La proposta di Movap per far rivivere il centro storico di Aprilia
Pedonalizzazione del centro
Un progetto di pedonalizzazione per far rivivere il centro storico, dopo il successo derivato dalla riqualificazione di piazza delle Erbe e il futuro piano che interesserà il mercato coperto. Ad avanzare la proposta per nome e per conto di Movap Alessandro Mammucari, che chiede all’amministrazione di valutare e programmare interventi tesi a rendere pedonali le strade centrali creando una rete sinergica con i commercianti che vi operano.
“La nostra proposta – si legge nella nota di Movap a firma di Alessandro Mammucari – è quella di rigenerare il centro urbano attraverso un insieme di interventi infrastrutturali e ipotizzando una nuova mobilità che si basi sulla pedonalizzazione del centro urbano al fine di far rivivere quello che per molti di noi è il centro storico di Aprilia. Il tutto coinvolgendo in primis le attività economiche che con la loro presenza garantiscono una quotidiana vitalità e i residenti. Un dibattito aperto che sia in grado di stimolare la partecipazione degli apriliani intorno ad un progetto che immagini un nuovo layout del centro cittadino. La riqualificazione di Piazza delle Erbe ha rappresentano un primo elemento di quello che dovrebbe essere un progetto più ampio, che dalla ridefinizione del ruolo di Piazza Roma, di Largo Marconi e dei suoi giardinetti sia in grado di prevedere un’ampia pedonalizzazione del centro storico accompagnata da un nuovo arredo urbano indispensabile per rendere vivibile la parte più importante della nostra città”.
Un progetto, quello pensato da Movap, che partendo dalle istanze dei e dai suggerimenti dei commercianti, sappia rendere il centro urbano luogo appetibile per le famiglie.
“Un progetto – prosegue Mammucari - che deve saper cogliere i suggerimenti dei commercianti le cui attività stanno attraversando un periodo non facile e che sarebbero ben felici di vedere transitare davanti i loro negozi più famiglie e meno automobili, in un contesto urbano gradevole e in grado di consentire agli apriliani e non solo di passare delle gradevoli ore di svago. Dobbiamo trasformare la pedonalizzazione in una vera e propria politica urbana, passaggio per far diventare una parte importante della città in luogo di attrazione delineandone la sua immagine, una politica urbana che sia in grado di trasformare le vie cittadine in un luogo d’attrazione e di shopping, facendo rivivere le botteghe di artigiani locali che, da sempre, hanno reso unico ed iconico il fascino delle vie cittadine e i negozi di vicinato che durante il periodo del lockdown hanno svolto un ruolo importante. Per questo lanciamo all’amministrazione la proposta di avviare un luogo di incontro tra tutti i soggetti interessati per delineare un percorso condiviso anche alla luce dei progetti già messi in campo in questi anni”.
Francesca Cavallin
Il comandante Paolo Guido ha voluto incontrare CdQ e associazioni
Comitati dai Carabinieri
Un filo diretto con la comunità per migliorare la conoscenza e la sicurezza di un territorio vasto e dove micro e macro-criminalità spesso si manifestano prendendo di mira proprio i cittadini. Proprio per far sentire la vicinanza dell’Arma dei Carabinieri ai cittadine e instaurare un rapporto di collaborazione finalizzato a ottimizzare i servizi sul territorio e incrementarne la sicurezza, il 28 ottobre scorso il nuovo comandante del reparto territoriale di Aprilia, il tenente colonnello Paolo Guido, ha voluto incontrare i presidenti di associazioni e comitati di quartiere che operano sul territorio.
Un invito presso la caserma di via Tiberio, raccolto da quasi tutti i presidenti e rappresentanti dei quartieri. All’incontro, oltre al comandante del reparto territoriale di Aprilia, erano presenti il tenente Alberto Guidobaldi, il tenente Maurizio Falsetti e Massimo Pierini, a capo della Stazione dei carabinieri di Campoverde.
“Da quando mi sono insediato – ha spiegato il tenente colonnello Guida – ho voluto visitare ognuno dei quartieri che fanno parte di questo vastissimo territorio, che si estende per 540 chilometri quadrati anche per valutare la distanza fisica di ognuno di essi e avere una maggiore conoscenza sia delle caratteristiche del territorio, sia dei tempi di intervento. Ogni anno il nucleo operativo raccoglie circa 6000 denunce ed effettua altrettanti interventi. Lo scopo di questo incontro è un altro, quello di far sentire a voi che rappresentate centinaia di cittadini la nostra presenza, metterci in condizione di creare un proficuo rapporto di collaborazione, intervenire prima che la frustrazione e il senso di vulnerabilità prendano il sopravvento. Da parte mia c’è piena volontà di ascoltare le istanze che provengono dai territori, per avere elementi in più relativamente alle problematiche da parte di chi vive e conosce il territorio, nell’ottica di una collaborazione che offra un messaggio chiaro a chi è consapevole di vivere in un territorio problematico, dove ci sono persone che pensano di fare ciò che vogliono”.
Un rapporto aperto, di scambio e collaborazione con i comitati, che ora potranno chiedere un incontro a chi rappresenta l’istituzione per parlare delle criticità delle varie zone e dare modo ai militari di ottimizzare la loro presenza per la prevenzione e il contrasto dei reati.
Francesca Cavallin