Avviso pubblico che scade l’11 luglio 2021
Attività ludico-ricreative
Avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per l’organizzazione/gestione di attività ludico-ricreative ed educative anno 2021.
Si avvisano i soggetti pubblici o privati, che intendano fornire prestazioni o forme di collaborazione con il Comune di Ardea, nel rispetto della normativa vigente e di quanto contenuto nell’Ordinanza del Ministro della Salute di concerto con il Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia 21 maggio 2021 che è possibile presentare manifestazioni di interesse per la gestione/organizzazione di attività ludico ricreative ed educative. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire al protocollo generale del Comune di Ardea con Pec: uff.protocollo@pec.comune.ardea.rm.it entro e non oltre il giorno 11 luglio 2021 ore 23,59. Link: https://comune.ardea.rm.it/notizie/avviso-pubblico-per-lacquisizione-di-manifestazioni-di-interesse-per-lorganizzazione-gestione-di-attivita-ludico-ricreative-ed-educative-anno-2021/
Alessandro Possidoni
Sindaci, comitati e cittadini sono preoccupati per la riapertura della discarica di Albano
Contro l’apertura di Roncigliano
Si è svolta l’annunciata protesta contro la proposta di riapertura della discarica di Roncigliano nel Comune di Albano Laziale, davanti ai cancelli della struttura. Il Sindaco di Ardea, Mario Savarese, insieme al Presidente della Commissione Rifiuti, Marco Cacciatore, e ai Sindaci di Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano e Lanuvio, sostenuti dalla presenza di numerosi comitati e associazioni territoriali e tanti cittadini si sono riuniti davanti i cancelli d’ingresso della discarica di Roncigliano per dire no, in modo chiaro e netto, al riavvio della discarica di Albano e sì alla revoca delle autorizzazioni che garantiscono il riavvio del sito.
L’Amministrazione comunale, ribadisce, segue l’evolversi della vicenda da vicino, opponendosi fortemente all’apertura della discarica di Albano. Non sembra essere solo un’idea quella della riapertura della discarica di Roncigliano, Roma è in assoluta emergenza rifiuti. La sindaca Virginia Raggi, secondo quanto si apprende, ha la volontà di far riaprire la discarica di Roncigliano di Albano. Una discarica a tutti i noti, che insiste nel territorio del Comune di Albano Laziale, ma che di fatto, è a poche decine di metri dei centri abitati di Villaggio Ardeatino e del Villaggio Valle Gaia, nel Comune di Ardea. I residenti già nei decenni scorsi si erano opposti a questa discarica, ma a nulla sono valse le proteste, i sit-in e quant’altro di importante era stato fatto per mettere con le spalle al muro la Regione Lazio, per evitare che ampliasse l’impianto e aumentasse il rischio per i cittadini che sono residente in quell’area. Le preoccupazioni dunque erano svanite qualche anno fa, ma con l’acuirsi dell’emergenza rifiuti a Roma, all’orizzonte di ripresentano gli spettri pericoli e preoccupanti di qualche anno fa, con il crescere per la pericolosità dell’impianto e soprattutto per la salvaguardia della salute dei cittadini.
Raccontare la storia di Roncigliano e come raccontare la storia della nascita di Roma. Non è un paradosso, ma la struttura cresciuta negli ultimi trent’anni, è strettamente legata a quella che era una volta Malagrotta e tutto quello che ne è nato successivamente. Il problema non sono le discariche, ma la mancata progettazione di impianti di smaltimento dei rifiuti, collegati alla raccolta differenziata. È un ragionamento semplice ed esplicativo che non ha bisogno di mettere in campo conoscenze scientifiche e premi Nobel. È sufficiente fare questo ragionamento: se tu raccogli il vetro lo smaltisci con tutto il vetro e lo ricicli, e fai altrettanto con la plastica, con la carta ed il cartone, e poi con gli scarti alimentari. Canali di divisione che sono già al centro della raccolta differenziata che la maggior parte dei comuni italiani adottano. Non stiamo parlando di cose strane o assurde e che non hanno una loro peculiarità. Molte aziende italiane sono nate per il riciclaggio di questi prodotti. Qualche settimana fa la trasmissione Report di Rai3, sempre attenta e puntuale sulle notizie dei rifiuti e della Terra dei Fuochi, ha analizzato come un’azienda che smaltiva la plastica o prodotti simili, aiutandoli con altri prodotti organici, provvedeva a riempire i terreni per la produzione alimentare con camion che scaricavano questo prodotto che nelle ipotesi avrebbe dovuto aiutare la produzione agricola. Una cosa sconcertante. L’effetto che se ne deduce e che l’ambiente sarà ricoperto di plastica e il terreno non respirerà più. Torniamo al riciclaggio delle materie: gli impianti che potrebbero essere realizzati in pochi mesi, creerebbero nuovi posti di lavoro e avranno come obiettivo la salvaguardia dell’ambiente. Il ragionamento non è difficile da affrontare.
In questa occasione dovrebbero scendere in campo gli esperti della materia per realizzare impianti di smaltimento e di riciclaggio attuali e funzionanti. La scienza e la fisica già sono abbastanza avanti in queste scelte per il futuro, basterebbe la volontà politica a fare il resto. Basta con le discariche, ma progettiamo e realizziamo nuovi impianti di riciclaggio per il futuro.
Sabatino Mele