Il Movimento 5 Stelle chiede agli iscritti se vogliono essere felici
Supercazzola Rousseau
Mi domando dove può arrivare la stupidità umana una volta che ha oltrepassato il paradossale ed il ridicolo. Fino a che punto lo spirito critico che fa di questo Popolo un popolo “furbo” più che scaltro può tollerare ceffoni pesanti alla sua intelligenza senza che si ribelli indignato; ma forse l’indignazione è moneta troppo preziosa di questi tempi di grigio compromesso; me lo domando spesso e qualche volta mi do anche una risposta sensata altre volte non sono soddisfatto della riposta che mi do. Certo però che quando si tratta del governo del Paese in tempo di pandemia, quando dovrebbero essere impegnate le menti più pregiate per risolvere i molteplici problemi, allora mi preoccupo. Quando le sorti del Governo del Paese sono legate alla risposta che lo 0,1 % della popolazione potrà dare ad un quesito di questo genere: “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi” allora la preoccupazione diventa grave. Si può chiedere alla gente “ti piacerebbe avere un governo che preveda un ministro che ti farà una spremuta di arancia e ti servirà la colazione ogni mattina dalle 8,30 alle 10,00? Questo è il quesito a cui sono rimaste appese per due giorni le sorti del Governo del Paese in attesa della decisione di un piccolissimo numero di “eletti”, che non sono mai stati eletti, se approvare oppure no un Governo espresso dal Presidente delle Repubblica. Il Movimento, che di movimento ha ormai ben poco e che ha bisogno che il Guru venga a Roma per impedire il naturale esodo da un’utopia ben pensata e malissimo gestita, è in preda alla sua prevedibile crisi esistenziale. Una crisi che arriva a formulare un quesito decisamente ridicolo pur di continuare a goder della foglia di fico di pseudo democrazia che la piattaforma dovrebbe offrire a decisioni già prese. Questa volta il guru ha voluto giustificare l’ennesimo compromesso con la sua storia e la storia del Movimento con la V, indorando la pillola con la creazione di un Ministero che, operativamente già esiste in forma di dipartimento, e che non è altro che la bandierina da sventolare ai seguaci sempre piu increduli. Dopo il patto con i fascisti della Lega, dopo il fidanzamento con “quelli di Bibbiano che in Emilia e Romagna facevano l’elettrochoc ai bambini per venderseli”, mancava solo il connubio con Berlusconi e la guida di un Banchiere simbolo del potere finanziario, per perdere il benchè minimo residuo segno di credibilità. E così viene rispolverata la piattaforma Rousseau, con la gratitudine di Casaleggio, e viene fatto un quesito a cui non si può dire si no. Eppure i segni dell’insofferenza ci sono tutti: su 119.544 aventi diritto solo 74.537 esprimono il loro voto e di questi solo 44.177 dicono che sono d’accordo a partecipare al Governo e, se la matematica non è un opinione, sono solo il 37% degli aventi diritto al voto che hanno approvato la proposta. Alla presa in giro anche la delusione. Il Governo non solo non prevede un Ministro grillino per il nuovo dicastero “della transazione ecolociga”, che sfido chiunque a spiegarmi che significa in lingua italiana, ma al partito di maggioranza vanno dicasteri che con le problematiche attuali hanno poco a che vedere e cioè Esteri, Rapporti col Parlamento, Agricoltura e Politiche Giovanili: le briciole. Cencelli reinterpretato e corretto, perchè il manuale del dirigente democristiano parla di pesi e di misure e non solo di numero di posti. Insomma se un elettore de Movimento si sentisse oggi cornuto e mazziato chi potrebbe dargli torto? Infatti molti chiedono una verifica del voto alla luce di quanto ne è derivato. E poi le persone per bene, che nel Movimento sono tante, ritengono di non poter continuare a tradire la loro storia ed il loro elettorato prostituendosi ad ogni situazione pur di mantenere un posto al caldo dello scranno parlamentare ed un lauto stipendio. Di Battista, Morra, Lezzi, Dessì ed altri non se la sentono di rinunciare a quei valori per cui il Movimento avrebbe dovuto aprire il Parlamento come una scatola di sardine. Il legame alla condizione di privilegio a cui molti del Movimento sono giunti per il miracolo del Vaffa non può essere per tutti piu forte di tutto e non può essere piu forte anche dei tanti Vaffa di ritorno. Dove potrà arrivare l’incongruenza che, se è promessa elettorale, equivale a tradimento? Dove potranno arrivare le dichiarazioni schizofreniche di Luigi Di Maio che ieri andava in piazza con i Gilet Gialli francesi e chiedeva l’impeachment del Presidente delle Repubblica ed oggi è prone a dirsi “moderato, atlantista, europeista, garantista e liberale....in attesa di dichiararsi fervente berlusconiano? Dove è finito il rispetto di noi stessi e di coloro che ci hanno votato? L’ebollizione continua e l’esito non può che essere uno e cioè la deflagrazione con la ricaduta di schegge in altri partiti politici che avranno cura di selezionare le schegge migliori e questo fa tremare i membri del Parlamento. Mentre Giorgia Meloni continua a fregarsi le mani.
Sergio Franchi
Condiviso con i Sindaci il Piano della Performance
Conferenza Sanità
Si è svolta il 25 febbraio 2021, la Conferenza Locale Sanità. Erano presenti il Direttore Generale Narciso Mostarda, il Direttore Sanitario Roberto Corsi, il Direttore Amministrativo Tommaso Antonucci, il Sindaco di Pomezia e Presidente della Conferenza Adriano Zuccalà e i Sindaci dei Comuni di competenza della Asl Roma 6. All’ordine del giorno la presentazione del Piano delle Performance e la situazione epidemiologica.
La conferenza è iniziata con la presentazione da parte del Direttore Sanitario del Piano delle Performance aziendale 2021. Il piano è il documento che indica gli obiettivi strategici sulla base delle risorse. Il direttore ha messo in evidenza quelle che sono le priorità individuate tra cui gli obiettivi DCA 155/2019 a carattere economico finanziario, obiettivi sui tempi di attesa delle prestazioni, farmaceutica e piano della prevenzione, in particolare screening oncologici e vaccinazione. Molti degli obiettivi strategici aziendali 2021 vedono coinvolte attività legate alla pandemia in corso.
Alla preoccupazione manifestata dai sindaci sulla distribuzione dei servizi e delle risorse tra i 4 presidi aziendali risponde il Direttore Generale: “Questo Piano va visto come un Piano di sviluppo sulla salute territoriale, dal domicilio dei pazienti fino al ricovero ospedaliero che deve essere solo l’ultima tappa. L’Ospedale dei Castelli ha risposto adeguatamente alla situazione pandemica ed è chiaro che l’azienda punta molto su questa struttura ma investe molto anche sugli altri presidi. Stiamo portando avanti un vero progetto di ricostruzione di una rete ospedaliera, condivido le vostre preoccupazioni ma non abbiamo mai dimenticato né gli altri ospedali né le strutture territoriali. Tra i nostri investimenti stiamo prevedendo nuove tecnologie per tutti i presidi, crescita e sviluppo continuando a fronteggiare una pandemia con uno sforzo poderoso, aprendo 2 Rsa Covid Pubbliche. Questa pandemia ha piegato tutte le organizzazioni, noi abbiamo risposto bene e la sfida vera è sulle cure primarie, sui servizi territoriali, sull’apertura di Case della Salute capillari”.
La conferenza dei Sindaci è stata occasione per analizzare anche i dati aziendali sulla situazione pandemica, con focus sulla situazione scolastica e sulle azioni intraprese e in corso. Il Direttore Generale ha poi fatto il punto ad oggi sullo stato di avanzamento delle vaccinazioni. L’azienda ha effettuato un totale di 26.635 somministrazioni di cui n. 16.465 sono stati i cicli completi, n. 531 le vaccinazioni alle forze Armate, n. 640 al personale scolastico, n. 294 alle persone fragili e n. 6394 agli over 80 (raggiungendo il 20% della platea over 80).
Continua Mostarda sul tema vaccini: “Compatibilmente con le consegne la nostra azienda potrebbe effettuare fino a 1500 vaccini al giorno, considerando poi l’aiuto dei Medici di medicina generale potremmo arrivare addirittura a 4.000 dosi al giorno. Insieme a voi, collaborando sulla scelta di spazi importanti ed idonei per le vaccinazioni possiamo fare molto e bene”.
Conclude il Presidente Zuccalà con un Ringraziamento a tutta la Asl Roma 6 per il grande lavoro svolto ogni giorno.