La figura straordinaria del vescovo generale Arrigo Pintonello scomparso 20 anni fa. E’ stato l’artefice del College Selva dei Pini
Carisma e leggenda di monsignor Pintonello
L’8 luglio del 2021 saranno venti anni che è deceduto a Pomezia il vescovo generale Arrigo Pintonello. Una delle figure più straordinarie che ha vissuto ed operato a Pomezia è sicuramente Monsignore Arrigo Pintonello. A lui si deve la realizzazione del College Selva Dei Pini. Nato a Rivale di Pianiga (Venezia) il 28 agosto del 1908, è prima sacerdote e poi nel 1935 cappellano militare. Aggregato nel 1941 all’Ottava Armata ARMIR partecipa alla campagna di Russia dove si prodiga con grande coraggio.
E’ soprannominato il cappellano delle nevi per la sua continua presenza in aiuto dei feriti e il suo impegno poi per dare un nome ai tanti soldati italiani morti in Russia. Per questi suoi meriti nel 1956 il presidente della Repubblica lo nomina Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica e nel 1963 Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. A Pomezia arriva dopo che nel 1953 viene nominato ordinario militare per l’Italia, praticamente diventa Vescovo della struttura religiosa delle Forze armate italiane, carica che gli comporta automaticamente la nomina a Generale di Corpo d’Armata.
Durante questo incarico che manterrà fino al 1965 matura l’dea di realizzare una accademia dei cappellani militari dedicata a Monsignore Angelo Bartolomasi che era stato prima di Pintonello ordinario militare e che quest’ultimo considerava suo maestro. Si dice che venendo a Pomezia a visitare il sacrario militare Germanico gli piacque il posto e avendo scoperto che vi era proprio accanto al cimitero una grande area in vendita, circa 30 ettari di terreno decise che era il posto giusto per realizzarvi il College. L’area viene acquistata attraverso la fondazione Mater Ecclesiae che gestirà poi la costruzione del complesso.
La struttura viene completata nel 1967 ma sfuma il progetto di College militare e il complesso viene dedicato a partire dal 1968 ad una fondazione per ragazzi portatori di handicap denominata appunto l’Opera Bartolomasi. Intanto monsignore Pintonello dal 1965 al 1967 è amministratore apostolico di Velletri. Nel 1967 venne nominato Vescovo di Terracina-Latina, Priverno e Sezze carica che manterrà fino al 1971. Da quella data si dedica completamente alla sua struttura di Pomezia che nel 1979 diventa College Selva dei Pini che ospita una scuola legalmente riconosciuta. Nello stesso anno nasce anche nel College Teleitalia, una delle prime televisioni private del Lazio.
Così descrive il College un giornalista nel 1983 “Suggestiva distesa boscosa con padiglioni tirolesi in cui ampie aule scolastiche accolgono circa quattrocento alunni, dalla scuola materna a quella media. Dopo ore di studio i giovanissimi passano nei campi sportivi per temprare il fisico o, se preferiscono, fanno ampie passeggiate negli interminabili verdi prati tra profumate aiuole di ogni tipo di fiori. Il metodo di insegnamento è moderno. Si richiama al modello anglosassone ed americano. Durante le vacanze sono previsti viaggi e permanenze all’Estero per la conoscenza delle lingue straniere, settimane bianche e, l’estate, un mese al mare o in montagna”.
Negli anni ’90 il College ha gravi problemi economici ed interviene la diocesi di Roma che nel 1995 prende la gestione del complesso rimuovendo dalla carica di Presidente e Amministratore unico dell’Opera Mater Ecclesiae Monsignore Pintonello, nominandolo presidente onorario. Monsignore Pintonello rimane a vivere al Selva dei Pini dove muore poi l’8 luglio 2001 all’età di 93 anni. Nel 2004 l’allora sindaco Stefano Zappalà acquista dalla diocesi di Roma per conto del Comune il Selva dei Pini che attualmente è sede di uffici comunali. Ho incontrato varie volte monsignor Pintonello. La prima volta nel 1990 quando ad un suo invito gli portai alcune copie del mio primo libro “Pomezia Origini Genti e Personaggi”. Mi accompagnò nel suo studio il segretario don Giacomino Feminò. Monsignor Pintonello era una persona autorevole, mi colpirono durante il nostro incontro le sue citazioni in tedesco e il racconto di episodi legati alla sua storia di cappellano militare. Monsignor Pintonello non nascondeva le sue simpatie per la destra e questo gli aveva procurato molte inimicizie nella curia romana e non solo.
L’ultima volta che l’ho incontrato fu il 25 aprile del 1998 dove, su invito del sindaco Angelo Capriotti, presenziò all’anniversario dei 60anni della fondazione della città. Fu l’ultima uscita pubblica di questo personaggio carismatico, un’autentica leggenda per le associazioni delle Brigate Alpine impegnate nella campagna di Russia e sicuramente una figura storica della nostra città.
A.S.