Intervista al dottor Alessandro Stazi, consigliere comunale, responsabile di Fratelli d’Italia di Pomezia e colonna portante del Centro Destra Unito
Il prossimo Sindaco con il tessuto linfatico pometino
Il dottor Alessandro Stazi, consigliere comunale e responsabile di Fratelli d’Italia di Pomezia, è stato tra i fondatori nella nostra città del “Centro Destra Unito” che comprende Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Cambiamo con Toti.
- Dottor Stazi lei è un professionista molto impegnato come fa a conciliare la sua attività di medico con quella di consigliere comunale e di politico?
“All’interno di questo gruppo ci sono numerosi professionisti di ogni campo, e che sono né più e né meno impegnati quanto me. Certo, in quanto responsabile di una unità di chirurgia, le mie priorità sono sicuramente orientate verso la salute delle persone ma credo che quando si è mossi da un ideale e dal desiderio di fare qualcosa di costruttivo per la nostra città e soprattutto per il futuro dei nostri figli, il tempo per mettersi al servizio del sociale si riesce a trovare”.
- Fratelli d’Italia cresce nei consensi in Italia e sicuramente anche a Pomezia dove attualmente è rappresentata in consiglio comunale da lei e Mario Pinna. Non temete che questa vostra crescita possa convincere qualche solito noto a cercare di salire sul vostro carro?
“Sicuramente il passaggio mio e di Mario Pinna in Fratelli d’Italia ha portato l’identificazione dello stesso partito che in questa legislazione comunale mancava. Questo ci rende orgogliosi di lavorare al fianco del centro destra portando un vivo contributo delle nostre idee che vanno di pari passo con le linee delle battaglie nazionali del presidente Giorgia Meloni.
In questo momento stiamo lavorando tutti assieme, alle problematiche dei cittadini e nella speranza che l’emergenza sanitaria finisca prima possibile, vorremo ricominciare ad incontrare i numerosi militanti di partito e dei vari circoli del territorio cosi da coinvolgere più persone nel gruppo del centro destra unito in modo da potenziare l’apporto di idee e del lavoro da fare sul sociale pometino.
Per quanto riguarda il detto “l’appetito vien mangiando” è chiaro che né io né Mario vogliamo sbarrare la strada a nessuno ma la storia è maestra e in virtù degli errori passati vogliamo che la nostra città riceva un contributo leale e pulito per il bene dei cittadini stessi. Ben vengano idee e progetti ma i millantatori restino pure a casa o nelle loro lobby”.
- Il Centro Destra Unito di Pomezia è sicuramente un progetto ambizioso. Come vanno le cose.
“Sicuramente si, è un progetto ambizioso, ma ci siamo trovati subito d’accordo su molti punti con gli altri coordinatori ed abbiamo stabilito delle regole democratiche per i progetti che si vogliono portare, rispettando cosi i programmi di partito di ciascuno. Ci sarà comunque la necessità di incrementare ed allargare il coordinamento conferendo più deleghe ai parteciparti dei partiti della coalizione. In tal modo si decideranno con una votazione democratica i programmi sui quali lavorare e la loro scala di priorità. Credo fortemente che tutto il nostro impegno verrà ripagato alla prossima tornata elettorale che non ci troverà impreparati come successo in passato. Tanto più con un candidato leader nostrano e non un qualsiasi nome curricolato ma senza tessuto linfatico pometino”.
- Per quel che riguarda Fratelli d’Italia quali sono gli obiettivi prioritari da portare avanti come partito e all’interno della coalizione di Centro Destra Unito?
“Gli obiettivi di Fratelli d’Italia sono in linea con quelli nazionali rivolti alle necessità e priorità di un Comune come Pomezia, sicuramente il sociale, il lavoro, la scuola, la sanità e soprattutto creare opportunità per i nostri giovani sempre più abbandonati a se stessi e senza futuro”.
- La conosco come persona schietta, cosa ne pensa di quell’attacco a lei ed altri del centro-destra sulla pagina facebook del Movimento Cinque Stelle? Cosa ne pensa del sindaco Zuccalà che non ha preso posizione?
“Sono una persona adulta e non mi meraviglio più di niente e di nessuno. Credo che i leoni da tastiera finti democratici riescano a fare solo questo. Tanto rumore nascosti dietro social network e poco dialogo nella realtà soprattutto politica, trincerati dietro regolamenti fatti su misura per il non confronto democratico. D’altra parte, la giungla non è per tutti. In ogni caso ritengo più giusto che queste vili diffamazioni vengano discusse nelle sedi preposte dalla legge come si conviene alle persone civili e rispettose oltre che della legge, anche di una etica correttezza.
Per quanto riguarda la non presa di posizione del Primo Cittadino, ammetto di essermi sentito in qualche modo trascurato e deluso da una carica politica che per definizione ed istituzione dovrebbe essere super partes. Le menzogne di cui sono stato bersaglio hanno colpito non solo me ma anche chi mi è vicino personalmente e professionalmente. Chiunque conosca il mio operato, il mio impegno e me come persona, mi ha difeso. Il fatto che il Sindaco non si sia quanto meno estraniato da quanto scritto dai suoi militanti di partito è stato un comportamento non elegante e non imparziale che si definisce da se”.
A.S.