La Giunta regionale ha deliberato per 274 posti letto
NOC potenziato
E’ stata approvata in Giunta regionale la delibera per concedere l’ampliamento e la rimodulazione dell’autorizzazione e dell’accreditamento istituzionale dell’ospedale dei Castelli (Asl Roma 6). La struttura che svolge una importante attività di assistenza in regime di ricovero ospedaliero per acuzie e post acuzie raggiunge così un totale di 274 posti letto.
Nello specifico si tratta di 236 posti letto ordinari e 38 diurni così distribuiti: Raggruppamento medico 8 unità funzionali e complessivi 135 posti letto, Raggruppamento chirurgico 6 unità funzionali e complessivi 105 posti letto, Raggruppamento Emergenza-urgenza 6 unità funzionali per complessivi 34 posti letto.
“Questo ospedale - ha spiegato l’assessore regionale Alessio D’Amato - sta crescendo ed è un segnale importante per tutto il territorio. Un luogo accogliente, confortevole e sicuro e che sta diventando un punto di riferimento per i cittadini. Da sottolineare che per la prima volta in questo quadrante del territorio si apre un servizio di emodinamica per il trattamento dell’infarto del miocardio e nella divisione chirurgica si aggiunge la chirurgia vascolare e l’urologia”.
A.P.
Il Coordinamento di 16 Quartieri ha presentato delle modifiche al PINQUA
Le osservazioni dei CdQ
16 Comitati di Quartiere, facenti parte del Coordinamento, Agroverde, Aprilia Nord, Bellavista, Borgata Agip,Borghi Rurali, Campo di Carne, Campoleone, Campoverde, Casello 45, Fossignano, Grattacielo, La Cogna, Primo, Sacida, Selciatella e Toscanini, hanno presentato le loro Osservazioni al terzo progetto del PINQUA.
“Innanzitutto – spiegano - tutti ci siamo accorti, purtroppo, che i documenti pubblicati sull’albo pretorio sono incompleti e ciò ha reso molto difficile riuscire a fornire un contributo completo. Comunque abbiamo indicato, per quanto riguarda il parco lineare, zona est, che il fosso della Ficoccia necessita assolutamente di un impianto di bonifica dell’acqua, al fine di poter realmente usufruire del futuro parco in quanto, per ora, il fosso è putrescente ed inquinato. Riteniamo che questa impiantistica debba essere inserita nel progetto. Chiediamo invece, che i programmi di rigenerazione del sito industriale ex dogana e l’area Quinto Ricci, vengano scorporate dal PINQUA e seguano un altro percorso: quello della Consulta Cittadina, così come previsto dallo Statuto Comunale. Tutti gli interessati: i cittadini, le associazioni e comitati, i professionisti interessati del settore e gli amministratori, devono poter dire la loro su quello che modificherà in modo sostanziale l’intera città. Allo stato attuale queste due parti del progetto ci sembrano troppo impattanti e poco sostenibili. Si vuole bonificare un’area dal cemento per metterci altrettanto cemento. Cosa potranno trovare i cittadini del futuro in una città in cui già ora la rete idrica è vetusta, la rete fognante è inadeguata con depuratori sottodimensionati assenti o malfunzionanti? Anziché ancora altre palazzine abbiamo proposto una Cittadella dello Studio, una sorta di città universitaria, dove si potrebbe anche creare il terzo polo scolastico, con annessi alloggi per studenti e docenti, ovviamente il tutto immerso nel verde e diminuendo le cubature esistenti. Questa struttura andrebbe anche a triangolarsi con la città dello sport: uno spazio vitale in cui creare una relazione intima e profonda con l’ambiente vissuto, cercando di farci insegnare da esso come diceva Maria Montessori: “l’ambiente educa” se sappiamo ascoltarlo e smettiamo di sfruttarlo, mirando invece a valorizzarlo”.
A.P.