Nuova viabilità e risoluzione dei problemi di allagamento del sottopasso Selene
Riqualificazione del comprensorio D
Al via i lavori di riqualificazione del Comparto D, il quadrante collocato tra la complanare della Via Pontina e la Via dei Castelli Romani. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova strada di collegamento tra il sottopasso all’hotel Selene e Via dei Castelli Romani (altezza ASL) e la costruzione di due rotatorie collocate in corrispondenza dell’hotel Selene e lungo l’arteria di nuova realizzazione. I lavori dureranno circa 18 mesi.
“Oggi non avviamo solo un cantiere, ma un intervento urbanistico di primaria importanza – ha spiegato l’Assessore Luca Tovalieri –.
La modifica della destinazione d’uso da industriale a servizi privati, che prevede la possibilità di realizzazione di edifici commerciali e direzionali, permette infatti di scongiurare la nascita di una nuova area industriale in prossimità del centro abitato.
Aumentiamo così i servizi offerti ai nostri cittadini decongestionando il traffico veicolare nella zona ed ampliando il perimetro urbano”.
“La realizzazione della nuova strada di collegamento – ha aggiunto l’Assessore Federica Castagnacci – e la costruzione delle due rotatorie garantiscono una maggiore sicurezza e una maggiore fluidità del traffico, rendendo Pomezia sempre più vivibile. Non solo, grazie a questo intervento possiamo risolvere anche la problematica degli allagamenti in zona sottopasso a salvaguardia della pubblica incolumità dei cittadini”.
“Partono i lavori per uno degli interventi più importanti della viabilità centrale di Pomezia – ha evidenziato il Sindaco Adriano Zuccalà –.
Il miglioramento del Comparto D è strategico per la crescita della nostra Città in termini di servizi e viabilità. Sono stati già installati i semafori in corrispondenza del sottopasso, che saranno in funzione a breve, per intervenire fin da subito sul rischio grandi piogge; seguiranno la costruzione di una rotatoria per decongestionare il traffico veicolare e un intervento privato per la riqualificazione dell’intera zona, che porterà investimenti ma soprattutto nuovi posti di lavoro. Il nostro ringraziamento va a tutti gli attori coinvolti che, a vario titolo in questi 2 anni, hanno contribuito e contribuiranno a questo importante progetto”.
Daria Contrada
Staff Sindaco
Città di Pomezia
Sciopero della scuola
Lo sciopero della scuola per le intere giornate del 24 e del 25 settembre sarà a livello nazionale e coinvolgerà tutto il personale dirigente, quello docente, gli ATA e l’intero sistema educativo scolastico, a tempo determinato e indeterminato, è stato proclamato da USB, COBAS, CUB e UNICOBAS, indetto specialmente per rifiutarsi al concorso selettivo che non potrà essere svolto, richiedendo altresì l’immissione in ruolo immediatamente per tutti coloro che hanno almeno 36 mesi di servizio, 50.000 unità di personale ATA e per i 4.000 ex LSU il full time. In questo sciopero si vorrà far valere anche il diritto a ottenere degli investimenti reali sulla scuola pubblica statale, troppo spesso dimenticata e sottovalutata.
Giancarlo Rossi
Il nuovo libro del maresciallo Ciro Francesco Longo
Carabiniere da marciapiede
“Un Carabiniere da marciapiede” è il nuovo libro di Ciro Francesco Luongo, maresciallo maggiore in pensione dell’Arma dei Carabinieri. Ventuno anni a servizio dell’Arma dei Carabinieri, Luongo ripercorre la sua vita da “carabiniere da marciapiede” e lo fa intrecciando i suoi ricordi e le sue esperienze professionali, ma anche private, con la cronaca di un periodo storico particolarmente difficile per l’Italia. Dalla premessa del libro redatta da Angelo Luongo: “Un uomo dello Stato o un eroe “di strada” sconosciuto del nostro paese? Il lettore se lo chiede spesso, leggendo il libro di memorie di Ciro Luongo, Carabiniere per scelta e tradizione familiare, che entra nell’Arma a diciassette anni e percorre tutti i gradini fino al sogno, quasi realizzato, di diventare un ufficiale”. Il precedente lavoro “Lo sbirro del Generale” è un’altra brillante scrittura dello stesso Luongo, il quale ripercorre in particolare gli anni di piombo, durante i quali collabora come investigatore con il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nella scoperta delle varie fazioni delle Brigate Rosse e del terrorismo in genere. Nelle pagine di “Un Carabiniere da marciapiede”, invece, Luongo è presente a Seveso, durante il disastro causato dall’azienda industriale ICMESA di Meda, che causò la fuoriuscita della diossina TCDD, una sostanza chimica fra le più tossiche. È presente anche il 15 agosto 1977 quando nella notte Herbert Kappler, colonnello nazista rinchiuso nel nosocomio militare perché malato, clamorosamente, fuggito dall’Ospedale Militare Celio di Roma. Nel pieno degli Anni di Piombo, della lotta al terrorismo e della caccia alle Brigate Rosse, Luongo entra a far parte della Sezione Speciale Anticrimine di Roma e ha l’onore di lavorare con il generale Dalla Chiesa. Inizia un periodo intenso fatto di lavoro investigativo, pedinamenti, intercettazioni e anche sparatorie che però porterà i suoi frutti con la scoperta di numerosi covi e con l’arresto di pericolosi latitanti tutti appartenenti alle Brigate Rosse e altre organizzazioni terroristiche operanti sia nel territorio nazionale che internazionale. Prefazioni di Carmelo Pandolfi e Filippo Serafini.
Ciro Francesco Luongo nel 1970 è entrato a far parte dell’Arma del Carabinieri che ha servito con rigore e fedeltà per 20 anni congedandosi nel 1990 con il grado di Maresciallo Maggiore. Negli anni della lotta alle Brigate Rosse ha prestato servizio alla Sezione Speciale Anticrimine di Roma ora R.O.S. (Reparto Operativo Speciale), lavorando con il Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Durante la permanenza alla Sezione Speciale Anticrimine di Roma, ha conseguito sette Encomi Solenni per aver partecipato a difficili, rischiose e articolate indagini di Polizia Giudiziaria. Dal 1991 al 2012 è stato Responsabile della Sicurezza di stabilimento presso la società farmaceutica Sigma Tau (ora Alfa Sigma) di Pomezia. Nel 1996 è stato insignito della Onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica. Nel 2014 ha conseguito la laurea in Scienze Religiose della facoltà di Teologia presso l’Università Pontificia della Santa Croce di Roma.
Scrive nella prefazione del libro “Un Carabiniere da marciapiede”, il prof. Carmelo Pandolfi: “Con nostalgia verace e commossa, il ricordo parte da quel ragazzino diciassettenne, senza un pelo di barba, onorato di indossare la divisa”. Venti anni di racconti ed episodi che si intrecciano tutti con l’uniforme del carabiniere. Un simbolo che ancora oggi racchiude due secoli e più di storia e tradizione. E Ciro Francesco Luongo ne è sicuramente uno dei testimoni di questa storia.
Sabatino Mele