Un nuovo sistema tecnologico di controllo per chi scarica abusivamente
Rifiuti: è arrivato e-killer
È partito ad Ardea il nuovo sistema di controllo per chi scarica abusivamente i rifiuti. I primi risultati sono già arrivati con la contestazione di verbali di contravvenzione ai danni di chi scarica abusivamente i rifiuti. L’obiettivo: una città più pulita e l’abbassamento delle tasse. Si tratta dunque di un primo concreto passo per tentare di sensibilizzare una popolazione che, nel corso degli anni, non volendo generalizzare, non ha saputo cogliere la nuova dinamica della raccolta differenziata e di tutto ciò che ne consegue effettuando un sistema di conferimento dei rifiuti in modo più agevole e più vicino alla realtà.
Alla base di questo nuovo intervento dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Savarese, c’è l’obiettivo di abbattere nel futuro prossimo i costi della Tari e rendere Ardea una città migliore ed ecosostenibile, nei giorni scorsi è partita una campagna di controlli relativa al corretto conferimento dei rifiuti da parte della cittadinanza.
Il personale de L’Igiene Urbana Evolution, in particolare, ha avviato le verifiche nell’ambito delle utenze domestiche, contrassegnando con degli adesivi di colore giallo quei rifiuti conferiti in modo non conforme fuori dalle abitazioni. Nello specifico, le verifiche sono scattate in diverse zone della città e, unitamente all’attività del gestore del servizio, anche la Polizia Locale, nell’ambito delle sue competenze, ha compiuto dei controlli e, in una sola mattinata, ha elevato 25 sanzioni in sole due strade del territorio, ossia via Bologna (Marina di Ardea) e viale Marino (Tor San Lorenzo).
“Vale la pena ricordare che le sanzioni possono scattare qualora gli agenti trovino in strada i rifiuti erroneamente conferiti e contrassegnati dall’adesivo giallo lasciato dagli operatori ecologici – affermano dall’amministrazione comunale di Ardea -. Chiaramente, i controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane con l’obiettivo di rendere migliore e più pulita la città, di rispettare l’ambiente e di puntare a un virtuosismo che garantisca l’abbassamento della Tari. Risultati, questi, che possono essere raggiunti grazie all’impegno di ogni singolo cittadino e dell’Amministrazione comunale, che intende attuare e implementare sempre di più le politiche ambientali e di igiene urbana che volgano lo sguardo al continuo miglioramento della qualità della vita. Tra l’altro, i controlli sulle utenze domestiche si associano all’entrata in funzione di “e-Killer”, un dispositivo che, sfruttando le più innovative tecnologie di analisi video e di intelligenza artificiale, riesce a “catturare” abbandoni illeciti di rifiuti, con la Polizia Locale che, anche in questo caso, provvede a emettere sanzioni dopo aver identificato gli autori degli sversamenti. Sanzioni che sono anche piuttosto pesanti, visto che possono arrivare fino a 3.100 Euro. “E-Killer” è un dispositivo “itinerante”: di conseguenza, non sarà mai posizionato nello stesso luogo, con l’obiettivo di riuscire a eliminare il fenomeno delle discariche abusive, che oltre a rappresentare un problema di carattere ambientale, costringono l’Ente a un esborso economico per la loro bonifica, attività che chiaramente incide anche sul costo del servizio di igiene urbana e sulle tariffe della Tari.
“È entrato in funzione e-Killer – ha sottolineato il sindaco di Ardea, Mario Savarese - un dispositivo dedicato al contrasto dell’abbandono improprio di rifiuti che sfrutta le più innovative tecnologie di analisi video e intelligenza artificiale integrate con componenti hardware di altissima qualità ed è raggiungibile da remoto grazie al router 4G a bordo.
Il sistema ha già consentito di individuare e documentare abbandoni illeciti di rifiuti e la PPLL, alla quale è stata affidata la gestione del sistema, sta comminando le pesanti sanzioni previste.
Da sottolineare che, qualora i rifiuti abbandonati siano costituiti, oppure contengano anche solo in parte, materiali pericolosi, il reato prefigurabile prevede il raddoppio della sanzione che può arrivare fino a 3.100 €.
La lotta allo sconsiderato abbandono dei rifiuti è un impegno che quest’amministrazione vuole portare avanti con fermezza; la stessa fermezza che verrà applicata al controllo del rispetto del capitolato tecnico del nuovo appalto di raccolta dei rifiuti”.
Sabatino Mele
Affidamento palestre
Affidamento palestre scolastiche ad Ardea. È l’annuncio fatto dall’Amministrazione comunale che intende concedere in uso le palestre annesse agli istituti scolastici presenti sul territorio del Comune di Ardea. Le palestre scolastiche vengono concesse ad associazioni sportive dilettantistiche affiliate a Federazioni o ad enti di promozione sportiva riconosciute ed iscritte al registro CONI delle associazioni per lo svolgimento di attività e manifestazioni sportive coerenti con la funzione educativa e di promozione culturale, sociale e civile della scuola. Le attività sportive devono essere compatibili con la specificità delle strutture e devono aver luogo al di fuori dell’orario di svolgimento delle attività curriculari ed extracurriculari previste nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto scolastico di riferimento. Sul sito del Comune di Ardea è possibile leggere l’avviso pubblico.
S.Me.
Il sindaco Savarese spiega perchè la tassa non è aumentata
Questione Tari
Di seguito il testo di una lettera del sindaco di Ardea, Mario Savarese, nella quale il primo cittadino cerca di far comprendere la questione TARI e perché non è aumentata rispetto agli anni scorsi.
“Ricevo in questi giorni numerose email da parte di cittadini che lamentano un aumento delle bollette TARI – ha scritto il sindaco di Ardea, Mario Savarese -. Ritengo questo argomento importante da comprendere per tutti e per questo ho deciso, a titolo di esempio, pubblicare una lettera che ho inviato in risposta ad un cittadino che di questo chiedeva lumi agli uffici. Naturalmente il nome del cittadino, per privacy, è di fantasia.
Gentile sig. Romano, sarò io stesso a spiegarle il motivo dell’aumento (nel suo caso) della tariffa TARI. Innanzi tutto devo dirle che la TARI nel suo complesso è rimasta invariata, ossia la somma delle bollette emesse lo scorso anno è la stessa di quelle di quest’anno. Obbligati ad applicare le nuove regole imposte da ARERA le tariffe sono state RIMODULATE per equità: ci sono utenze che hanno subito un aumento e altre che hanno avuto una diminuzione. Perché tutto questo? Per l’effetto di una legge (che ritengo giusta) che sancisce che a pagare il servizio di raccolta dei rifiuti siano in proporzione coloro che li producono. La TARI serve esclusivamente a pagare il costo del servizio e la deve considerare alla sorta di quota condominiale in cui ciascuno partecipa a seconda del grado di godimento del bene comune. Fino allo scorso anno le nostre bollette erano calcolate esclusivamente sulla base dei metri quadrati dell’abitazione del contribuente. Questo fatto ha procurato grande ingiustizia perché, mentre da un lato una famiglia numerosa che produce molta spazzatura e abita in un piccolo appartamento paga una TARI molto contenuta, dall’altro una sola persona (magari la nonna rimasta sola a vivere in un grande appartamento) che produce rifiuti in quantità minima, paga da sola il triplo della o più della prima ipotesi. La rimodulazione delle tariffe pone fine a questa stortura. Il peso della dimensione della casa incide solo sul 40% circa della tariffa mentre il numero dei suoi occupanti determina la quota più rilevante (il 60%) ed è in proporzione al loro numero. Veniamo al suo caso. Lei dichiara un’abitazione di soli 60 metri quadrati che, in base al vecchio metodo di calcolo a 3,12 €/mq, ha prodotto una bolletta annua di 187,20 €/anno. La nuova bolletta prevede una tariffa composta da una parte fissa (la casa) e una parte variabile (gli occupanti) e l’importo così si rimodula parte fissa = superficie (mq) x 0,93 (€/mq) = 60x0,93= 55,80 € a cui aggiungere l’importo determinato dalle persone che occupano l’appartamento (179,11 per una persona, 204,7 per due persone, nel suo caso 211,09 € per tre persone) quindi la sua tariffa è ora di 55,80 + 211,09 = 266,89 €. Capisco che la cosa non la consoli ma consideri che nel corso degli anni precedenti lei ha sempre pagato meno di quanto avrebbe dovuto. In futuro le cose cambieranno ancora perché si pagherà, oltre alla quota fissa, solo per i rifiuti effettivamente conferiti. Capisce che questo metodo consentirà di diminuire considerevolmente il costo della bolletta per chi non produce rifiuto indifferenziato, o non ne produce molto, e al tempo stesso non produce scarti di cucina o sfalci e ramaglie perché utilizza un sistema di compostaggio domestico). Questo sarà il successivo passaggio, infatti già da ora verranno distribuiti mastelli con codice identificativo dell’utente e si inizieranno a conteggiare le quantità dei rifiuti prodotti da ciascuno. Sempre nell’ottica del rispetto della legge il cui principio è: “chi sporca paga”.
Mario Savarese
Sindaco di Ardea
Case popolari
Si è riunita per la prima volta la Commissione Edilizia Pubblica Residenziale che avrà il compito di valutare le istanze pervenute per l’assegnazione delle case popolari nel Comune di Ardea, commissione di cui fanno parte sia il personale dell’Ufficio Patrimonio, dell’ufficio Legale oltre ad un membro esterno dell’ATER, in qualità di presidente di Commissione. Gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), o case popolari, sono abitazioni di proprietà pubblica che vengono concesse in affitto, a canone determinato in base al reddito del nucleo familiare, a coloro che non sono in grado di reperire autonomamente un alloggio sul mercato libero. L’assegnazione di una casa popolare si può ottenere soltanto partecipando al bando ed entrando a far parte della graduatoria generale. Ad oggi sono pervenute circa 50 istanze e la graduatoria rimarrà aperta per i prossimi tre anni: grazie ai lavori di questa commissione sarà possibile, finalmente, assegnare ai nostri cittadini più bisognosi alloggi presenti sul territorio di Ardea. Così facendo, si dà seguito a quanto indicato nelle delibere di Giunta Comunale n.32/2021 e 48/2021 e a quanto stabilito nella Legge Regionale 12/99 che definisce le procedure con cui gli enti locali possono procedere all’assegnazione degli alloggi a chi si trovi in situazioni socialmente rilevanti e documentate di emergenza abitativa. Nei prossimi mesi, alcuni cittadini potrebbero venir contattati dall’Ufficio preposto per integrazioni documentali necessari ai fine dell’espletamento della procedura. Attraverso i lavori di questa commissione si compie un altro importante passo verso la legalità.
Alessandro Possidoni