La nuova raccolta di testi a cura di Giuliana Bellorini Malosso con prefazione di Ivana Moser
Italia poesia chiama
Esce, a cura di Giuliana Bellorini Malosso, una nuova raccolta di testi di “Italia poesia chiama” nella tradizione di approfondimento culturale che da anni contraddistingue l’attività di questo movimento fiorentino e del confratello gruppo anziate di libero incontro “Il Simposio” (via Orchidee 61, Anzio). In questo numero figurano contributi di Bedeschi, Bianchi Caleri, D’Amore, D’Augello, Evangelisti, Fumi, Marino, Shoer, Vasta. Sono disponibili copie limitate. Chi ne gradisse una può contattare uno degli autori o direttamente ilsimposio@alice.it
Qui di seguito un estratto dalla prefazione di Ivana Moser.
“Incuranti di confini e frontiere, le culture viaggiano con i pensieri, le idee e le parole ai quali basta il vento per superare i limiti convenzionali e giungere in luoghi distanti da quelli dove sono cresciute. Sono la curiosità, la sensibilità e la cura del viaggiatore immaginario a raccogliere quei pensieri, quelle idee e quelle parole, nei quali quel viaggiatore, alla fine del suo viaggio, ritrova se stesso o frammenti di sé.
Anche noi qui, desiderosi di varcare la frontiera di casa nostra e il confine illusorio di una carta geografica, ci siamo fatti viaggiatori immaginari. Abbiamo viaggiato, in spazi e tempi diversi con la bussola della mente e del cuore, verso realtà e paesaggi, percorsi e mete visibili e invisibili, abbiamo incontrato persone conosciute e personaggi di questo nostro tempo e del tempo dei nostri studi o delle nostre amate letture. Abbiamo ascoltato e raccolto parole e pensieri nel suono di una poesia, nell’intreccio di un racconto e di un ricordo, nell’incontro fra note e versi, nelle sapienti pennellate e poetiche riflessioni evocate da una tragedia”.
Incontro con la direzione aziendale della Asl Roma 6
Riunione Comitati CRI
Si è svolto il 25 maggio alle ore 16.30 presso l’Aula Magna della Sede legale della Asl Roma 6 l’incontro tra la direzione aziendale e i quattro Comitati Territoriali CRI (Cri Tusculum, Cri Comuni dell’Appia, Cri Velletri e Anzio Nettuno) la cui competenza territoriale si estende ai quattro presidi ospedalieri di Frascati, Ariccia, Velletri e Anzio-Nettuno.
Durante l’incontro, alla presenza del direttore generale della Asl Roma 6 Narciso Mostarda, del direttore sanitario Roberto Corsi e del presidente della CRI Lazio Adriano De Nardis, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa (nell’ambito del tavolo misto di partecipazione degli enti del terzo settore) volto a favorire la presenza di personale volontario della Croce Rossa Italiana presso gli HUB vaccinali dell’Asl Roma 6 per supportare il personale dell’Accoglienza.
Presenti anche i presidenti dei quattro comitati: CRI Tusculum Mario Lepore; CRI Comuni dell’Appia Enzo Scascitelli; CRI Velletri Roberta Bianchini; CRI Anzio-Nettuno Di Gregorio Anna Maria.
Introduce l’incontro il dott Corsi:
“Abbiamo di certo portato avanti un grande lavoro in questi mesi, ma se una cosa la pandemia ce la sta insegnando è che nessuno può farcela da solo. Fino ad oggi l’accoglienza è stata gestita con la massima disponibilità da tutte le figure professionali aziendali, ma sarà necessario continuare questa attività ancora per lunghi mesi.
In quest’ottica la collaborazione con CRI è per noi una grande ricchezza, un percorso rispettoso dei ruoli e delle esigenze che si vivono all’interno dei nostri centri vaccinali”.
“Sentiamo forte il desiderio di spenderci per le nostre comunità e la possibilità di garantire la nostra presenza nella campagna vaccinale al fianco della ASL Roma6 ci onora - Interviene Adriano De Nardis - abbiamo lanciato qualche giorno fa il video della Croce Rossa del Lazio a supporto della campagna vaccinale, ciascuno può fare qualcosa e insieme siamo inarrestabili. Vogliamo esserci per tornare ‘liberi di respirare’”.
In conclusione, prima di siglare il protocollo d’intesa, interviene il direttore generale Narciso Mostarda: “Stiamo ratificando una cosa che non è scritta ma accade in questo paese da più di 100 anni, abbiamo necessità di rendere visibile a tutti che c’è il mondo delle professioni e il mondo del volontariato che in questo paese ha un valore grandissimo.
Mi piacerebbe che questo mondo, di cui siete parte pregiatissima, nella pianificazione dei servizi abbia un ruolo decisivo, stabile. La sanità da dicembre del 2019 non può essere più la stessa. Non si può tornare alla sanità di ieri perché non era in una condizione ottimale, la pandemia ha scoperto forti debolezze sul sistema. Ed oggi siamo diventati più forti di prima nella gestione emergenziale.
Dobbiamo puntare ad una sanità territoriale. E il primo punto centrale siete voi... persone che stanno vicino alle persone. Solo per ultimo dovrebbero arrivare gli ospedali.
Dobbiamo pensare insieme ad un’altra sanità. Quello che oggi è frutto di passione e amore per gli altri deve diventare progetto permanente, senza perdere queste due caratteristiche che fanno la differenza. L’accoglienza é sempre il primo pezzo di un progetto di cura. La cura comincia con l’ascolto e l’accoglienza. Progettiamo insieme e con coraggio!”.
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