente di attuare tale intervento perché durante recenti piogge anche se la caduta degli aghi di pino è stata limitata non si è notato nessun intervento nella zona di Lavinio mare.
- Viene notato che lungo alcune strade i marciapiedi sono resi impraticabili da erbacce ed arbusti. Come funziona questo servizio?
“Il servizio viene svolto concarattere progressivo ed in seguito alle specifiche segnalazioni pervenute, per cui si rendono necessari idonei periodi di organizzazione del medesimo”.
Questo servizio non viene prestato o viene prestato in modo del tutto insufficiente, in molte zone di passaggio l’erba e gli arbusti ne limitano e rendono pericoloso l’uso. Si chiede di conoscere quali provvedimenti verranno presi.
- Il contratto prevede la pulizia esterna dei chiusini, delle feritoie, delle caditoie stradali necessaria a mantenere la perfetta efficienza delle stesse. Si chiede di conoscere se tale servizio viene svolto e con quali modalità.
“Il servizio viene svolto durante il periodo di spazzamento e su specifiche richieste del Comune”.
Si chiede di conoscere come faccia il Comune a sapere quali caditoie siano intasate se non è stato notato nessun dipendente comunale controllarne l’efficienza durante i recenti temporali.
- Viene evidenziato che in alcune zone cumuli di rifiuti permangono nel tempo, come nel caso del parcheggio della stazione di Lavinio, dove la periodicità di rimozione non è tale da impedirne l’accumulo.
“Il servizio viene svolto con le tempistiche e modalità compatibili con le esigenze organizzative
In funzione delle rilevanti quantità di rifiuti che vengono accumulati in luoghi non preposti. Sono in corso di valutazione procedure per intensificare il controllo dei suddetti scarichi abusivi”.
Si chiede di conoscere quale esito abbia avuto tale valutazione se in alcune zone, come in quella delparcheggio della stazione di Lavinio, si rileva l’accumulo di rifiuti di mesi, per mancanza d’intervento.
- La ditta viene compensata per un servizio di divulgazione per educare i cittadini in che modo?
“Si sta procedendo alla verifica dell’ottemperanza da parte di A.E.T. alla citata previsione”.
Si chiede di sapere che esito abbia avuto tale verifica visto che il sottoscritto non ha ricevuto nessun invito da parte della ditta per essere educato.
- La ditta si rende disponibile per trasformare il sistema corrente in sistema a tariffa puntuale che prevede una tassazione in base all’effettiva produzione di rifiuti, si chiede a che punto si trova questo progetto.
“Essendo un sistema complesso, si sta concertando con A.E.T. la modalità per addivenire, con tempi adeguati, al passaggio alla tariffa puntuale”.
Si chiede di conoscere quale sia stato l’esito della concertazione ed i provvedimenti presi di conseguenza.
- In considerazione della forte inadempienza da parte dell’utenza a concorrere al finanziamento del servizio, riscontrata in passato, si chiede di conoscere quale sia, alla data di più recente rilevazione, la percentuale di utenti che non fanno fronte al versamento della TARI.
“In base a dati riportati sulla media degli ultimi cinque anni, sulla quale è stato calcolato il fondo crediti di dubbia esigibilità del bilancio di previsione, la percentuale risulta pari al 43%”.
Considerando l’inaccettabilità del perdurare di una situazione cosi grave si chiede di conoscere quali siano i provvedimenti presi per ridurre la percentuale di inadempienti ed a quanto sia scesa oggi tale percentuale.
Grazie per una sollecita risposta.
Sergio Franchi