E’ diventato consigliere regionale e a capo della Poseidon
Capolei superstar
“Finalmente, dopo tanti anni, le Città di Anzio e Nettuno tornano ad avere un Rappresentante del territorio al Consiglio Regionale del Lazio. Complimenti all’amico Fabio Capolei, per l’importante obiettivo raggiunto. Sarà un nostro punto di riferimento in Regione, per affrontare le diverse problematiche delle nostre Città e per riportare al centro delle politiche regionali i temi della sanità, delle opere pubbliche, della cultura, del sociale, della viabilità e soprattutto della messa in sicurezza della nostra costa”.
Lo ha affermato il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, in riferimento all’entrata di Fabio Capolei nella massima Assise Regionale.
Si è svolta la mattina del 18 dicembre l’assemblea dei soci della Poseidon Srl in cui sono sono state accettate le dimissioni dell’Amministratore Unico Gaetano Cosenza e, contestualmente, è stato nominato Fabio Capolei alla guida della partecipata del Comune di Nettuno. “Ringrazio per il lavoro svolto il dottor Gaetano Cosenza - dichiara il Sindaco Alessandro Coppola - e auguro a Fabio Capolei buon lavoro. La Società Poseidon rappresenta una risorsa importante per la nostra Amministrazione e sono certo che Fabio Capolei svolgerà in maniera eccellente il suo compito in questo fondamentale ruolo che ha assunto”
Comune di Nettuno
Grave disagio causato da Poste Italiane agli utenti per timore della pandemia
Care Poste ti scrivo
Il grave disagio di lunghe file alla posta è in buona parte causato dalla mancata consegna delle raccomandate agli utenti fatto che, secondo le disposizioni in atto, viola gli ordini forniti dalla Direzione. Ne ho chiesto ragione con una lettera al Direttore Generale.
Gentile Direttore Generale,
la situazione causata dalla pandemia sta creando grave disservizio in tutte le amministrazioni ed attività pubbliche. Ogni ente interessato si trova a dover coniugare il dovere di prestare il servizio e quello di preservare la salute del proprio personale. Questo è giusto fino a quando per evitare un rischio inesistente non ne risulti gravemente danneggiata l’utenza.
Dall’inizio della pandemia il servizio di Poste Italiane nella zona di Lavinio (Anzio), nella provincia di Roma, non provvede più alla consegna delle raccomandate ai loro destinatari ma si limita a lasciare un avviso di giacenza presso la loro cassetta delle lettere. Ne ho chiesto la ragione ad un’impiegata dell’Ufficio Postale di Lavinio mare e mi sono sentito rispondere che è “ un provvedimento preso a protezione del personale che provvede alla consegna”. Ne ho voluto chiedere conferma al servizio informazioni di Poste Italiane e mi è stato comunicato quanto riportato sul sito dell’ente e cioè che “Dal 1° agosto 2020 sono ripristinate le procedure ordinarie di consegna degli invii a firma quali Raccomandate, Assicurate, Atti giudiziari, pacchi universali ecc. che prevedono la consegna diretta, previa acquisizione della sottoscrizione del ricevente. Al momento del recapito sarà richiesto al ricevente di indossare la mascherina, attenendosi alle indicazioni del portalettere per raccogliere la firma in sicurezza. È fatta salva l’eventuale adozione di differenti processi di recapito, laddove concordati con i clienti mittenti per servizi diversi da quelli universali o se resi necessari per fronteggiare specifiche situazioni connesse all’emergenza sanitaria in atto”.
Dubito che nella zona a cui faccio riferimento sia in vigore un regime restrittivo particolare per cui non è chiaro quali siano le procedure a cui il personale deve attenersi. Certamente non si può accettare che in una società in cui, anche a causa della pandemia, presso le famiglie italiane è un via vai di fattorini e porta pacchi che consegnano di tutto e lo fanno spesso con contratti a cottimo, un addetto alla consegna del servizio postale nazionale passi davanti alla mia residenza, eviti di suonare il mio campanello, per non rischiare di essere contaminato e si limiti a lasciare un avviso di giacenza nella mia cassetta delle lettere. Questo accade nella zona di Lavinio. Se ne deduce che, per evitare un improbabilissimo contagio del portalettere delle Poste da parte del destinatario, quest’ultimo debba recarsi all’ufficio postale, nel caso specifico quello di Lavinio mare, aggregarsi ad un folto gruppo di persone assembrate in un’ improbabile fila che si estende per decine di metri, sotto un vento sferzante ed una pioggia battente, per ritirare una raccomandata che il postino aveva avuto disposizioni di non consegnare, per non essere contagiato. L’esistenza della possibilità di prenotare un ticket on line, che è limitata a pochissime persone, non fa che peggiorare la situazione di coloro che, in condizioni precarie di una fila lunghissima, vedono anche “fortunati cittadini” che ricevono il servizio prima di loro. Il disservizio creato per evitare un improbabilissimo contagio causa un danno grave agli utenti ed impone di fatto assembramenti illegali. Ritengo che sia impellente un intervento per riportare la situazione a condizioni accettabili per gli utenti di Poste Italiane per cui La prego di intervenire.
Dr. Sergio Franchi