Il riconoscimento della Pro Loco all’attività di ristorazione nata nel 1963
Il Gallo è una Bottega Storica
“Il Gallo”, trattoria e pizzeria con sede in viale Francia 13 a Torvaianica è stata insignita dalla Pro Loco Città di Pomezia del titolo di “Bottega Storica”.
Tutti conoscono questo locale per il grande Gallo messo davanti al locale che è un po’ uno dei simboli di Torvaianica e per la bontà delle sue pizze e della sua cucina.
La storia dell’attività “Il Gallo” inizia nel 1963 quando a Torvaianica aprono una pizzeria e poi piatti di asporto, un gruppo familiare di Terni nell’attuale sede coadiuvati dai fratelli Nazzareno, Ernesto e Giuseppe Canali originari di Morolo in provincia di Frosinone.
Il 1° aprile del 1970 i tre fratelli Canali rilevano l’attività e successivamente rimane il più piccolo dei fratelli Giuseppe a gestire l’attività affiancato dalla moglie Vittoria e poi dal figlio Federico che attualmente è il motore dell’azienda.
Abbiamo chiesto a Giuseppe come è arrivato il grande gallo davanti all’attività.
“Sono stati i vecchi proprietari che appena aperta l’attività lo comprarono per un milione di lire, dopo che questo grande Gallo di metallo aveva vinto il primo premio alla “festa dei cornuti” a Terni. Qualche anno fa, l’ho fatto completamente restaurare, ed ora continua ad essere il simbolo della nostra attività”.
Un’attività “Il Gallo” che si è completamente rimodernata nel 1998 ed attualmente è trattoria e pizzeria aperta tutto l’anno con possibilità anche di asporto.
Un locale che nasce da una tradizione familiare iniziata negli anni ’60 ed ora è continuata con eguale professionalità e competenza da Federico.
Sicuramente un titolo quello di “Bottega Storica” ben meritato per “Il Gallo”.
T.S.
La Lega per via Arno
Lo stato di Via Arno, l’importante arteria provinciale che costeggia l’aeroporto di Pratica di Mare ed è una delle arterie principali che collega la nostra litoranea alla Pontina, all’aeroporto di Pratica e alla stessa Pomezia, è in uno stato di assoluto degrado e pericolosità.
Già a Gennaio il gruppo consiliare della Lega di Pomezia aveva sollecitato la ex Provincia di Roma ed il sindaco di Pomezia affinché intervenissero.
Da allora nessuno si è mosso e ora su iniziativa della loro collega Emanuela Pecchia i consiglieri della Lega hanno deciso di presentare una mozione per il Consiglio Comunale, sperando che sia la volta buona.
Voi che dite, qualcuno si sveglierà ora?
Al Sindaco pro-tempore, Al Presidente del Consiglio Comunale
Oggetto: trasmissione della mozione avente ad oggetto “strada provinciale Via Arno ed attigua pista ciclabile” Gentile Sindaco, gentile Presidente,
In allegato si presenta la mozione che dovrà essere discussa nel corso della prima seduta utile del consiglio comunale. Il consigliere comunale Emanuela Pecchia
Mozione
(ai sensi dell’Art. 71 del Regolamento del Consiglio Comunale)
Oggetto: strada provinciale Via Arno ed attigua pista ciclabile
Premesso
- Che seppur trattandosi di strada provinciale Via Arno insiste sul territorio pometino e costituisce un’arteria fondamentale, altamente trafficata, per il transito dei veicoli pubblici e privati da e per Roma per motivi di lavoro, studio, turismo. Tra l’altro è adiacente all’Aeroporto di Pratica di Mare ove sono impiegate oltre quattromila unità di personale, oltre a tutta la movimentazione collegata all’importanza del sito militare in termini di aziende, personale proveniente da altri enti dell’apparato statale e non, delegazioni di paesi stranieri
- Che noi Gruppo Lega nel mese di gennaio c.a. abbiamo già sensibilizzato la Città Metropolitana di Roma Capitale, competente per la manutenzione delle strade provinciali, ad un celere intervento considerato lo stato di estrema pericolosità a causa delle vistose sconnessioni del manto stradale che mettono a rischio la sicurezza dei mezzi in transito, con la concreta possibilità di scontri frontali tra mezzi che nell’intento di evitare le varie buche invadono l’altra carreggiata
- Che gli interventi non sono più differibili tenendo anche in considerazione l’approssimarsi della stagione invernale quando la pioggia non renderà visibili le sconnessioni/buche riempiendole d’acqua
- Che detto tratto di strada è di solo 4 Km circa e pertanto non può certo rappresentare un problema per le risorse di Città Metropolitana
- Che adiacente alla strada Via Arno è stata realizzata anni fa una pista ciclabile, unica possibilità per il quartiere di svolgere attività fisica in sicurezza, ma che la stessa è costantemente invasa da vegetazione che la rende impraticabile e che favorisce l’abbandono di rifiuti nell’adiacente canale di scolo delle acque meteoriche, quindi attualmente inefficiente. Nello stato attuale l’opera, inutilizzabile e non idonea allo scopo, rappresenta solo uno sperpero di denaro pubblico
- Che tale pista ciclabile potrebbe essere l’anello di congiunzione per un futuro progetto di collegamento in tal senso sia al centro di Pomezia che di Torvaianica
Considerato
- Che numerose sono le lamentele relative a questa situazione di degrado e di pericolo per la sicurezza stradale, che si aggiungono alle altre carenze di cui soffre il territorio
- Che questa amministrazione ha dimostrato notevole sensibilità per la mobilità ciclabile, per rendere la cit-tà più vivibile ed utilizzare mezzi alternativi
Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale delibera
di dare mandato al Sindaco, alla Giunta ed agli Uffici di intervenire con ogni mezzo nei confronti di Città Metropolitana per tutelare la sicurezza dei cittadini richiedendo un incisivo intervento di manutenzione della strada Via Arno ed una periodica manutenzione dell’attigua pista ciclabile e del canale di scolo delle acque meteoriche, intervenendo in danno in caso di inerzia
I PROPONENTI
f.to Emanuela Pecchia
f.to Fabio Fucci
f.to Saverio Pagliuso
f.to Massimo Abbondanza
Un monito per evitare lo stato di degrado esistente
Area pescatori
Gentile Redazione
Così come lo scorso anno, vorrei sottoporre alla vostra cortese attenzione lo stato di degrado in cui versa l’area pescatori nr. 2, locata in Torvaianica, via Pechino. Situata sul litorale pometino, al centro di Torvajanica, il tratto di spiaggia costituente la detta area ospita buona parte delle barche dei locali pescatori. Essendo attigua alla passeggiata (la precitata via Pechino) è polo attrattivo per i turisti ed i locali residenti. Negli ultimi anni, d’estate la passeggiata è stata interessata da lodevoli iniziative quali ad esempio “la festa dei pescatori” con annessa mostra fotografica o, nello scorso anno, la sacra del torvicello (tipico piatto della tradizione locale). Del resto la suggestività del luogo ed il regalo di tramonti impareggiabili non può che trovare naturale coinvolgimento del luogo in dette iniziative. Eppure, anno dopo anno, l’area nr. 2 va’ sempre più trasformandosi in una discarica a cielo aperto. Alle diverse richieste inoltrate a riguardo della pulizia e la messa in sicurezza del posto, l’Ente Comunale ha sempre imputato l’onere delle stesse ai pescatori, secondo una non precisata ordinanza del Sindaco. Se effettivamente esistente, tale ordinanza viene totalmente disattesa, senza che ciò sollevi gli Enti preposti da responsabilità oggettive di controllo ed eventuale intervento sanzionatorio.
Nell’indifferenza generale, l’arenile versa ormai in condizioni pietose. Peraltro quest’anno, proprio a ridosso della spiaggia, è stata organizzata, come sopracitato, la festa dai pescatori; in una delle foto che allego per rappresentare la bontà delle mie dichiarazioni, si può notare una barca addobbata con luci e su cui vi è stata posta una statua della Madonna mentre dietro fa bella mostra un vero e proprio cumulo di rifiuti.
Ci si limita allo sfruttamento dell’area come mero luogo strumentale all’attività di pesca, privando l’arenile delle dovute attenzioni che merita. Ferraglia, sporcizia varia sia accumulata che sparsa sull’arenile, incuria, il luogo è diventato meta di persone dedite all’alcool che, in particolare d’estate, vi soggiornano, trovando riparo, nelle ore notturne e diurne, tra le barche e tra le ferraglie in loco presenti. Da quest’anno poi vi è una novità: l’incuria e la mancanza di qualsivoglia controllo, ha portato i tanti venditori ambulanti abusivi, peraltro dediti anche alla vendita di prodotti con marchi contraffatti e di generi alimentari (pannocchie cotte), a scegliere la detta area come luogo di bivacco, per il proprio ristoro non propriamente civile, destinando anche la stessa per i bisogni corporei, il tutto come dimostrato dalle foto. Più volte, lo scorso anno e finanche nell’ultima e-mail, ho invitato il Sindaco a distrarre personale della Polizia Locale, magari tra quello in estate impegnato nel controllo del pagamento della sosta nell’area parcheggio, per renderlo presente in prossimità dell’area, con la finalità di scoraggiare comportamenti incivili di alcuni pescatori (per la verità pochi) e di alcuni venditori ambulanti abusivi (per la verità molti). Basterebbe una pattuglia. Ormai ci si rassegna anche alla vista di auto private ferme, per ore ed ore, sull’arenile in riva al mare senza che la loro lunga sosta possa essere giustificata da una apparente motivazione di scopo. Per non parlare della delimitazione dell’area fatta da una parziale recinzione che risulta abbandonata a se’ stessa. Peraltro l’area, di libera frequentazione, risulta pericolosa sia ai bagnanti che vi sostano che a quelli che vi transitano durante le passeggiate in riva al mare e ciò per la presenza di ferraglie, di vecchi cavi arrugginiti sparsi e parzialmente coperti dalla sabbia e per le operazioni di rientro a terra delle barche che normalmente avvengono in presenza di bagnanti spettatori incuriositi dalla vista del pescato, comportano pericolosità dovuta all’utilizzo di cavi in tensione. E’ strano come ciò non faccia porre interrogativi sulle norme di sicurezza da adottare in loco.
La mia speranza è che un vostro servizio possa sensibilizzare le persone residenti e non, le Autorità Comunali, gli Enti di soggiorno, le Associazioni Ambientaliste, i Venditori ambulanti nonché le Cooperative dei Pescatori affinché provvedano e/o pretendano una maggiore pulizia e cura dell’area, attualmente del tutto mancanti.
Emilio Diodati