Secondo alcune ricostruzioni, da verificare, il manufatto ebbe la licenza revocata
Nubi sulla nuova sede comunale
Il trasferimento degli uffici comunali al centro di una riunione della commissione trasparenza e verifica atti del Comune di Ardea. Al centro della discussione c’è stato un documento dal quale si evincerebbe che la concessione edilizia per quei fabbricati sarebbe stata revocata. Tutto si è concluso con un nulla di fatto e con il rischio che gli uffici comunali potrebbero non più trasferirsi. Il dibattito comunque è ancora aperto a varie ipotesi sono sul tavolo della discussione. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Savarese, prosegue tutto l’iter burocratico per completare il trasferimento degli uffici comunali. Erano stati chiariti tutti i dubbi sollevati dai componenti la commissione presieduta dalla consigliera della Lega Luana Ludovici che sorridente fa il suo ingresso in commissione, la consigliera Edelvais Ludovici la quale ha chiesto ed ottenuto il permesso di poter presentare un documento in merito alla storia dei fabbricati dove dovrebbe venire la nuova sede comunale e diversi uffici che dal centro di Ardea verrebbero trasferiti. Il documento presentato dalla consigliera Edelvais Ludovici riguarda la revoca delle concessioni edilizie rilasciate nel 1989 e riguarda tutte le concessioni che autorizzavano la costruzione di quanto c’è nell’area edificata, siano esse ultimate come la concessione edilizia nr. 275/89 che riguarda nello specifico il manufatto che per metà ospita la tenenza dei carabinieri e per l’altra metà che avrebbe dovuto ospitare la nuova sede comunale.
La revoca fu emessa dalla Regione Lazio all’epoca dell’amministrazione dell’allora sindaco Tiziana Bartolini in quota comunista. Una amministrazione che “regno” ben sette mesi tanto quanto è bastato per far accertare dalla Regione Lazio che i manufatti non potevano essere realizzati e quindi si arrivò alla sospensione dei lavori. Sospensione che mise in crisi anche la proprietà dell’epoca che dovette fermare i lavori, come ben si vede oggi con gli scheletri in cemento. I lavori ripresero soltanto con l’amministrazione dell’allora sindaco, Martino Farneti, che comunque fece portare a termine il manufatto affinché potesse ospitare l’attuale tenenza dei carabinieri e la parte che dovrebbe ospitare i nuovi uffici comunali. Il Dirigente Ing. Emanuele Calcagni non era a conoscenza del documento che ha permesso al Presidente Luana Ludovici di sospendere la seduta a data da destinarsi e comunque a dopo che la Regione Lazio confermerà o meno la revoca o se eventualmente ci sono ricorsi.
Ad appoggiare la tesi dell’impossibilità di trasferimento degli uffici, è il documento portato in commissione dalla consigliera Edelvais Ludovici tutti i componenti la commissioni quale Maurice Montesi, Alfredo Cugini, Raffaella Neocliti che aveva già portato tesi che lasciavano pensare e che dovevano essere vagliati dal dirigente sulla legittimità del trasferimento, Presente la consigliera Anna Maria Tarantino di “Cambiamo 10 volte meglio” partito fondato da Giovani Toti. La Tarantino era affiancata per eventuali spiegazioni tecniche dal collega di partito, Simone Centore. Il dirigente, ha aggiunto che se è come riportato nel documento presentato dalla consigliera Edelvais Ludovici, i manufatti potrebbero essere acquisiti al patrimonio comunale e che comunque la sede e gli uffici comunali verrebbero comunque spostati, non solo ma che addirittura l’Arma dei carabinieri dovrebbe pagare l’affitto al Comune un affitto che sembra si aggiri intorno ai 200,000,00 euro l’anno contro i 120.000,00 euro l’anno che risparmierebbe eventualmente il Comune.
S.Me.
Ardea ha attivato tutto prima dei Decreti di Conte
Smart Working
Ardea è pronta per lo smart working, la timbratura virtuale, la giunta on line, nuovo sito internet, PA digitale e altro ancora. Ancor prima che il governo e la ministra Dadone emanassero i decreti, il nostro Comune aveva già iniziato a mettere in atto quelle tecnologie che ci consentono di mettere in sicurezza da contagio cittadini e lavoratori senza penalizzare i servizi. Grazie al software di nuova generazione acquisito di recente, sarà possibile: 1) Consentire su base volontaria ai lavoratori che ne facciano richiesta di usufruire di orario flessibile ed evitare gli spostamenti lavorando da casa propria. Basterà un normale PC e una connessione internet per poterlo ottenere; 2) Anche coloro che non posseggono un loro PC, potranno chiedere di lavorare da casa. Abbiamo oggi acquistato un certo numero di notebook che affideremo agli impiegati che lavoreranno da casa; 3) Sarà attivata, sempre tramite il nuovo software, anche la timbratura virtuale, ossia un mezzo di rilevamento delle presenze tramite lo stesso PC, che consentirà a tutti di registrare il proprio orario di lavoro senza ricorrere all’utilizzo del cartellino; 4) La giunta si farà on-line: Segretario, sindaco e assessori si riuniranno virtualmente e contemporaneamente e lavoreranno a distanza sulle delibere in discussione, registrando da PC il loro voto; 5) Tutti gli atti del comune sono già in cloud e consultabili in remoto da tutti i dipendenti abilitati che possono svolgere il loro lavoro anche apponendo, ove richiesto la firma digitale; 6) Anche i dirigenti potranno lavorare a distanza, specie coloro che attualmente sono condivisi con altri comuni e che quindi potranno operare dal comune di residenza.
Per quanto riguarda i cittadini, sarà presto attivo il nuovo sito internet nel quale, man mano, saranno inseriti i servizi on line ai quali si potrà accedere comodamente da casa. Certificati anagrafici, protocolli di documenti, pratiche edilizie, richieste di permessi vari, pagamenti alla PA e tanto altro ancora sarà presto una realtà. Già oggi i tecnici del territorio usufruiscono in parte di questi servizi ma presto saranno alla portata di tutti. Per tutto il periodo di criticità da covid-19, gli uffici comunali resteranno aperti al pubblico, ma solo per la gestione delle urgenze particolari o per ciò che non è possibile richiedere telefonicamente o tramite email o tramite internet. Gli impiegati saranno presenti a rotazione nei luoghi di lavoro garantendo in questo modo a tutti loro di usufruire dello smart working.
A giorni apriranno i primi uffici al quarto piano della nuova sede comunale di via Rieti, seguiranno immediatamente dopo tutti i servizi dell’ufficio tecnico al terzo piano; quindi al secondo piano gli altri uffici. A trasferirsi per ultimi, non appena arriveranno e saranno montate le pareti a vetro degli sportelli al pubblico, al piano terreno, tutti i servizi al pubblico.
Si ristruttureranno gli uffici di Via Crispi, in cui si trasferirà l’intero corpo di Polizia Locale, liberando in questo modo i locali del museo di via Laurentina dove finalmente potremo collocare i nostri reperti archeologici.
Dopo il referendum e con l’arrivo dei nuovi impiegati assunti, aprirà anche la delegazione di Tor San Lorenzo in via Campo di Carne, già pronta e in attesa degli sportelli al pubblico e dei nuovi impiegati. Purtroppo il blocco per le procedure concorsuali di questi giorni, ritarderanno l’entrata in servizio di nuovi impiegati.
Si sta completando anche il sistema di video sorveglianza. La centrale posta presso il comando della Polizia Locale è già stata collaudata. Sono attivi i varchi targa che ci consentiranno un capillare controllo di chi entra e di chi esce dal nostro comune.
A tale proposito, nel fine settimana saranno intensificati i controlli per evitare le classiche e vietate gite fuori porta o al mare. Stare in casa, lo ricordiamo, è un obbligo per chi non ha giustificati motivi e urgenza, non più una raccomandazione”.
Mario Savarese
Sindaco di Ardea