Il romanzo per i giovani di Federico Moccia
La ragazza di Roma Nord
Nell’epoca dei socialnetwork e degli incontri facili a portata di clic, due ragazzi giovani si incontrano su un treno e riscoprono il piacere di lasciarsi travolgere da sensazioni che una quotidianità fatta di scadenze e appuntamenti cadenzati dal ritmo incessante di un orologio tarato sui secondi sembra aver sopito.
L’incontro con la bellissima giovane donna conosciuta semplicemente come “la ragazza di Roma Nord” e una delusione d’amore, cambiano per sempre la vita di Simone, che da quell’incontro sul treno per Verona ha l’unico obiettivo di ritrovare quell’occasione mancata.
Con un romanzo tutto teso a parlare ai giovani usando il loro stesso linguaggio, Federico Moccia – scrittore del celebre “Tre metri sopra il cielo” - torna nelle librerie per raccontare l’amore in tutte le sue sfumature. Ospite della libreria Mondadori di via dei Lauri ad Aprilia, l’autore del nuovo romanzo “La ragazza di Roma Nord”, il 13 febbraio scorso ha incontrato i suoi lettori e le sue lettrici, l’occasione per firmare loro le copie del suo nuovo lavoro, ma anche per raccontarne la genesi e il significato più profondo.
La voglia di recuperare i sentimenti veri, spesso nascosti dietro lo schermo di uno smartphone, rende la scrittura di Moccia autentica e spontanea: i suoi personaggi sono universitari che provano emozioni in cui ognuno può immedesimarsi. Il tratto più originale del romanzo però è la sperimentazione di una scrittura interattiva: malgrado lo successo straordinario di Tre Metri sopra il cielo, Moccia non dimentica il suo pubblico e proprio a chi lo ha letto e grazie a lui ha maturato la voglia di raccontare in prima persona, lo scrittore ha voluto dedicare un tributo. Le otto persone i cui nomi e cognomi compaiono in copertina, corrispondono ad altrettante persone che hanno inviato all’autore delle parti di racconto scritto di proprio pugno. Moccia, attraverso un espediente narrativo, li trasforma in personaggi che incontrano il protagonista del suo romanzo e leggono un estratto di quegli scritti.
“Ho sempre provato un certo fastidio – ha raccontato Moccia – nei confronti di quegli attori che una volta raggiunta la fama, dimenticano o snobbano i fan alla base del loro successo. Personalmente la gratitudine verso il pubblico che tanto ha amato “Tre metri sopra il cielo”, mi ha portato a voler fare qualcosa per loro, dando voce ad alcuni di coloro che mi hanno inviato dei testi per raccontare uno spaccato che si intreccia con i fili della narrazione”.
Francesca Cavallin
Quasi un secolo di storia insieme ai figli, nipoti, pronipoti e sempre fedele all’Arma
I 96 anni di Accurso La Bella
Tanti auguri ad Accurso La Bella che con i suoi 96 anni ha vissuto quasi un secolo di storia, insieme a figli, nipoti e pronipoti. Tante sono le esperienze, le gioie e le difficoltà di una vita affrontata ispirandosi alle regole dell’Arma, che sono state per lui un punto di riferimento costante. Che la sua integrità, la responsabilità e la dedizione al lavoro e alla famiglia siamo d’esempio alle generazioni future.
Anziani allo sbaraglio
Domenica 2 febbraio al Centro Anziani Montarelli è stata organizzata la Corrida dal titolo “Anziani allo sbaraglio” è stato un grande successo vista la numerosa partecipazione dei concorrenti e del pubblico armati di fischietti, coperchi e campanacci che hanno contribuito alla votazione. Lo spirito gogliardico ha contagiato l’intera sala a la giuria unita al pubblico ha decretato alla fine i tre vincitori: Angelo e Tonino che si sono esibiti in una simpatica scenetta “Il povero e il ricco” hanno vinto il primo premio, al secondo posto la signora Marisa con una poesia da lei inventata sul centro anziani e al terzo posto la signora Pina che ha ballato la tarantella.
Ringraziamo comunque tutti gli altri partecipanti che sono stati altrettanto bravi e la conduttrice nonchè organizzatrice dello spettacolo “Filomena” che è stata molto simpatica e divertente.
Centro Anziani Montarelli