Cinque consiglieri di Anzio avevano chiesto la riunione
Consiglio negato
Lo scorso 15 gennaio avevamo protocollato come consiglieri di opposizione una richiesta di convocazione del consiglio comunale di Anzio per la discussione di temi fondamentali per la città, come il Porto e la società Capo d’Anzio, la Biogas di via della Spadellata prossima all’apertura, l’istituzione della commissione speciale per la sanità come deliberato nel consiglio comunale congiunto con Nettuno lo scorso settembre.
Solo ieri, 30 gennaio, ultimo giorno utile per la convocazione del Consiglio, abbiamo ricevuto da parte della presidente del Consiglio Comunale, il rifiuto della nostra richiesta per un vizio di forma: l’assenza delle firme autografe. Questo nonostante la comunicazione sia stata inviata mediante posta elettronica certificata, con tutti i nomi dei richiedenti e la notizia sia uscita a mezzo stampa e confermata da tutti e 5 i consiglieri firmatari.
Rimaniamo basiti dal comportamento della Presidente del Consiglio Comunale, la quale oltre a non averci comunicato per tempo questo diniego, antepone una formalità alla chiara volontà espressa dall’opposizione di esercitare la propria azione politica, e scarica la responsabilità su presunte inefficienze degli uffici, dando l’impressione di non essere in grado di esercitare il suo ruolo in maniera libera e indipendente, forse per ordini imposti dai “piani alti”.
Come consiglieri di opposizione ripresenteremo la richiesta, ma le chiacchiere stanno a zero: di fronte a tali urgenze l’amministrazione avrebbe dovuto convocare il consiglio comunale già da tempo e invece si sottrae al confronto aggrappandosi a cavilli e scuse. Questa maggioranza, che parla di rispetto delle istituzioni, dimostra al contrario di non aver alcun rispetto per il ruolo delle opposizioni e del consiglio comunale intero, e quindi della città, volendo scavalcare il dibattito pubblico e decidere a stanze chiuse del futuro di Anzio.
Luca Brignone,
Alternativa per Anzio
Rita Pollastrini, Capogruppo Movimento 5 stelle Anzio
Lina Giannino, Capogruppo PD Anzio
Una conferenza di Uniti Per l’Ambiente per fare il punto della situazione
Parliamo di ambiente
Il momento è quello giusto, la sensibilizzazione sui rischi seri e documentati, che corre l’ambiente e chi lo popola, comincia a diventare materia familiare e quindi, nel piccolo della realtà in cui operiamo, riteniamo che sia giusto continuare a fare la nostra parte. E’ stato il mantra negli incontri con i tanti bagnanti piccoli e grandi sulle spiagge di Anzio con i quali i docenti di Planet 2084 ed il team di Uniti Per l’Ambiente che hanno dato vita ad FAREMARE 2019: ognuno deve fare quello che può perchè la salvezza è fatta anche di piccoli gesti quotidiani. Uniti Per l’Ambiente è ormai una realtà dalla quale la difesa del nostro territorio non può prescindere. Al suo impegno sul campo contro il degrado e la violenza ambientale si va sempre piu potenziando il settore che si occupa della divulgazione. Senza conoscenza non c’è partecipazione e senza partecipazione non c’è libertà. Il Comune di Anzio, pur nel caos di una gestione della raccolta dei rifiuti inaccettabile, ha dato segno di voler far parte della truppa dei virtuosi che combattono l’uso della plastica monouso. Ad Anzio vogliamo alzare lo soglia dell’attenzione e vogliamo farlo con chi sia capace di dare la forza della certezza ai dubbi che gli sprazzi di notizie ci portano ogni giorno. Una Conferenza sull’ambiente ci sembra lo strumento adatto per aprire un dibattito che arrivi nel cuore delle istituzioni ed in quello dei cittadini. Non sono ancora noti i dettagli operativi di questa iniziativa che, come avviene in tutte le attività svolte da Uniti Per l’Ambiente, si formano con il concorso di tanti. Le argomentazioni saranno a largo respiro e non verteranno su un argomento esclusivo. Si parlerà di riscaldamento globale ma anche di smaltimento dei rifiuti e di difesa del verde. Certo che sono facce diverse di un unico problema ma sono anche modi diversi e di differente difficoltà. Si è scatenata una reazione contro quello che viene definito “allarmismo ingiustificato” ed era prevedibile. Un certo sviluppo ed un certo globalismo sono fonti di ricchezza per alcuni che, non intendono, rinunciare ai privilegi ed alla ricchezza che deriva dal loro modo di produrre e non mi riferisco solo ad entità private ma anche a Governi. 500 scienziati scrivono al Segretario Generale dell’ONU per dirgli che è in atto una campagna di disinformazione, una specie di terrorismo climatico del tutto ingiustificato perchè questo tipo di variazioni sono naturali ed avvengono a prescindere della presenza di anidride carbonica. Cercheremo di affrontare questa problematica magari mettendo a confronto le due tesi. E poi cercheremo anche di trovare chi sarà capace di dimostrare che produrre plastica inutile fa bene all’umanità e magari chi ci viene a raccontare che vivere con montagne di rifiuti sulla soglia di casa è un toccasana per le vie respiratorie. Insomma vogliamo dare vita ad un confronto genuino fa persone libere di dire quello in cui credono o di cui la propria conoscenza le ha convinte. Apriamo pertanto alla collaborazione delle istituzioni locali e di coloro che si sentono di dover difendere la natura in cui vivono. Prenderemo contatto con enti e con associazioni alla ricerca di chi vorrà condividere con Uniti Per l’Ambiente il lavoro e l’onere organizzativo di un evento che si vuole abbia la risonanza che meritano gli argomenti che tratta. Contiamo nella competenza delle componenti di Uniti Per l’Ambiente, prima fra tutte Planet 2084, per dare sostanza al progetto. Daremo notizie sulla stampa locale sperando di trovare risorse e strumenti per fare un lavoro che serva alla gente.
Sergio Franchi