Quella di oggi è completamente diversa da quella post bellica
La Grande Coalizione
Non mi sembra del tutto corretto che un modesto scrivente sulla stampa locale si metta a commentare questioni di portata nazionale: ma le vicende locali, anche se non sono poche, sono di una ‘piattezza’ che mette tristezza solo a prendere la penna in mano per scriverne qualcosa; quindi chiedo scusa se tento la sortita fuori dai confini, ma qualche volta può essere anche doveroso esonerarsi dall’angusto localismo e indirizzarsi verso la ‘dimensione nazionale’, soprattutto quando in questa si palesa un ‘pour parler’ talmente sciatto che non puoi fare a meno di dire almeno ‘qualcosina’. Quando il tormentone raggiunge livelli insopportabili e tali da far sì che il buon senso rischi, manzonianamente, di soccombere al più becero senso comune, allora diviene addirittura salutare commentare, dire qualcosa a proposito, anche dagli sprofondi della più angusta periferia, evitando, se possibile, di fare altro tormentone. In questi giorni, per esempio è vigente nell’opinione mediatica più corriva, veicolata da talk-tv, stampa, social…, il luogo comune che racconta la pandemia come una specie di guerra tale da richiedere, per contrastarla e sconfiggerla, fare come è stato fatto nel dopoguerra italiano, quando si formò un governo di larghe intese fra quasi tutti i partiti allora presenti. Una ‘unità nazionale’ che vide insieme democristiani, comunisti, socialisti, liberali, azionisti, repubblicani ecc. Però, almeno a mio parere, l’attuale contingenza non ha niente a che vedere con quello che fu lo stato nascente della nostra Repubblica. Non ci sono più quei nomi d’alta levatura morale ed intellettuale e non ci sono più quei partiti di massa che sono stati espressione reale (dopo l’addomesticamento della dittatura) del farsi massa della realtà sociale italiana, che iniziò appunto a ‘massificarsi’ tardivamente, a cavallo della prima guerra mondiale. I nostri partiti oggi non sono più di massa in quel senso lì, oggi rappresentano interessi, gruppi di pressione, umori, personalismi, leaderismi, e, soprattutto, non hanno forti idealità, le idealità ci sono ma i partiti non le rappresentano più; adesso predomina la ragione utilitaristica e le ragioni del bilancio. Pur profondamente divisi e diversi fra loro, quei partiti dettero vita alla Costituente che sfornò una delle Costituzioni più avanzate della Storia; erano spinti da quel sentimento che li aveva unificati e accumunati nella lotta al fascismo, e, in particolare, provenivano tutti da quella esperienza comune che fu la Resistenza e i C.L.N. in particolare. Anche Einaudi potrebbe essere definito oggi un ‘tecnico’: era un grande economista liberale, ma soprattutto era un grande politico e così De Gasperi e Togliatti, Parri e Nenni, avevano tutti un progetto di società, uno sguardo ben oltre il razzolamento del giorno dopo giorno. Provenivano dal C.L.N., dai sacrifici, dalla clandestinità, dalla guerra; questi di oggi al massimo da qualche pasquettata sulle rive del Po o da qualche piazzata del vaffa day e non riescono a differire, progettare, a mettere da parte i propri ‘particulari’ e personalismi, a piantare le proprie bandierine, a declamare i propri slogan, dando corpo ai propri umori e tornaconti immediati, in una campagna elettorale sciatta e permanente. Quindi, per favore nessuna similitudine, nessuna analogia, nessun paragone, né evocazione. E poi questa di oggi non è una guerra, il nemico è una cellula invisibile, è subdolo, non combatte né spara ed è frutto avvelenato della stessa intrusività umana, o meglio degli interessi del profitto, della depredazione della natura fin negli anfratti e nei recessi più remoti. Altro luogo comune è quello della ‘stessa barca’: non stiamo affatto tutti nella stessa barca. C’è chi va in yacht e chi non ha neanche il salvagente per non affogare; leggevo da qualche parte che le grandi major del sistema finanziario globale, con questa pandemia, hanno triplicato i loro profitti, mentre i poveri sono scivolasti ancora più giù. Speriamo che il keynesiano Draghi (è stato alunno di F. Caffè, ma non sempre i discepoli seguono le orme del maestro) e la ‘parte tecnica’ di questa ‘assortita’ compagine, facendo da traino e tutela rispetto al resto ‘politico’ della loquace compagnia, ci porti almeno fuori al più presto da questo mortifero incubo. Sarebbe il minimo sindacale, il massimo potrebbe essere quello di una supplenza (dopo aver rigidamente vincolato gli investimenti futuri dei famosi miliardi del Fondo Europeo) fino a quando i partiti italiani non si siano riformati, rigenerati e rifondati; ma questo sarebbe chiedere veramente troppo anche alla paziente sobrietà dell’economista salva-Italia. Adesso occorre far presto prima De Battista con gli altri ridiscenda in campo e torni a fare il Di Battista e prima che, con la conclusione della partita dei sottosegretari, termini la luna di miele e Salvini torni a fare il Salvini, Renzi il Renzi e così via.
Giuseppe Chitarrini
Il messaggio per l’8 marzo di Anna Silvia Angelini presidente Aide Nettuno
Chi denuncia rimane sola
Sono in compagnia di Anna Silvia Angelini, presidente Aide – Nettuno a cui chiedo delle considerazioni personali su questo aumento di femminicidi e se ha un messaggio da lasciarci per il prossimo otto marzo.
“8 Marzo è la Festa della Donna, ma la strage non si ferma.
E’ una Festa della Donna segnata ancora dalla violenza: solo dall’inizio dell’anno sono dieci le donne uccise: Clara, Lidia, Piera, Sharon, Roberta ecc. e tutte avevano già denunciato.
Una strage che non ha fine, sono state uccise quasi sempre da compagni, ex mariti o fidanzati.
Purtroppo la nostra legislazione è inefficace riguardo al problema della violenza di genere e quella assistita dai bambini, risorse e protezione. Se si considera tutto questo, è difficile definire l’Italia un Paese a misura di donne. Un fenomeno che certamente non riguarda solo l’Italia ma che vede il nostro Paese avere un’indecorosa maglia nera in Europa. Sono quasi 3000 le donne assassinate nel nostro Paese dal 2000 ad oggi. Un bollettino di una guerra spietata che si combatte quotidianamente all’interno delle famiglie italiane. C’è un altro esercito di vittime invisibili, i figli orfani dei femminicidi: in 15 anni in Italia sono oltre 2 mila, la maggior parte ragazzini tra i 5 e 14 anni che si trovano ad affrontare le devastanti conseguenze di questi delitti dopo avere magari per anni assistito impotenti ad ogni tipo di Violenza. Il mio consiglio alle donne è che si devono liberare immediatamente da questi carnefici dopo la prima aggressione (fisica e/o verbale). Questi soggetti non cambiano. Al limite peggiorano, e non occorre arrivare all’ennesimo occhio nero per rendersene conto. Più vengono perdonati, più acquistano potere e consapevolezza di avere la propria vittima in pugno e più diventano spietati. Bisogna sottrarsi alle grinfie di questi soggetti il prima possibile e a gambe levate. E denunciare. Queste donne sono state uccise, dall’uomo e dal ragazzo da cui pensavano di essere amate, penso ai genitori, ai figli a cui è stata strappata con la violenza la loro mamma. Mi auguro che il futuro ci porti a formare una generazione che per risolvere i propri conflitti non usi la violenza, ma il dialogo e il rispetto”.
Grazie mille per queste tue parole che fanno riflettere, con la speranza che come dici tu, dialogo e rispetto tornino ad essere azioni quotidiane e non solo belle parole il cui significato i ragazzi di oggi lo trovano su wikipedia.
Barbara Balestrieri
Fondo perduto per le partite Iva
Giovedì 25 febbraio è stata approvata la misura “Contributo Partite Iva” con uno stanziamento 10 milioni di euro da parte della Regione Lazio. È stato previsto un contributo a fondo perduto destinato a ciascun lavoratore autonomo titolare di partiva IVA nella misura forfettaria di euro 600,00.
Possono accedere al contributo i lavoratori autonomi titolari di partita IVA con reddito imponibile fino a 26.000,00 euro, in considerazione della particolare vulnerabilità rispetto alla crisi economica conseguente alla pandemia, appartenenti alle seguenti categorie. Tra parentesi alcuni esempi specifici riguardanti il nostro territorio.
- Alloggio
(Alberghi, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte).
- Attività dei servizi di ristorazione
(Ristorazione con somministrazione, ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, gelaterie e pasticcerie, ristorazione ambulante, catering per eventi, bar e altri esercizi simili senza cucina).
- Attività editoriali
(Edizione di libri, edizione di riviste e periodici).
- Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore
(Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, Attività di proiezione cinematografica).
- Attività di programmazione e trasmissione
(Trasmissioni radiofoniche, Programmazione e trasmissioni televisive)
- Pubblicità e ricerca di mercato.
(Ideazione di campagne pubblicitarie, conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari, ricerche di mercato e sondaggi di opinione, attività fotografiche, attività di fotoreporter, attività di riprese aeree nel campo della fotografia, laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa).
- Attività di noleggio e leasing operativo
(Noleggio di autovetture ed autoveicoli, noleggio di autocarri e di altri veicoli pesanti, noleggio di biciclette, noleggio senza equipaggio di imbarcazioni da diporto, noleggio di altre attrezzature sportive e ricreative, noleggio di videocassette, Cd, Dvd e dischi contenenti audiovisivi o videogame)
- Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse
(Attività delle agenzie di viaggio, attività delle guide e degli accompagnatori turistici).
- Istruzione
(Corsi sportivi e ricreativi, Corsi di danza, altra formazione culturale).
- Attività creative, artistiche e di intrattenimento
(Attività nel campo della recitazione, altre rappresentazioni artistiche, noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli, attività dei giornalisti indipendenti, gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche).
- Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali
-Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento
(Gestione di stadi, gestione di piscine, gestione di impianti sportivi polivalenti, attività di club sportivi, gestione di palestre, gestione di stabilimenti balneari, sale giochi e biliardi).
- Altre attività di servizi per la persona
(Altre lavanderie, tintorie, servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere, servizi degli istituti di bellezza, servizi di manicure e pedicure, servizi di centri per il benessere fisico, attività di sgombero di cantine, solai e garage, attività di tatuaggio e piercing, servizi di cura degli animali da compagnia (esclusi i veterinari), organizzazione di feste e cerimonie).
Roberto Alicandri