SIMPOSIO
8 MARZO - UNA PER TUTTE
Nominarle tutte non si può. Gli storici non hanno considerato importante tramandare il loro nome e il posto che hanno occupato come madri, mogli o compagne è dato per scontato come un processo naturale. Donne che non potevano inserirsi in attività diverse dai ruoli prestabiliti. Per le fortunate fra loro dedicarsi ad altro veniva inteso come un dilettoso passatempo non degno di essere ricordato.
Le hanno dimenticate e oggi con fatica cerchiamo di far riemergere le loro voci. Donne messe in second’ordine nell’economia di una società tutta al maschile. Donne che hanno accettato il loro destino con rassegnazione, poche si sono ribellate e rare quelle che hanno lasciato una loro testimonianza. Le più note sono un numero tanto esiguo da far risaltare ancor più questa dolorosa assenza. Oggi ne abbiamo scelta una per tutte: Rosalind Franklin. Ce ne parlerà Sergio nell’articolo che segue.
Giuliana
LA SCOPERTA DEL DNA
La PIÙ grande scoperta del secolo
di Sergio Bedeschi
IL 28 FEBBRAIO 1953
segna una tappa fondamentale per la storia dell’umanità: due scienziati, l’americano James Watson e il britannico Francis Crick, annunciano al mondo di aver trovato il segreto della vita. Finalmente è stato fotografato il DNA, una straordinaria molecola che funziona come un libro in cui sono contenute le informazioni per costruire e trasmettere la vita.
La sua forma a elica è stata individuata e finalmente “fotografata” dopo molti decenni di ricerche! Dopo un paio di mesi la celeberrima rivista “Nature” confermerà la grande impresa.
Ma la storia dei due scienziati non è senza ombre.
Entrambi vengono ricordati come arroganti, insolenti e in continua competizione tra loro.
Comunque, dieci anni dopo, riceveranno il Premio Nobel, che però dovranno condividere con Maurice Wilkins, altro scienziato inglese che da tempo procedeva con ricerche analoghe, anche se con tecniche fotografiche assai diverse per mezzo dei raggi x.
Sia come sia l’avventura è appena cominciata!
IL DNA E I GENI: UN LIBRO CON I SUOI PARAGRAFI
Se il DNA è il libro della vita, negli anni successivi i “geni” diventeranno, per così dire, i paragrafi in cui quel libro è suddiviso.
Parte il progetto Genoma che negli anni ’90 svelerà definitivamente la sua completa mappatura. Incredibile: quel libro è scritto con sole 4 lettere: A - C - T - G, come dire, a titolo d’esempio, che la lingua italiana (e con essa tutto quello che possiamo dire o scrivere) potrebbe essere concepita con sole 4 lettere anziché 21.
Adesso è più di una speranza il fatto che così potremo anche comprendere e combattere lo sviluppo del cancro e di molte altre malattie. Né va dimenticato che tra i protagonisti del Progetto Genoma ci fu anche il nostro Renato Dulbecco, siciliano di nascita, ligure d’adozione, che aveva ottenuto il Premio Nobel già nel 1975.
ROSALIND FRANKLIN MESSA DA PARTE E DIMENTICATA
Peccato che in tutta la vicenda ci si fosse dimenticati di una giovane donna, Rosalind Franklin che, nei laboratori di Wilkins, era stata la vera prima artefice di quelle fotografie sulle quali Watson e Crick non tardarono a mettere indebitamente le mani. Fu qualcosa che potrebbe assomigliare ad appropriazione indebita di scoperte e materiali riservati, per dirla con un eufemismo. Di fatto, per ragioni sulle quali la Storia ancora oggi indaga, Rosalind fu messa da parte e dimenticata. Di certo, da quel che è dato di capire, anche lei doveva possedere un caratterino non facile, scontrosa, orgogliosa, chiusa in se stessa oltre ogni limite. Oltre tutto era trattata (questo sì) come una subalterna di terzo ordine, quando invece sapeva profondere nelle ricerche tutta la sua energia e il tutto il suo genio. Insomma un ambiente tutt’altro che sereno e luminoso, percorso invece da gelosie e veleni.
INDIMENTICABILE ESEMPIO PER IL MONDO
Fu comunque facile dimenticarsi di lei, anche perché Rosalind non ebbe né la forza né l’opportunità di difendersi. Il suo destino era dietro l’angolo: morì tragicamente di cancro nel 1958 a soli 37 anni. La Storia però non ha dimenticato. L’ho rivista al Teatro Eliseo nel 2017 interpretata magistralmente da Asia Argento. La si può anche vedere nel film “Fotografia 51”, un buon lavoro con Nicole Kidman. Che vi devo dire? I protagonisti di questa storia se ne sono andati da tempo, ad eccezione di James Watson, il quale, oggi 92enne, direi arzillo vecchietto, tiene di tanto in tanto conferenze con serafica disinvoltura e, neanche dirlo, procede come se Rosalind non fosse mai esistita. Noi, dal canto nostro, pensiamo che Rosalind Franklin debba essere un simbolo incancellabile non solo per quel che combinò negli scantinati di quel laboratorio, ma anche per qualsiasi movimento di opinione in difesa della Donna.
ROMA CAPITALE D’ITALIA
Fine del potere temporale papale
11ª parte
di Francesco Bonanni
La Lotta per le investiture non è risolta con Gregorio VII.
Prosegue con Enrico V che dopo aver beneficiato dell’appoggio dei sostenitori della Riforma Gregoriana per deporre suo padre nel 1105 (l’Imperatore Enrico IV) e aver consolidato il suo potere, si fa ostile nei confronti del Papato e prosegue nella pratica della Investitura dei Vescovi.
Nel febbraio del 1111 Enrico fa imprigionare Papa Pasquale II che si rifiuta a procedere alla sua incoronazione, costretto a firmare, si rifiuta d’incontrare l’Imperatore, il “ Privilegio di Ponte Mammolo”, documento che riconosce all’Imperatore il Potere di Investitura dei Vescovi con “ Anello e Pastorale”. Privilegio che verrà annullato nel Concilio Lateranense del 1113 e nel 1114 la scomunica che promuove l’ostilità del Clero tedesco nei suoi confronti ormai schierato dalla parte del Papa.
Nel 1118, morto Pasquale II gli succede Papa Gelasio II che si rifiuta d’incontrare l’Imperatore temendo lui stesso la segregazione. Enrico V reagisce eleggendo un Antipapa: Gregorio VIII.
Alla morte di Gelasio in esilio a Cluny, gli succede Papa Callisto che diplomaticamente tenta di aprire i negoziati con l’Imperatore conclusi però in modo infruttuoso.
Aspro il conflitto, molte le scomuniche, non solo nei confronti di Enrico e dell’Antipapa, ma anche contro numerosi sostenitori dell’imperatore, come il celebre giurista bolognese Irnerio.
Il 23 settembre 1122, malgrado le tante difficoltà fu raggiunto un compromesso, passato alla storia