Il Pontino Aprilia • 15/2019
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Pag. 8 IL PONTINO APRILIA Cronaca di Aprilia ANNO XXX - N° 15 - 10/23 SETTEMBRE 2019
“Quella che riguarda La Gogna è
una situazione al limite del para-
dossale: il depuratore che la bor-
gata attende da 30 anni non è an-
cora entrato in funzione e i citta-
dini privi di risposte stanno giu-
stamente pensando di rivalersi
sull’amministrazione per i ritardi.
Nel frattempo è assolutamente
necessario che l’amministrazione
pensi a come realizzare un acque-
dotto per garantire acqua potabi-
le a quei cittadini. Qualora emer-
gesse che il sito mai bonificato di
via Savuto ha intaccato la falda,
quei cittadini si ritroverebbero a
vivere dentro case inagibili”.
A lanciare il monito, il gruppo
consiliare della Lega di Aprilia,
riprendendo le fila di un discorso
interrotto dopo l’ultima commis-
sione ambiente, occasione utile
per tornare a parlare della bonifi-
ca dei siti inquinati ma anche del-
la proposta avanzata dalla Paguro
di provvedere a pagare a sue spe-
se la caratterizzazione e l’even-
tuale bonifica del terreno di pro-
prietà di via Savuto, dove negli
anni ‘70 furano riversate tonnel-
late di rifiuti vari sulla natura dei
quali solo la caratterizzazione po-
trà fare luce.
Una proposta, quella del patron di
Rida che gli amministratori han-
no pensato di respingere al mit-
tente, vivendola come il malcela-
to tentativo di posizionare un tas-
sello importante per realizzare il
progetto presentato nel 2016 per
trasformare quel terreno in una
discarica controllata.
Ma a prescindere se la proposta
verrà accolta o meno, la presenza
stessa della discarica da bonifica-
re mette a rischio le abitazioni di
La Gogna.
“Qualora la caratterizzazione ri-
“Dopo l’ok definitivo del Genio
Civile al progetto modificato, la
società non ha più scuse e dovrà
iniziare i lavori del palazzetto
dello sport di via Carroceto”.
Parole, quelle pronunciate dal sin-
daco Antonio Terra a margine del-
l’incontro per ufficializzare la
permaneza del Teatro Europa, che
riaccendono la speranza circa il
prossimo avvio dei lavori di una
struttura promessa alla città da ol-
tre 10 anni ma che fino ad ora
non ha ancora visto la luce.
Il percorso per l’opera compensa-
tiva legata alla concessione del
complesso immobiliare noto co-
me “Trenta Stelle”, è stato lungo
e travagliato. Solo ora il Genio
Civile ha approvato il progetto e
stando a quanto dichiarato dal
Sindaco che ha già incontrato i
vertici della società e a settembre
salvo sorprese i lavori dovrebbero
partire.
Una struttura che, se realizzata,
darebbe una boccata di ossigeno
alle associazioni sportive, costret-
te da sempre a fare i conti con la
carenza di spazi. Il progetto riesu-
mato dall’amministrazione alla
luce delle novità comunicate dalla
stessa società titolare della con-
cessione edilizia il 23 luglio scor-
so, fino ad oggi è stata solo una
chimera, un progetto su carta che
avrebbe già dovuto vedere la luce
da anni. Nell’aprile del 2013, nel
pieno della campagna elettorale,
l’amministrazione Terra prese
parte alla cerimonia per la posa
della prima pietra del palazzetto,
che avrebbe dovuto ospitare circa
1800 spettatori e regalare alla cit-
tà la prima struttura adeguata e
capiente a sufficienza per poter
disputare campionati di livello su-
periore. Un’attesa che purtroppo
si è protratta per anni, ma i lavori
sul sito non sono neppure partiti.
Nel frattempo la crisi del mercato
immobiliare ha fatto registrare
una battuta d’arresto anche nella
realizzazione delle palazzine -
avrebbero dovuto essere 30, ne
sono state realizzate solo tre - ol-
tre che delle opere di compensa-
zione. Una soluzione sembrava
vicina nel 2017, quando l’ammi-
nistrazione guidata da Antonio
Terra convocò una commissione
per discutere la convenzione de-
cennale rinnovata alla società.
Malgrado l’assenza di una polizza
fidejossoria - annunciò l’ammini-
strazione in quella sede - il palaz-
zetto sarebbe stato garantito da un
cavillo contenuto nella nuova
convenzione e sarebbe stato por-
tato a termine entro 24 mesi. Pro-
fetiche si rivelano oggi le parole
dell’opposizione, secondo la qua-
le i lavori non sarebbero partiti a
breve perchè mancava il nulla
osta della Regione e del Genio
Civile al progetto modificato so-
stanzialmente, ridotto nelle di-
mensioni e concepito per poter
ospitare più associazioni contem-
poraneamente. Alla scadenza dei
due anni di tempo, non sono ini-
ziati neppure gli interventi di sca-
vo e l’unica speranza è appesa al-
le dichiarazioni del Primo Cittadi-
no, ottimista che a breve ci sia
una svolta.
“Il 23 luglio scorso abbiamo ri-
cevuto una comunicazione dalla
società - ha spiegato il sindaco
Terra - che ha annunciato l’arrivo
del nullaosta del Genio Civile al
progetto modificato. Ho avuto
contatti con la società che oggi
non ha più scuse e già a settem-
bre i lavori potrebbero partire”.
Francesca Cavallin
I consiglieri della Lega Francesca Renzi e Roberto Boi sono preoccupati
Il paradosso a La Gogna
A settembre dovrebbero iniziare i lavori di costruzione
Palazzetto dello sport
veli la presenza di inquinanti che
non possono essere spostati ma
vanno bonificati in loco - spiega-
no i consiglieri Roberto Boi e
Francesca Renzi - ciò potrebbe
garantire al privato un vantaggio
immediato.
Lo stoccaggio dei rifiuti sul posto
potrebbe rappresentare un tassel-
lo decisivo per ottenere l’ok alla
realizzazione della discarica e
non a caso è stata avanzata la ri-
chiesta di riesaminare la propo-
sta. Non solo.
Decisive saranno le analisi sulle
acque dei pozzi che servono la
borgata: cosa accadrebbe se
emergesse l’inquinamento della
falda? Il sindaco non potrebbe fa-
re altro che emettere un’ordinan-
za di divieto all’uso delle acque,
dichiarando di fatto che quel bor-
go è inabitabile. In pratica i citta-
dini si trovano ora di fronte ad un
vicolo cieco: lasciare le cose co-
me stanno potrebbe voler dire
continuare a usare acqua inqui-
nata con notevole rischio per la
propria salute; sapere potrebbe
voler dire ritrovarsi a vivere den-
tro case inagibili. L’unica salvez-
za potrebbe essere rappresentata
dal progetto di un nuovo acque-
dotto in quella zona. Le risorse
ridotte all’osso e l’evidente diffi-
coltà di programmare dimostrata
dall’amministrazione Terra negli
ultimi dieci anni però - non ulti-
mo con il pasticcio del depuratore
- alimenta scetticismo circa la
possibilità di arrivare a dama in
tempi brevi. Eppure è l’unica
strada percorribile”.
Francesca Cavallin
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