Il Pontino Aprilia • 15/2019
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ANNO XXX - N° 15 - 10/23 SETTEMBRE 2019 Cronaca di Aprilia IL PONTINO APRILIA Pag. 11
Acque non depurate riversate direttamente
dentro al fosso della Ficoccia. A denuncia-
re lo sversamento anomalo dal depuratore
di via del Campo direttamente nelle acque
del canale che attraversa via Carroceto e
via del Campo per poi confluire diretta-
mente presso il quartiere Frassineto, un vi-
deo di pochi minuti girato dai cittadini e
diffuso attraverso la pagina facebook del
Comitato per la Tutela Ambientale e la sa-
lute pubblica. Malgrado l’amministrazione
abbia affidato a novembre dello scorso an-
no ad Acqualatina il compito di ripristinare
il corretto funzionamento e poi completare
i lavori per l’ampliamento del depuratore
fino a servire 120 mila abitanti equivalenti,
da alcuni giorni forti miasmi avevano riac-
ceso tra i residenti il sospetto di un funzio-
namento non corretto dei filtri che dovreb-
bero garantire la purificazione delle acque
prima che le stesse riprendano il loro corso
all’interno del fosso. La conferma è arriva-
ta domenica scorsa, quando il video ha ini-
ziato a circolare sui social, mostrando l’ac-
qua di colore scuro e notevolmente schiu-
mosa sgorgare dal depuratore e immettersi
direttamente all’interno del canale.
“Siamo risaliti lungo il fosso della Ficoc-
cia fino a risalire al depuratore di via del
Campo - spiegano i cittadini - dopo che da
qualche giorno la puzza è aumentata fino
a diventare insopportabile. Sembra che
l’impianto stia nuovamente scaricando
senza prima depurare da quello che abbia-
mo avuto modo di constatare”.
Proprio l’assenza di depurazione, secondo
i cittadini, finirebbe per minare la vivibili-
tà della zona invasa dai cattivi odori. Non
solo. Qualora i sospetti dei residenti tro-
vassero conferma, ciò vorrebbe dire che il
depuratore operativo e a servizio della città
di Aprilia continua ad inquinare. Un’ipote-
si che solo le analisi potranno smentire o
confermare, ma ad alimentare i sospetti
contribuisce non poco l’esito delle analisi
eseguite dall’Arpa poco meno di un anno
fa e che avevano registrato una situazione
al limite. Tra i parametri completamente
sballati, spiccava la presenza di batteri fe-
cali in elevate concentrazioni, tensioattivi
e altre sostanze chimiche in quantità tali da
provocare severa anossia e far schizzare il
Bod (la domanda biologica di ossigeno fi-
no a 41 mg/l - contro il campione standard
fissato a 4 mg/l. L’amministrazione diede
la colpa alla società che aveva l’onere di
provvedere al potenziamento del depurato-
re - nei confronti della quale è stato avvia-
to un contenzioso - e attraverso una ordi-
nanza sindacale affidò ad Acqualatina sia
il compito di ripristinare il funzionamento
dell’impianto sia provvedere a cercare una
ditta che ultimasse i lavori. A distanza di
un anno però il timore è che gli sversa-
menti di acque non depurate siano ripresi,
mettendo a rischio inquinamento un’ampia
porzione di territorio tra la periferia sud e
la zona semi periferica della città densa-
mente popolata.
Francesca Cavallin
Forti miasmi nella zona fanno pensare ad un malfunzionamento Il progetto prevede di riportare il mercato coperto alla bellezza originaria
Depuratore via del Campo Lavori a piazza delle Erbe
Dopo il progetto esecutivo, l’ordinanza per
la chiusura al traffico della strada decreta
l’inizio dei lavori a piazza delle Erbe. Tor-
nerà una piazza porticata per riportare il
mercato coperto alla bellezza originaria,
con un monumento dedicato ai quattro pro-
gettisti e uno spazio che in futuro potrebbe
servire per gli eventi culturali all’aperto.
L’ambizioso piano di riqualificazione di
piazza delle Erbe - uno degli obiettivi più
ambiziosi tra quelli intrapresi negli ultimi
anni dall’amministrazione Terra - muove i
primi passi verso la realizzazione pratica
del progetto su carta concepito dall’archi-
tetto Otello Lazzari. Nei giorni scorsi infat-
ti proprio all’ingresso del mercato coperto
è apparso il cartello di cantiere che indica
al prossimo 2 settembre l’inizio dei lavori
finanziati per 445 mila euro dalla Regione
Lazio e che entro il 30 novembre 2019 do-
vrebbero permettere di recuperare uno tra i
più bei edifici storici rimasti dopo l’azione
devastante dei bombardamenti e le scelte
scellerate degli anni ‘70.
Il piano concepito dal noto architetto di
Aprilia muove in diverse direzioni, ma l’in-
tervento più radicale riguarderà proprio la
facciata del mercato coperto, un tempo una
piazza porticata aperta ma che deve ai ri-
maneggiamenti del dopoguerra il suo
aspetto originario. Sei arcate verranno ri-
aperte dopo aver provveduto a spostare i
bagni e quattro attività commerciali nei
box ancora liberi, ma si tratterà di un pas-
saggio graduale per ammortizzare il dis-
agio per gli utenti. Il parcheggio antistante
la struttura inoltre diventerà una piazza,
che verrà portata a livello degli attuali mar-
ciapiedi e ricoperta di piastrelle in cemento
simili a quelle utilizzate per la città di fon-
dazione, seppur rivisitate in chiave contem-
poranea. L’area più esterna adiacente a via
dei Larici verrà arredata con delle panchine
in cemento, mentre nella zona più centrale
sorgerà una panchina gradinata che grazie a
dei parapetti rimovibili potrà essere utiliz-
zata come piccolo palcoscenico. La scultu-
ra in acciaio posta in posizione frontale po-
trà ospitare eventualmente un proiettore.
Come ogni piazza che si rispetti infine, an-
che “Piazza della Memoria” avrà il suo
monumento: un muro mosaicato con 17 fo-
ri in onore dei 17 gruppi di progettisti che
negli anni ‘30 presero parte al concorso di
idee per la creazione della città di Aprilia.
La parete forata sul lato delle attività com-
merciali avrà una doppia funzione architet-
tonica: ricreare una quinta e separare l’edi-
ficio storico che si è conservato dalle su-
perfetazioni di epoca successiva. Un pro-
getto architettonico che nasconde anche
l’ambizione di recuperare in centro uno
spazio destinato a fare cultura.
Francesca Cavallin
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