La Provincia per la chiusura di Borgo Montello e La Gogna
Il Consiglio provinciale si riunirà il 22 gennaio, mentre la Conferenza dei servizi per l’ampliamento del sito gestito da Ecoambiente il 26 gennaio
Si è tenuta la scorsa settimana la seduta del Consiglio provinciale dedicata all’esame della situazione discariche di Borgo Montello a Latina e La Cogna di Aprilia. In apertura si è proceduto alla surroga dei due consiglieri provinciali decaduti in seguito allo scioglimento del Consiglio comunale di Formia: a Pasquale Cardillo Cupo (Fratelli d’Italia) è subentrato il collega di partito Angelo Tomei, vice sindaco di Rocca Massima mentre Eleonora Zangrillo di Forza Italia è stata sostituita da Stefania Saccoccio, consigliera comunale di Itri. Alla seduta hanno partecipato anche in videocollegamento i consiglieri regionali Salvatore La Penna, Enrico Forte e Gaia Pernarella e l’ingegner Flaminia Tosini della Direzione Politiche Ambientali e ciclo dei rifiuti della Regione Lazio. Il presidente Carlo Medici ha ribadito la necessità di procedere in tempi rapidi all’istituzione di un Ato dei rifiuti per dare più forza alle decisioni dei sindaci rispetto all’individuazione dei siti per ospitare impianti di trattamento rifiuti. “Vogliamo un sistema che sia l’esatto opposto rispetto al passato, l’unica soluzione possibile è una gestione pubblica del ciclo rifiuti con autonomia della nostra provincia”. Il consigliere Rita Palombi ha presentato una proposta di delibera con la quale il Consiglio ribadisce la volontà di procedere ad una chiusura definitiva di Montello e La Gogna, al ripristino dello stato dei luoghi quindi con la bonifica e alla richiesta di ristori per i territori che hanno ospitato i siti. Il documento sarà posto in votazione nella prossima seduta. Da parte dei tre consiglieri regionali è stata ribadita la necessità che la Provincia diventi autonoma e il no alla prosecuzione dell’attività nel sito di Borgo Montello. Il consigliere e sindaco di Aprilia Antonio Terra ha sottolineato l’importanza di affidare ad un soggetto pubblico, l’Ato, le decisioni in materia di ciclo dei rifiuti mentre Domenico Vulcano presidente Commissione ambiente ha sottolineato l’importanza di una scelta condivisa auspicando che nella seduta di venerdì si arrivi ad una condivisione della proposta contenuta nella delibera.
L’ingegner Tosini ha sottolineato la necessità di individuare i nuovi siti per gli impianti ricordando come il 26 gennaio sia in programma la Conferenza dei servizi per l’ampliamento del sito gestito da Ecoambiente ed ha sottolineato come da parte delle amministrazioni sia possibile essere parte attiva presentando osservazioni. Il Consiglio provinciale tornerà a riunirsi venerdì 22 gennaio per votare la delibera proposta dalla consigliera Palombi e procedere con il punto sull’individuazione dei possibili siti indicati dagli uffici dell’ente alla luce dell’esito della Conferenza dei sindaci convocata per mercoledì 20 gennaio.
A.P.
Restrizioni dannose
“L’ulteriore aggravarsi dei contagi da Covid 19 non ha fatto altro che aumentare le difficoltà di alcuni settori come quelli della ristorazione (pizzerie, bar, pub, ristoranti) la cui situazione è ad oggi veramente drammatica”.
\A parlare è il presidente Fipe Confcommercio Lazio Sud Italo Di Cocco, che interviene ancora una volta sull’emergenza da Coronavirus che ha segnato il Paese non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico e sociale.
“La questione è molto semplice – ha sottolineato Di Cocco -. Le nuove restrizioni porteranno a breve alla chiusura del 6% - 7% dei locali in Italia. A questo ovviamente si dovranno aggiungere i numeri, già drammatici, legati alla disoccupazione che aumenterà in maniera esponenziale. E’ stato chiesto agli operatori della ristoratori di adeguare i locali alle nuove normative anti Covid, distanziamento dei tavoli con relativa diminuzione dei posti a sedere, barriere in plexiglas. Tutto questo ha comportato una spesa aggiuntiva di un minimo di 500 euro ad un massimo di 2mila euro, alla quale va aggiunto il mancato incasso legato alle cerimonie e alle feste. Dopo due mesi di apertura c’è stata la decisione di chiudere nuovamente e nonostante tutto i numeri dei contagi non sembrano scendere. Il danno economico per il settore è inestimabile, siamo davanti ad una crisi che lascerà degli strascichi devastanti su tutto il territorio”.
E poi la proposta del presidente Di Cocco di adottare un questionario da somministrare alle persone risultate positive. Uno strumento che andrebbe a supportare già quello messo in campo dalle Asl, del contact tracing.
“Si tratta di poche semplici domande – ha spiegato – come ad esempio: ha frequentato locali negli ultimi 20 giorni? Palestre? Supermercati? Mezzi pubblici? E’ stato all’estero? Che permetterebbe a chi di dovere di poter avere quadro migliore della situazione e di agire così in maniera mirata. Gli esercenti vivono una situazione di grande difficoltà e ciò che fa più paura è che al momento non si sembra vedersi la luce in fondo al tunnel”.
Aprilia ed i suoi operatori del settore si è fatta sentire in questi mesi partecipando alle iniziative di protesta civile attuate per sensibilizzare opinione pubblica e politici. Il settore della ristorazione l’industria del divertimento, questi settori che si muovono proprio nel contatto tra le persone, sono quelli tra i più colpiti. Ricordiamo già sotto il lockdown che molti ristoratori della città parteciparono all’iniziativa dell’apertura simbolica in serata con le insegne accese.
P.N.