Il consigliere comunale Mario Pinna ha presentato una mozione in Consiglio
Acqua a San Pancrazio
Al Presidente del Consiglio
Comunale
OGGETTO: MOZIONE EX ART. 71 DEL REGOLAMENTO: Richiesta messa in opera condutture e allaccio acqua potabile nel quadrante “San Pancrazio”- Pomezia.
PREMESSO
• che l’acqua è l’elemento essenziale, ovvero il bene primario ed indispensabile per la sopravvivenza del genere umano, animale e vegetale sul pianeta Terra;
• che attualmente nel territorio della città di Pomezia, nel quadrante denominato “San Pancrazio”, alla data odiena, non è ancora presente l’acqua potabile per i cittadini ivi residenti;
• che tale quadrante è delimitato da viale Danimarca, via Assisi, via Foligno, via Siviglia ed ha al suo interno via Fabriano, via Gubbio, via Cascia, via Norcia e via di San Pancrazio;
• che nel predetto quadrante del comune di Pomezia, vivono e risiedono oltre 100 cittadini che pagano regolarmente le tasse e le imposte dovute;
• che comunque la predetta zona è stata già praticamente urbanizzata; infatti, ad eccezione dell’acqua potabile mancante, risultano attuati i servizi inerenti: l’energia elettrica, il gas, la telefonia fissa e mobile, la rete fognaria e la raccolta differenziata.
RITENUTO
• che codesta Istituzione Comunale ha il dovere di governare per nome e per conto dei cittadini tutti e, tra l’altro, di perseguire l’uguaglianza dei diritti, dei doveri e dei servizi essenziali previsti dalla Costituzione in modo da rendere ogni cittadino “ùguale tra i pari.
• che, nell’ambito delle funzioni e delle prerogative derivanti dalle proprie attività istituzionali, è compito specifico di codesta amministrazione eliminare le eventuali cause che hanno concorso a creare tale disservizio e a rimuovere gli ostacoli di ordine burocratico e/o socio-economico eventualmente ostativi ancora presenti.
CONSIDERATO
• che, nella fattispecie, si ritiene che l’assenza di un servizio primario, quale è appunto l’acqua potabile, sia una discriminante in merito all’uguaglianza dei cittadini residenti e che tale situazione viola l’articolo 3 della Costituzione Italiana che recita testualmente: “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”;
• che nel medesimo articolo 3, è stabilito che “è compito della Repubblica (in questo caso l’Istituzione locale) di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale per l’eguaglianza dei cittadini ........... “.
VISTO
• che i cittadini ivi residenti, non potendo utilizzare la fornitura dell’acquedotto comunale per le esigenze di prima necessità di sopravvivenza, sono costretti ad utilizzare e quindi acquistare permanentemente confezioni di acqua potabile;
• la raccolta firme sottoscritta e predisposta da una cospicua appresentanza di cittadini ivi residenti per la richiesta di allaccio di acqua potabile nel quadrante di “San Pancrazio”-Pomezia che si allega alla presente Mozione.
Il Consiglio Comunale delibera di impegnare il sindaco e la giunta comunale a:
1. adoperarsi in tempi brevi affinché le condutture dell’acquedotto comunale di acqua potabile, già presente nel quadrante denominato “San Pancrazio” in via Foligno, vengano urgentemente prolungate ed allacciate presso le dimore dei cittadini pometini residenti a Pomezia in via Assisi, via Fabriano, via Gubbio, via Cascia, via Norcia e via di San Pancrazio;
2. eliminare, qualora presenti, eventuali cause e/o ostacoli di natura burocratica che da svariati anni hanno concorso a creare tale ritardo e il conseguente disservizio;
3. perseguire l’uguaglianza dei diritti, dei doveri e dei servizi essenziali previsti per i cittadini residenti, in ossequio all’articolo 3 della Costituzione ltaliana, in modo da rendere ogni cittadino non “primus inter paris” ma almeno “éequantur inter pares”.
Pomezia, il 28/07/2020
Firmatario Proponente
Il Consigliere F.d.l.
Mario Pinna
Visita congiunta di Virginia Raggi e Adriano Zuccalà
Campo rom
Sopralluogo congiunto dei Sindaci di Roma e Pomezia presso il campo rom di Castel Romano, dopo l’avvio dei lavori di messa in sicurezza e rimozione dei rifiuti. Dal 8 luglio gli operai sono al lavoro per chiudere tutti gli accessi laterali al campo e creare un unico percorso di ingresso e uscita, per impedire l’accesso di veicoli all’interno e lo stoccaggio dei rifiuti. Il campo sarà bonificato e presidiato h24 dalla Polizia Locale di Roma Capitale e dall’Esercito.
“La Città di Pomezia ringrazia per gli interventi che, dopo una fase di preparazione complessa ad opera del Comune di Roma e delle forze dell’ordine, si stanno attuando in questi giorni – dichiara il Sindaco Adriano Zuccalà – Vogliamo superare una situazione di grave rischio per la salute delle persone e per la sicurezza pubblica e ambientale. Il nostro territorio è da sempre il più esposto ai roghi tossici e a episodi di criminalità: la messa in sicurezza del campo e la successiva azione di fuoriuscita delle famiglie, in un percorso controllato di integrazione, deve essere la priorità delle istituzioni. Oggi viene fatto un passo importante verso la risoluzione definitiva del problema e la città di Pomezia è disponibile a qualsiasi operazione congiunta per raggiungere questo obiettivo in tempi brevi”.
Ufficio stampa
Comune di Pomezia