Transazione approvata in Commissione trasparenza
Accordo Flavia ‘82
L’amministrazione comunale informa che il 17 maggio si sono svolti i lavori della Commissione Trasparenza che ha passato sotto la lente dei commissari l’iter relativo al rapporto tra l’ente di piazza Roma e la società Flavia ’82 avente ad oggetto gli immobili della zona 167. La commissione numero 8 chiude così un lungo iter amministrativo di dibattito e di confronto politico dedicando al tema tre Commissioni ed un Consiglio comunale. Percorso che licenzia positivamente la trattativa tra le parti e che blinda così l’accordo transattivo portato a termine dall’assessorato alle Finanze che fa risparmiare all’ente 1,5 milioni di euro a fronte di un pignoramento dei conti dell’ente di 2,4 milioni di euro.
“L’amministrazione comunale, ha ribadito ancora una volta l’assessore alle Finanze Lanfranco Principi, ha chiuso un accordo transattivo con la società di 1,7 milioni di euro da pagare in 5 rate annuali per gli indennizzi relativi alla risoluzione della convenzione edilizia per le abitazioni della zona 167. L’accordo, oltre a non prevedere né interessi né spese legali per le casse comunali, è più basso di 1,5 milioni di euro rispetto alla sentenza del giudice che sfavoriva l’amministrazione comunale e 700 mila euro in meno rispetto al pignoramento. Inoltre senza questo accordo avremmo dovuto coprire un debito fuori bilancio. La gestione finanziaria dell’ente in questi anni è migliorata in maniera netta. L’anticipazione di cassa, che in passato ha toccato picchi di 11/12 milioni di euro, è passata dai 7 milioni medi di euro agli attuali 3. I pagamenti che effettua l’amministrazione comunale, invece, sono passati dai 210 giorni agli attuali 90 giorni.
Questo grazie all’azione di recupero delle entrate ed alla razionalizzazione della spesa. I numeri evidenziano in maniera chiara non solo un processo di risanamento delle casse dell’ente rispetto al passato ma lo stato di salute della situazione finanziaria di piazza Roma. L’amministrazione comunale, ha concluso l’assessore Principi al termine della Commissione Trasparenza, attende adesso lo sblocco del conto”.
Comune di Aprilia
Il Consiglio comunale ha approvato Campo di Carne e Campoleone
Piani particolareggiati
Il Consiglio Comunale di Aprilia ha ufficialmente adottato i primi due Piani Particolareggiati frutto della Variante speciale di Recupero dei nuclei spontanei. Si tratta dei PPE dei sistemi di Campo di Carne e di Campoleone, i primi due sistemi, degli 11 totali, che dopo l’esame delle osservazioni, entrano così nella fase conclusiva del lungo iter di risanamento urbanistico della periferia di Aprilia.
I PPE adottati con delibera di Consiglio Comunale, ricordiamo, riguardano circa 218 ettari di territorio, 200 relativi all’area di Campo di Carne e 18ha per Campoleone. I consiglieri comunali, ieri, hanno passato al vaglio della massima assise le osservazioni prodotte dai cittadini prima di spedire il pacchetto in via della Pisana per il definitivo semaforo verde della Regione Lazio. Per il sistema di Campoleone, che comprende un solo nucleo, il Piano Particolareggiato prevede il reperimento di 1,5ha da destinare a servizi ed un aumento degli abitanti insediabili di 300 unità, che farebbero raggiungere all’area 1.600 residenti.
Più esteso il Piano Particolareggiato di Campo di Carne, il cui sistema è composto da 6 nuclei: Genio Civile 1, Campo di Carne, Pantanelle 1, Pantanelle 2, Casello 45 e Selciatella. Il PPE di Campo di Carne prevede circa 16ha da destinare a servizi. A saturazione delle previsioni espresse dal Piano, le cubature esprimeranno in totale circa 10mila abitanti potenziali. Una pagina importante quella vissuta ieri dal Consiglio comunale che all’unanimità ha approvato definitivamente la programmazione e la progettazione di nuove opere pubbliche e di servizi primari in due delle zone periferiche importanti della città di Aprilia.
La compatibilità ambientale degli interventi sarà garantita dalle norme tecniche di attuazione sancite dall’amministrazione quali ad esempio l’introduzione dei criteri minimi ambientali (CAM) dei materiali impiegati per le costruzioni, l’introduzione di un indice di permeabilità maggiore di quello stabilito dalla normativa di settore, l’obbligo di piantumare un albero per ogni abitante equivalente utilizzando specie arboree autoctone.
“Dopo la fase delle osservazioni presentate da cittadini, associazioni e comitati interessati l’iter è definitivamente concluso - fa notare l’assessore all’Urbanistica Giorgio Giusfredi - una votazione storica da parte del Consiglio comunale quella avvenuta ieri, chiudere questi due piani, obiettivi amministrativi da noi considerati prioritari, significa iniziare a pianificare i servizi per le periferie. Questo processo non si traduce, lo ribadiamo, nella concessione di nuova cubatura.
Approvati questi primi due Piani particolareggiati, stiamo già procedendo con determinazione all’esame degli altri sistemi. Vogliamo portarli a conclusione per dare risposte alle nostre periferie”.
I due PEE approvati saranno inviati alla Regione Lazio che avrà a disposizione 90 giorni per l’approvazione definitiva.
A.P.