Il CdQ Querceto Colli di Enea chiede la potatura degli alberi del quartiere
Alberi pericolosi
Il Comitato di Quartiere Querceto Colli d’Enea ha segnalato alla Polizia Municipale la pericolosità degli alberi di viale Colli d’Enea con una pressante richiesta di potatura degli stessi: “Come ogni anno, le forti raffiche di vento provocano il danneggiamento degli eucalipti che costeggiano Viale Colli di Enea, con conseguente caduta di grossi rami sulla strada, mettendo di fatto in serio pericolo pedoni ed automobilisti. Ci è stato più volte riferito che la proprietà di alcuni terreni è riconducibile a diversi privati. Ciò rende complicato effettuare interventi e di conseguenza ci troviamo spesso a dover SEGNALARE lo stato di abbandono e la pericolosità che questo comporta per i residenti. Già qualche settimana fa infatti, abbiamo segnalato alla Polizia Locale la caduta di un grosso ramo, che per fortuna non ha portato a conseguenze più gravi.Per quanto sopra, visto il VENTO di questi giorni, al fine di tutelare l’incolumità dei residenti, si chiede con cortese sollecitudine l’intervento di potatura degli alberi in oggetto. Si chiede inoltre di valutare la possibilità di effettuare tale intervento immediato ed auspicabili successive calendarizzazioni, in modo automatico e a spese del Comune di Pomezia che potrebbe recuperare le somme in un secondo momento dai privati.Ciò consentirebbe agli uffici preposti di tenere in sicurezza Viale Colli di Enea, garantendo interventi rapidi ma soprattutto schedulare gli interventi senza attendere le segnalazioni di privati cittadini e i tempi biblici di reazione dei proprietari privati.Restiamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento”.
La richiesta del Comitato di Quartiere come si suole dire cade a fagiolo, infatti qualche giorno fa avevamo letto su facebook il seguente comunicato di un residente: “Probabilmente avrò una visone completamente differente della sicurezza di noi utenti automobilisti e pedoni:viale Colli di Enea, unico punto di accesso e di uscita del quartiere “Querceto” potrebbe essere un viale molto bello e curato, ma ad oggi desta grandi preoccupazioni in quanto le alberature cresciute oltre misura ed in modo disordinato ad oggi invadono parzialmente la carreggiata nascondendo dalla visuale il principale attraversamento pedonale. Oltretutto durante le giornate di vento le piante ondeggiano fortemente preoccupando non poco noi residenti… e si resta nella speranza che non cada qualche grosso ramo. Sono settimane, mesi, anni che utilizzando gli strumenti messi a disposizione dell’amministrazione si richiede la cura delle piante ad alto fusto ma tutto, fino ad ora, è rimasto inascoltati, poi a dicembre 2020 succede quello che era prevedibile che succedesse: su viale Colli di Enea durante una giornata di forte vento un grosso ramo si stacca da un albero andando ad invadere parzialmente la carreggiata... solo la fortuna ha voluto che nessuno pedone o automobilista passasse in quel momento questa volta la fortuna ci ha assistito, ma la sorte non sempre ci assiste”.
L’utente aveva allegato anche la foto dell’albero caduto.
A.S.
Anche a Pomezia si sono commemorate le vittime
Monumento alle Foibe
In occasione della Giornata del Ricordo mercoledì 10 febbraio si è tenuta anche a Pomezia la cerimonia di commemorazione delle vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Davanti al cippo cittadino posizionato a ricordo su via Martiri delle Foibe è stata deposta una corona di fiori in ricordo delle vittime.
Come sempre la cerimonia è stata organizzata dalla presidenza della associazione coloni di Pomezia e in particolare dalla signora Emilia Bisesti con la partecipazione di molti giovani ed anche tante persone alcune delle quali eredi di cittadini provenienti originariamente da quelle zone.
Dopo la presentazione e l’introduzione della signora Bisesti, il rappresentante delle associazioni militari cittadine colonnello Cosimo Romano ha ricordato il significato storico della giornata e riportando le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che nella mattinata sull’avvenimento ha testualmente detto: “le sofferenze, i lutti, lo sradicamento, l’esodo di migliaia di famiglie nelle aree del confine orientale dell’Istria, di Fiume, delle coste dalmate, sono iscritti con segno indelebile e colpisce le nostre coscienze. Il passato non si cancella. Sono passati tanti anni, ma le ferite spesso sono ancora aperte”.
Al termine del suo intervento, con l’assenso dei presenti, ha anche auspicato che in futuro cippo o il monumento alle foibe venisse posto all’interno del Parco cittadino delle Rimembranze di largo Publio Giunio Columella.
Alla cerimonia hanno partecipato un bel gruppo di giovani con la bandiera tricolore italiana e le bandiere dell’Istria e della Dalmazia, vari cittadini alcuni dei quali eredi di persone originarie delle zone colpite dalla tragedia e tra loro l’ex consigliere comunale Amedeo Nardi e l’ex sindaco di Pomezia Attilio Bello. Quest’ultimo al termine della cerimonia ha opportunamente sottolineato “le parole in questi casi sembrano tutte scontate e rituali. Ma una data del genere serve a prendersi un impegno, come cittadini prima e poi come persone impegnate nella vita sociale a non dimenticare mai. Proviamo davvero a raccontare ai nostri figli la storia e mostrare i luoghi della storia, per fare luce su quelle pagine di cui nessuno per troppo tempo ha voluto parlare”.
T.R.