Il Pontino Aprilia • 15/2019
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La ragione per cui in molte culture cristiane la parola
“Signore” ha un significato unico e certo sta nell’Evan-
gelo. Infatti il senso di questa parola trova nel Nuovo
Testamento la sua origine. Gesù è nato dalla stirpe (gre-
co: sperma) di Davide, ma è stato “costituito Figlio di
Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione me-
diante la risurrezione dai morti”. Con quanta carnalità e
spiritualità Paolo collega qui la signoria di Cristo alla
sua risurrezione dai morti! È Signore perché è risorto.
Con gioia i discepoli si dicono gli uni gli altri: “Davvero
il Signore è risorto ed è apparso a Simone” (Luca, 24).
Simone è Pietro, lo stesso che conclude così un suo fa-
moso discorso: “Sappia dun-
que con CERTEZZA tutta la casa
di Israele che Dio ha costituito
Signore e Cristo quel Gesù
che voi avete crocifisso!” (At-
ti, 2).
Quella “certezza” si è forse
perduta oggi? È forse dive-
nuta meno certa? E perché
mai? Forse qualcuno ha di-
mostrato che i dati del Nuo-
vo Testamento sono falsità
antistoriche? Tutt’altro. Sto-
ria, geografia, archeologia, so-
ciologia, antropologia e altre
scienze concorrono a certifica-
re ciò che per Pietro era già
una “certezza” da lui vissuta
in quanto testimone oculare.
Essendo trascorsi due millenni
da allora, è una cosa buona
che le scienze moderne contri-
buiscano ad accertare e validare i dati neotestamentari.
Quando, pochi anni dopo quegli eventi, gli autori neote-
stamentari li misero per scritto, considerarono in retro-
spettiva Gesù di Nazaret proprio come Signore, colui
che era “andato attorno facendo del bene”.
Così, quando guarisce i malati, ecco che il consiglio dà a
tutti loro: “Va’ nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò
che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usa-
to” (Marco, 5). Il Signore è infatti colui che agisce con
misericordia. Per questo è degno di fiducia, tanto che
“chiunque crede in lui non sarà deluso. Poiché lui stesso
è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invoca-
no”, cioè ubbidiscono a Lui per la salvezza (Romani,
10). È storicamente innegabile che spesso i cristiani
hanno deluso sia le aspettative del prossimo, dei popoli,
sia le aspettative di Cristo.
La delusione c’è stata ogni volta che ci si è dimenticati
di chi era davvero il “Signore”, e lo si è sostituito con
altri signori e potenti. Scrive Paolo: “E in realtà, anche
se ci sono molti signori, per noi credenti c’è un solo
Signore, Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte
le cose e noi esistiamo per lui” (1 Corinzi, 8). Dimen-
ticare o anche trascurare la realissima realtà del Si-
gnore ha provocato le aberrazioni di cui la storia è pie-
na, purtroppo. L’evangelo attesta che il Signore risorto
è al di sopra di tutte le autorità e le potenze di questo
mondo che a lui DOVRANNO RISPONDERE, sia nel corso
della storia sia nel giudizio. L’Apocalisse di Giovanni
(libro spesso letto male e
peggio applicato) descrive
come caso limite, non neces-
sario ma purtroppo possibile,
la polis demonizzata, cioè lo
Stato che viene meno defini-
tivamente alla sua missione
di pace, ordine, laboriosità,
vera socialità; lo Stato che
diventa potere assoluto ed
esige (quasi) onori divini. Fu
questo l’impero di Nerone e
Domiziano.
Ma questo caso limite, que-
sta possibilità cattiva, non si
esaurisce qui. Si è attuata più
volte nella Storia e si può at-
tuare di nuovo nel presente e
nel futuro. È lo Stato che
riassume in sé l’essenza del-
la beluinità delle fiere (leo-
pardo, orso, leone). È lo Sta-
to che riceve da satana “potenza e trono e grande pote-
re”: proprio ciò che Cristo, respingendo la tentazione,
non aveva voluto ricevere da quella mano. È lo Stato
che esprime questa forza straordinaria con parole vio-
lente e con la guerra, caratteristica demoniaca per ec-
cellenza. Guerra all’esterno, verso altri popoli, e guerra
all’interno, verso cittadini onesti ma non disposti a un
giuramento di ubbidienza incondizionata né ad adorare
lo Stato come un dio. La guerra interna è quindi contro
i “santi”, che conoscono e adorano solo Dio in Cristo.
I “santi” rifiutano la STATOLATRIA. Ecco perché i “santi”
aderiscono con fede al Signore, unico “DUCE e PERFET-
TO ESEMPIO di fede, il quale per la gioia che gli era po-
sta dinanzi sopportò la croce disprezzando la vergogna
(della croce), e si è seduto alla destra del trono di Dio
(Ebrei, 12).
LUI
NON DELUDE
FEDE
FEDE
RAGIONE
RAGIONE
®
Ritornare
a
Cristo Gesù
domenica
15-22-29 settembre
ore 10:00
Chiesa di Cristo
via G. Carducci, 9 - Aprilia
328 1299756 ri
fl
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ss
io
n
i
La fede
come
esercizio
della
mente
Questa pagina,
interamente curata
ed autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
APRILIA,
VIA G. CARDUCCI, 9,
ha il solo fine di
promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
www.chiesadicristoaprilia.it Il prossimo numero uscirà il 10.10.2019 Tel. 328.12 99 756
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domenica ore 10.00 Conversazione biblica - culto a Dio
mercoledì ore 19.00 Studio degli Atti degli Apostoli
IL VANGELO PER I BAMBINI: SCUOLA PER I GIOVANISSIMI
CARNALITÀ E
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