I risultati del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza
Bilancio stagione estiva
Archiviata la stagione estiva il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia, Col. t. ISSMI pil. Armando Franza, manifestando il più ampio apprezzamento per i risultati raggiunti, ha tracciato il bilancio operativo delle attività svolte nel periodo compreso tra Giugno e Settembre 2020, nell’area di competenza che si estende per circa 70.000 Km2 e lungo i 363 Km di litorale laziale.
L’intensa attività operativa svolta, che ha visto coinvolte oltre 700 pattuglie automontate per il controllo del territorio, 25 mezzi navali e tre elicotteri che hanno sviluppato 600 navigazioni marittime ed oltre 100 navigazioni aeree, per un totale di 2.729,30 ore di moto e 213,50 ore di volo, ha permesso di effettuare circa 2.000 controlli, dei quali circa il 20% è risultato irregolare.
A seguito dell’emergenza epidemiologica globale che ha colpito anche il nostro Paese, le attività svolte dalla componente aeronavale regionale sono state caratterizzate dall’applicazione delle misure di prevenzione e protezione, disposte a livello nazionale, ai fini del contenimento del contagio da Covid-19, per le quali particolare attenzione è stata dedicata alle azioni di prevenzione da parte dei militari operanti, che sono stati dotati dei previsti dispositivi di protezione e sicurezza.
In tal senso è stata svolta un’incessante attività di sensibilizzazione verso tutti coloro che vivono a contatto con il mare, dagli utenti del diporto nautico agli operatori professionali della pesca marittima.
Nell’ambito delle attività di contenimento e contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, i controlli a mare hanno interessato circa 1.250 soggetti presenti a bordo
delle imbarcazioni. Sono state scoperte oltre 350 irregolarità di varia natura, molte delle quali hanno portato ad approfondimenti di P.G..
Particolare attenzione è stata posta nei confronti degli operatori delle attività di locazione e di noleggio nautico, di supporto e appoggio per le immersioni subacquee, di formazione per il rilascio delle abilitazioni alla condotta di unità da diporto, nei cui confronti sono stati effettuati nr. 22 controlli, dei quali nr. 9 irregolari, con sanzioni amministrative per circa euro 30.000.
L’incisiva azione di vigilanza marittima ha portato al conseguimento di importanti risultati di servizio nei confronti di imbarcazioni da diporto battenti bandiera estera. In particolare:
a. in materia doganale, è stato sottoposto a controllo uno yacht battente bandiera Commonwealth Of Dominica, per il quale, trattandosi di Stato non comunitario, sono stati ravvisati gli estremi del reato di “contrabbando doganale”, punito con la denuncia del proprietario/armatore ed il sequestro dell’imbarcazione, il cui valore ammonta a circa euro 300.000;
b. nel settore del contrasto all’illecito utilizzo di bandiere c.d. “ombra” (o di comodo) è stata avviata una complessa operazione denominata “Pitagora” che ha portato al sequestro di nr. 14 imbarcazioni a vela ed a motore, tutte battenti fittiziamente bandiera estera, del valore complessivo di circa 4 milioni di euro ed alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di nr. 19 soggetti/armatori.
In materia di contrasto al lavoro irregolare o sommerso, sono stati effettuati nr. 20 controlli ed accertate nr. 13 irregolarità nei confronti dei lavoratori, sia marittimi che stagionali presso le strutture ricettive turistico-balneari, elevando sanzioni amministrative per circa euro 51.000.
Nell’azione svolta a tutela e salvaguardia del patrimonio ittico e biologico sono stati effettuati nr. 18 controlli ed accertate nr. 8 irregolarità elevando sanzioni per oltre euro 8.000.
L’attività aerea svolta dalla dipendente Sezione Aerea di Pratica di Mare nel contrasto e repressione ai traffici illeciti di stupefacenti ha assicurato una capillare e continua azione di perlustrazione e pattugliamento aereo, mediante l’effettuazione di nr. 31 missioni operative e 50 ore di volo, che ha portato alla segnalazione ai reparti del Corpo di nr. 3 di presunte piantagioni di canapa indiana. Nel corso delle ricognizioni aeree sono state garantite anche le necessarie misure di prevenzione a tutela dell’ambiente che hanno consentito di effettuare nr. 11 segnalazioni ai reparti del Corpo di presunte irregolarità perpetrate su aree e terreni adibite a discariche abusive.
Eccellenti infine sono stati i risultati operativi conseguiti nell’ambito del rafforzamento estivo della vigilanza in mare alle isole Pontine. Nel periodo giugno – settembre sono stati effettuati nr. 236 controlli di polizia in mare ad imbarcazioni da diporto e da pesca, nei confronti di nr. 815 persone fisiche, nr. 197 controlli nei vari settori (codice navigazione, tasse/concessioni governative/canone RAI, etc.) di cui nr. 25 sono risultati irregolari, con l’effettuazione di nr. 7 sequestri, elevando sanzioni amministrative per circa
euro 15.000.
Nell’attività di prevenzione e salvaguardia della vita umana in mare, i mezzi aeronavali del ROAN hanno operato nr. 3 interventi di soccorso (dei quali 2 in mare ed 1 sulla terraferma) consentendo di trarre in salvo, complessivamente, nr. 18 persone.
Reparto Operativo Aeronavale
Guardia di Finanza
Un diritto sacrosanto irto di ostacoli con tante vittime
Mobilità dei cittadini
I primi insediamenti umani organizzati, successivi all’epoca delle caverne, sono nati lungo i mari o lungo i fiumi, le naturali vie di comunicazione.
Roma, Caput Mundi, è nata sulle sponde del Tevere, il fiume sacro. In seguito gli Antichi Romani ben consapevoli della vitale importanza di esse, crearono una ammirevole e fitta rete stradale: le vie consolari, la Flamnia, la Cassia, la Tiburtina, la Salaria, così denominata perché serviva per il trasporto del sale, una sostanza indispensabile per la conservazione degli alimenti, sostanza tanto preziosa da costituire una sorta di moneta di scambio, da cui il termine salario.
Oggi, si sfrutta l’ignoranza per esorcizzare le paure della gente e creare una serie demenziale di ostacoli contro il sacrosanto diritto alla mobilità: limiti di velocità assurdi, 10, 15, 30, 50, chilometri orari, autovelox scaglionati per “fare cassa” attraversamenti pedonali rialzati e illegali, che insieme al pessimo stato del manto stradale, danneggiano la colonna schiacciando i cuscinetti intervertebrali i modo grave e irreversibile.
Il popolo italiano è un popolo di lumache della strada, il nostro parco veicoli è costituito da veicoli di piccola cilindrata, fatiscenti, milioni di essi non revisionati, non assicurati, che circolano impunemente perché i comuni preferiscono non sobbarcarsi le spese della rottamazione in quanto sono intestati a persone nullatenenti
Abbiamo un Ministero dei Trasporti e Infrastrutture, inetto, parassitario, responsabile del crollo del ponte Morandi delle relative vittime umane, di migliaia di altri ponti e viadotti a rischio di crolli disseminati ovunque lungo la nostra sede stradale, segnaletica stradale nascosta dalle chiome degli alberi siti a distanza illegale dal limitare della carreggiata stradale.
Essendo site al centro strada, è facile ipotizzare che le rotatorie possano essere invase dai veicoli in transito, quindi dovrebbero essere circoscritte da un singolo cordolo, smussato, sormontabile, prive di insidie tipo alberi o pali al loro interno.
Tali rotatorie sono edificate spessissimo da addetti comunali semi analfabeti, che non ricevono istruzioni da parte del citato Ministero delle Infrastrutture, né da parte di Anas e Astral.
Oltre a tutto ciò dobbiamo menzionare il grande numero di impianti semaforici inutili ma anche dannosi, come sono a maggior parte delle cose inutili, creano intralcio alla circolazione, rubano tempo e pazienza alla gente, e sono anche causa di inquinamento sopportato dalle abitazioni vicine.
Il risultato di tutto ciò è il nostro record europeo di vittime della strada nonché di costi economici assai rilevanti.
A Nettuno sulla via Gramsci, all’altezza della Divina Provvidenza, per anni i due impianti semaforici hanno creato intralcio alla circolazione stradale, poi sono stati disattivati con evidente beneficio per tutti.
Ad Anzio prospiciente alla stazione ferroviaria, l’impianto semaforico è responsabile di grande assembramento di veicoli che in certe ore della sera si prolunga per chilometri, oltretutto è regolato con tempi assurdi. Mentre l’impianto era in fase di ristrutturazione quindi non funzionante, si transitava in quell’incrocio rapidamente e senza alcun problema.
Cesare Zaccaria
Risarcimento danni
I cittadini e le ditte che hanno subito danni a causa della forte ondata di maltempo che si è abbattuta sulla città di Nettuno lo scorso 27 settembre potranno richiedere il risarcimento inviando il modulo allegato o all’indirizzo protocollogenerale@pec.comune.nettuno.roma.it, o all’indirizzo email dedicato creato per l’occasione: calamitanaturali@comune.nettuno.roma.it oppure a mano presso l’ufficio protocollo del Comune di Nettuno presso la sede centrale di viale Giacomo Matteotti 37.
Le domande dovranno prevenire entro il 4 ottobre 2020.
“Come annunciato nell’immediatezza dei fatti chiederemo lo stato di calamità naturale - afferma il Sindaco della Città di Nettuno Alessandro Coppola - quello di domenica scorsa è stato un evento atmosferico senza precedenti nella storia della nostra città che ha causato danni enormi a numerose famiglie e lavoratori nettunesi che stanno soffrendo avendo visto spazzare via quanto costruito in anni di sacrifici. Siamo vicini a loro e alla loro sofferenza e faremo tutto il possibile perché possano recuperare quanto perduto”.
Comune di Nettuno