Presso il Caffè Letterario di via Santa Maria, 24 a Nettuno
Firma per la biblioteca
Finalmente un sussulto di senso civico, un piccolo germoglio di voce pubblica. Il ‘Comitato civico e democratico di Nettuno’, presso il Caffè Letterario Levante’’ di Via S. Maria 24, sta raccogliendo le firme per un’istanza civica mirata all’apertura di una biblioteca comunale.
Più volte sulle pagine de “Il Litorale” (e non solo de “Il Litorale”), ho sottolineato, la mancanza di una biblioteca in una città di 50.000 ab. che sta passando convulsamente da tranquilla città della provincia romana a borgata della periferia dell’area metropolitana, perdendo identità locale e quel residuale senso civico e di comunità che Nettuno aveva mantenuto, in maniera sempre più sbiadita, fino agli anni 90. Nettuno si sta trasformando in una realtà complessa con punte di problematicità, si sta trasformando in un agglomerato di ‘non luoghi’ (per usare una categoria coniata dall’antropologo francese M. Augé) e di luoghi di degrado e abbandono (il cavalcavia, il parcheggione, lo spettrale ‘cementaio’ affianco il Santuario, il mostro sul porto, il centro storico gentryzzato e trasformato in un luogo di anonima quanto, a volte, vandalica movida, l’edificio di dubbio valore estetico che doveva essere il teatro cittadino, la chiesetta di Via S.Maria ormai in via di fatiscenza avanzata, lo stesso palazzotto comunale e l’ex Divina Provvidenza entrambi intubati e la questione dello sbocco a mare di fronte, la ferraglia del Loricina….). Domina –non solo a Nettuno- una egemonia della sottocultura, che ha in astio il pensiero, soprattutto quello riflessivo, analitico-interpretativo, il dialogo discorsivo e interlocutorio, la ricerca e l’espressività culturale che non sia l solo l’evento spettacolare mediatizzato e agostano. Un ‘trend’ –tra l’altro- mortifica e declassa le eccellenze (a Nettuno vedi il caso Rezza-Ibis- Sivestri, ma prima ancora il caso arte 70 ecc ecc) chiunque voglia fare ‘cultura’, declassandolo spregiativamente al rango di intellettuale o radical chic, moralista, buonista e passatista, perditempo e ‘spendaccione’ (la cultura non si mangia).
Il paradosso è che quando Nettuno era una tranquilla cittadina di villeggiatura di 20-25.000 abitanti aveva una sua fornita biblioteca (la ‘Porfiri’, in piazza 9 settembre, diventata per giovani e meno giovani un luogo di incontro, scambio, relazione), contava poi tre cinema e alcune arene estive. Adesso nonostante la ‘ineluttabile’ (quanto ideologica) vocazione turistica e la vorace urbanizzazione, non ha più niente, neanche una classe dirigente (politica, amministrativa, imprenditoriale) che possa dirsi tale, capace cioè di differire i propri interessi immediati lobbistici e familistici, agli interessi più complessivi della città tutta, individuando priorità e dandosi un progetto, un’idea, una prospettiva di sviluppo della realtà locale sempre più anonima e ‘deperita’. E’ uno stato di cose intollerabile e appunto la biblioteca comunale, se fatta vivere animatamente, può costituire un centro aggregativo capace di produrre segmenti identitari locali (dove identità non va intesa come una agglomerato di istanze racchiuse in un fortilizio sovranista, fondamentalista ed autoreferenziale, allergico, impermeabile ed intollerante verso le altre appartenenze identitarie, ma come una produzione culturale in divenire, dotata di strumenti culturali, valoriali, simbolici, storici, capaci di renderla realmente forte e flessibile, inclusiva, capace di modularsi, confrontarsi e contaminarsi).
Quindi l’iniziativa messa in campo dal ‘Comitato civico e democratico di Nettuno’ è un’iniziativa carica di virtuosità civica e che va incontro a un bisogno inespresso –o meglio espresso da pochi- che tuttavia costituisce una reale necessità….Tutti possono firmare presso il Caffe Letterario, a via S. Maria 24.
Giuseppe Chitarrini
Solidarietà
Il Sindaco della città di Nettuno Alessandro Coppola e l’assessore al Bilancio Ilaria Coppola esprimono la massima solidarietà all’Ausiliare del traffico che è stata aggredita ieri in piazza Mazzini a Nettuno mentre svolgeva il suo lavoro nell’interesse del buon andamento della gestione del servizio di sosta comunale. E’ inammissibile che il personale della Poseidon debba correre il rischio di essere soggetto a simili incivili comportamenti da parte di cittadini che non vogliono rispettare le regole minime della convivenza civile, in danno a tutta la comunità cittadina. Pagare la sosta è un dovere e il rispetto delle persone che lavorano è un requisito essenziale. L’Amministrazione comunale non resterà a guardare davanti a simili episodi ed è pronta a sostenere il dipendente aggredito in ogni azione che si deciderà di portare avanti per porre fine al malcostume degli insulti e delle aggressioni intollerabili e da condannare in qualunque contesto.
Il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola
L’assessore Ilaria Coppola
I suggerimenti di Cesare Zaccaria per avere i tribunali meno ingolfati
Giustizia, la grande malata
Costituzione e Giustizia sono i cardini sui quali si muove ogni paese.
Quando queste fondamentali istituzioni non funzionano come dovrebbero, le mafie, le organizzazioni criminali, si espandono senza remore, creano vittime tra il popolo, creano sofferenze e incidono pesantemente nell’economia del paese.
In Italia, la Costituzione, per effetto del sistema bicamerale paritario, Parlamento e Senato, rende il Paese ingovernabile; le leggi proposte dal Parlamento possono essere bocciate dal Senato.
L’apparato giudiziario in conseguenza di tale ingovernabilità è largamente infiltrato dalle organizzazioni criminali, ed è largamente affetto da corruzione a tutti il livelli, compreso l’organo di autogoverno, la Corte di Cassazione, come risulta dalle cronache ormai abituali.
Oggi, l’Italia è il peggiore fra tutti i paesi europei; detiene tutti i record negativi: la popolazione più ignorante, meno acculturata, fra le più corrotte del mondo, il debito pubblico più elevato, il PIL più basso, crescita zero, il record di disoccupati, l’atmosfera più inquinata, il record di vittime della strada, in gran parte per colpa delle infrastrutture e del Ministero relativo, inetto e incapace, la pressione fiscale tra le più elevate, accompagnata al costo dell’energia elettrica maggiore del 35 per cento rispetto agli altri paesi concorrenti per effetto del referendum scellerato che ci privò, unico Paese in Europa, delle centrali nucleari, il che ha significato la fuga di ogni attività industriale, compresi i gloriosi marchi dell’automobile.
Gran parte delle persone, fomentate da certi politici populisti, teme gli immigrati, vorrebbe chiudere le frontiere e non sa che noi abbiamo meno immigrati di qualsiasi paese europeo, mentre invece ne abbiamo assoluto bisogno, siamo un Paese di vecchi e certi mestieri, tipo il muratore, l’idraulico, l’infermiere, l’agricoltore, i settantenni e più non possono esercitarli.
Ma gli italiani disinformati come sono, non sanno che oggi l’Italia è un paese di emigranti, ogni anno lasciano il Paese circa 200mila persone, giovani, anziani, pensionati, aziende, capitali.
In attesa della improbabile riforma della Costituzione, per curare i mali della giustizia, bisognerebbe aumentare il numero dei magistrati, selezionarli con severo rigore, dotarli di mezzi adeguati, e infine, diminuire il pesante carico di processi che gravano sul sistema. Oltre il sessanta per cento dei procedimenti che ingolfano i tribunali sono cause temerarie, cioè cause che non hanno un fondamento sostenibile, cause che gli avvocati dovrebbero scoraggiare ma non lo fanno perché è contro i loro interessi, o cause emulative, cioè cause proposte con lo scopo di nuocere o recare molestia al convenuto. La stragrande maggioranza di queste cause sono cause di condominio. La legge del condominio che risaliva al 1942, è stata riformata recentemente, nel 2012. In realtà detta riforma si è rivelata un’occasione mancata per apportare un sostanziale vantaggio alla materia. Si sarebbe dovuto accentuare significativamente il potere sanzionatorio dell’amministratore di condominio nei confronti dei condomini litigiosi o non rispettosi delle regole, ma anche obbligarlo ad esercitare tale potere. Sotto un certo punto di vista, la professione di amministratore di condominio contiene in sé un’anomalia; dovrebbe sanzionare i condòmini che sono i suoi datori di lavoro e che alla fine del mandato non glielo rinnoverebbero. Per tale motivo, la legge dovrebbe obbligarlo senza scampo a sanzionare i cattivi condòmini.
Altra anomalia è quella dei cattivi condomini che non intervengono in assemblea allo scopo di impedire il raggiungimento del quorum necessario per approvare la manutenzione del fabbricato. In tale comportamento si configura un vero e proprio sabotaggio. Una buona legge dovrebbe privare del diritto di rappresentanza in assemblea a quei condomini ingiustificatamente assenti personalmente o per delega, con conseguente adeguamento dei millesimi assembleari.
L’assenza ingiustificata per almeno due convocazioni costituisce una tacita rinuncia ad incidere nella amministrazione della gestione condominiale.
Se introdotte, queste misure potrebbero risolvere in gran parte gli annosi problemi che affliggono il funzionamento della giustizia, ridurrebbero i relativi costi e migliorerebbero altrettanto significativamente il decoro degli immobili siti nel nostro Paese manutenuti come necessario.
Cesare Zaccaria
Donazione del Comitato Anticancro
Ennesima donazione agli Ospedali Riuniti, in questa occasione si è trattato di materassini e cuscini, per il reparto di pediatria e macchinario per quello di medicina. Quindi la settimana successiva altro meeting per festeggiare il pensionamento di Daniela Di Franceschi, che, ovviamente, continuerà la sua utile attività nel comitato. Per l’occasione il presidente Meconi, esprime un grazie a Giorgio Buccolini, per il sostegno ricevuto.
Luciano Nulchis