Un regolamento per i beni confiscati alla mafia
Commissione speciale
Entro metà giugno l’amministrazione promette di portare all’approvazione del regolamento per istituire la commissione speciale per la destinazione dei beni confiscati alla criminalità. É quanto dichiarato dall’assessore Luana Caporaso, che rispondendo al quesito posto in aula dal consigliere di Aprilia in Azione Davide Zingaretti ha promesso di voler istituire al più presto la commissione consultiva per la destinazione dei beni confiscati.
L’occasione è stata offerta dalla prima riunione operativa dell’osservatorio della legalità presieduto da Fabrizio Marras e convocato per la prima volta dopo un lunghissimo stop imposto dalle restrizioni legate all’emergenza sanitaria in corso.
Un incontro che è servito per fare il punto sulle prossime azioni da promuovere per diffondere la cultura della legalità, sviscerare temi importanti e rendere la città un luogo più sicuro. All’incontro ha preso parte il dirigente della Polizia locale di Aprilia Massimo Giannantonio, che ha illustrato le azioni intraprese dal corpo per incrementare la sicurezza del territorio con l’installazione delle fototrappole e Roberto Sicuro del Comitato di quartiere Vallelata, che ha invece posto l’accento su problemi vissuti dai residenti delle periferie. Tra i più preoccupanti l’abbandono dei rifiuti, ma anche segnali che accrescono il timore di furti all’interno delle abitazioni.
Tante le iniziative in cantiere per l’osservatorio che si è riunito per la prima volta dopo un anno di sosta: un incontro con Marco Omizzolo sul tema delle agromafie, caporalato e lavoro nero; iniziative social da promuovere insieme alla scuola Giovanni Pascoli contro il bullismo e per la diffusione della cultura della legalità tra i più giovani; un incontro da organizzare con l’osservatorio regionale per rendere noti i contenuti del report 2021 sulle mafie nel Lazio. Poi l’assessore Luana Caporaso ha assunto l’impegno entro metà giugno di istituire la commissione sui beni oggetto di confisca.
“Sono soddisfatto – ha commentato Davide Zingaretti – perché si tratta di uno strumento operativo irrinunciabile per la nostra città”.
Francesca Cavallin
L’associazione Democratici per Aprilia chiede che il NO alla discarica parta dai cittadini
Schiaffo ecologico alla città
Si è tenuto, il giorno 10 maggio scorso presso l’aula consiliare Luigi Meddi, un incontro assembleare tra le Istituzioni locali, alla presenza di Associazioni e cittadini, al fine di pianificare un percorso condiviso atto ad impedire la realizzazione di una discarica (un’ulteriore discarica) sul nostro territorio. Un’iniziativa, quella dell’Amministrazione comunale finalizzata a riscontrare un coinvolgimento sinergico delle parti, sicuramente opportuna (forse un po’ tardiva) e degna di apprezzamento. La riunione ha palesato, da parte delle diverse figure istituzionali intervenute, una costante comune ognuna di esse ha cercato di sminuire le proprie responsabilità sull’eventuale indicazione del sito di via Savuto.
“Alcune delle associazioni intervenute - spiegano i rappresentanti dell’associazione Democratici per Aprilia - hanno, altresì, puntato il dito sulle responsabilità dell’Amministrazione comunale e sulla gestione interna della vicenda. L’impressione che ne abbiamo ricavato è che il comportamento delle prime è apparso poco rassicurante per quello che riguarda i timori dei cittadini apriliani; relativamente alle Associazioni riteniamo superfluo ricordare loro che, in questo preciso momento, è necessario creare un fronte comune con la Giunta comunale, il Consiglio comunale (maggioranza ed opposizione), le Associazioni, i Comitati ed i singoli cittadini per dire NO a questo progetto. Un fronte che sia il più possibile compatto per evitare un ulteriore schiaffo ecologico alla nostra Città. Ci sarà sicuramente il tempo per i chiarimenti e le individuazioni delle singole responsabilità ma, a parer nostro, non è questo il momento di creare contrasti che possano, in qualsiasi modo, andare a favorire chi vuole sfruttare il territorio. Riteniamo, inoltre, che un messaggio, altrettanto chiaro, debba essere inviato anche alle diverse istituzioni territoriali (Provincia e Regione in primis), o meglio, alle loro componenti politiche. Un messaggio che deve arrivare dal basso, dai cittadini di Aprilia; a loro ci permettiamo di rivolgere un invito particolare. Smettiamola di regalare i nostri voti a chi ha da sempre dimostrato, senza distinzione di colore, di utilizzare l’elettorato apriliano come una fontana da cui attingere acqua per poi coltivare altri campi. Un messaggio che rivolgiamo, contestualmente, anche alle forze politiche locali (centro-destra, centro-sinistra e movimenti civici) individuiamo, ognuno nel proprio ambito, una persona competente che possa fare, una volta per tutte, gli interessi anche di Aprilia e diamo indicazioni per votarli compattamente. Aprilia ha le potenzialità per eleggere due o forse tre rappresentanti locali; cerchiamo di far valere i nostri interessi. Una Città che viaggia verso i centomila abitanti, con tutte le carenze organizzative, di servizi e strutturali non può essere priva di propri rappresentanti. Quello che oggi stiamo vivendo, con la vicenda “Paguro” è figlio anche di questa situazione. Su quest’ultimo punto vogliamo sperare di poter aprire un serio confronto con tutte le parti interessate, nell’interesse di Aprilia e degli apriliani”.
A.P.