Il Tar ha giudicato legittimo il provvedimento del Comune su chi non aveva pagato i canoni per diversi anni. Il Consiglio di Stato blocca il Tar sulla Perla Nera
Decadimento di nove concessioni marittime
Ecco in merito il comunicato del 4 giugno dell’amministrazione:
CRONISTORIA
I procedimenti di decadenza delle 9 concessioni in oggetto sono stati avviati in un lasso di tempo che va da agosto 2018 a marzo 2020. Alle relative società è stato concesso il termine di 30 giorni per eventuali osservazioni che, nella maggior parte dei casi, non sono arrivate. In data 10 marzo 2020 il dirigente ha provveduto a dichiarare le concessioni decadute per omesso pagamento del canone.
Il procedimento è stato avviato per le concessioni demaniali che dal 2007 ad oggi hanno versato 0 o una minima parte del dovuto. Le morosità, diverse per ciascun concessionario, vanno dai 400 agli 800mila euro (canone annuo + 15% di imposta regionale).
L’ispezione del Ministero dell’Economia e delle Finanze eseguita a dicembre 2018 sulle concessioni del nostro litorale relative al periodo 2012/2017 ha rilevato un importo non riscosso su Pomezia di circa 3 milioni di euro.
L’Amministrazione comunale, che ha la delega dell’Agenzia del Demanio sui compiti e le funzioni amministrative in materia di gestione dei beni demaniali marittimi con finalità turistico-ricreative, ha sollecitato più volte gli ex concessionari sulla regolarizzazione della loro posizione, anche al fine di salvaguardare il settore turistico e balneare del litorale.
Inoltre l’Ente, nella persona del Sindaco, si è fatto portavoce con gli Enti superiori per un’eventuale rateizzazione delle somme dovute, ma tale formula non è stata accolta dall’Agenzia del Demanio in quanto la morosità è risultata sistematica e protratta nel tempo.
L’Amministrazione comunale era al lavoro per mettere a bando le concessioni decadute prima dell’inizio della stagione, ma l’emergenza Covid-19 ha arrestato il procedimento. Il 26 maggio 2020, in vista dell’avvio della stagione balneare, viene emessa ordinanza sindacale con l’interdizione al pubblico delle 9 aree demaniali oggetto di decadenza.
SENTENZE
L’operato dell’Amministrazione è stato giudicato legittimo e doveroso anche dal TAR, in due casi distinti. Nello specifico, ricorso contro il Comune per l’annullamento della determina dirigenziale di decadimento della concessione e dell’ordinanza di demolizione delle superfici abusive (spogliatoi, locale pronto soccorso, ripostiglio e 13 cabine).
Mancato pagamento dei canoni degli anni pregressi.
La sentenze affermano che: i ricorsi non meritano accoglimento; il provvedimento con il quale l’amministrazione ha disposto la decadenza della concessione demaniale marittima reca a proprio fondamento giustificativi plurimi. Dall’inadempimento reiterato dell’obbligo di pagamento del canone (Ad. Es. parziali o mancati) per somme superiori ai 400mila euro; agli abusi edilizi. Il giudice ha quindi rigettato i ricorsi sostenendo che non emergono né carenza sul piano dell’istruttoria né lacune sul piano motivazionale, sicché gli atti risultano legittimamente e doverosamente adottati dall’amministrazione”.
Vi è stato poi un fatto nuovo: martedì 9 giugno è arrivata la notizia che il Consiglio di Stato in data 8 giugno ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dai titolari dello stabilimento-ristorante “La Perla Nera” di Torvaianica alla decisione presa dal Tar del Lazio, che il 29 maggio si era espresso dando ragione al Comune di Pomezia e confermando la revoca della concessione balneare. Il Consiglio di Stato ha fissato la trattazione del merito il 30 luglio prossimo e nel frattempo quindi lo stabilimento può riaprire. Quindi come si vede la vicenda non è per nulla conclusa.
T.S.
L’8 giugno il consigliere comunale del Pd Paolo Zanin interroga il sindaco sulla revoca delle concessioni balneari. E’ dell’8 giugno, infatti, l’interrogazione scritta presentata dal consigliere di opposizione Paolo Zanin, esponente Pd, al sindaco Adriano Zuccalà.
“Il rumore che si sta creando rispetto a questa situazione va ben oltre al nostro territorio e il mio partito si sta muovendo a livello nazionale per dipanare questa questione alquanto complessa e svantaggiosa non solo per i diretti interessati, ma per tutto il nostro litorale, già fortemente colpito dal Covid. Per questo chiedo al Sindaco una risposta celere all’interrogazione presentata, visto che non ci sono in previsione consigli comunali, ma non è possibile perdere più tempo visto che la stagione balneare avanza”, dichiara Zanin.
Su cosa si basa l’interrogazione? “Preso spunto dalla diffida fatta dall’avvocato Bortolo Ravenna, che rappresenta legalmente il Coordinamento Concessionari Pertinenziali italiani, il quale chiede la sospensiva dell’ordinanza sindacale con la quale vengono revocate le concessioni e ordinate le chiusure, e investito a livello nazionale dal mio partito, chiedo al sindaco di rivedere la sua decisione, in base di quanto esposto nell’interrogazione stessa, per la quale chiedo un’immediata risposta”.
INTERROGAZIONE URGENTE con richiesta di illustrazione e risposta scritta nella prima seduta di C.C.ex art. 69 R.C.C. del Comune di Pomezia
OGGETTO: blocco attività turistico ricreative per pagamento canoni omi
Premesso che:
-la legge 296/06, introducendo i criteri omi, ha incrementato,per le pertinenze, i canoni demaniali fino al 3000%;
-la categoria, da subito, non è stata in grado di sosteneretali aumenti (peraltro, erroneamente estesi a beni non incamerati), arretrandosi nei pagamenti e aprendo numerosi contenziosi;
-a causa di tali mancati pagamenti, sono state avviate procedure di decadenza dalle concessioni e con ordinanza sindacale 26/5/2020 n. 40, sono state interdette al pubblico le relative aree;
-tanto è avvenuto nella vigenza degli artt. 34 d.l. 162/2019 e 182 comma 2 d.l. 34/2020 che prevedono lasospensione dei pagamenti e delle decadenze e consentono, al fine di rilanciare il turismo e garantire parità di trattamento tra operatori, la prosecuzione delle relative attività;
-la scelta politica, adottata in pieno Covid_19 e nella consapevolezza che “a livello nazionale ci vuole una riforma che permetta a tutti di poter pagare la giusta somma per il suolo pubblico”, ha causato il blocco di attività turistiche già attrezzatesi per la stagione, esponendo a serio pericolo e danno l’economia cittadina, anche a causa dell’impossibilità di utilizzare ampi spazi costieri con un conseguente sovraffollamento di quelli residui;
-con atto 5/06/2020 l’Avv. Bartolo RAVENNA per conto del Coordinamento dei Concessionari Pertinenziali Italiani, ha motivatamente chiesto l’immediata applicazione delle predette norme;
-la situazione in atto, sta suscitando attenzione nazionale anche per delicate iniziative di protesta assunte dalla categoria;
Interroga con urgenza il Sindaco al fine di conoscere:
-se, in applicazione degli artt. 34 d.l. 162/2019 e 182 co.2 d.l. 34/2020, non intenda immediatamente rivedere la scelta di inibire l’esercizio delle attività in decadenza per mancato pagamento di canoni Omi, consentendone l’avvio per la stagione in corso;
-se non intenda, comunque, richiedere un parere urgenteall’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, alle Direzioni Generali del Ministero Infrastrutture e Trasporti ovvero del Ministero dell’Economia e Finanze, sulla portata applicativa degli articoli 34 d.l 162/2019 e 182 co. 2 d.l 34/2020, tenuto conto delle considerazioni giuridiche esposte nella diffida 5/6/2020;
-se è consapevole che la scelta adottata in violazione di norme vigenti, possa essere fonte di responsabilità penale personale oltre che politica e risarcitoria.
La stagione è in corso, quindi, il passare dei giorni, espone la Città di Pomezia e l’economia locale ad un danno crescente oltre ad una possibile responsabilità erariale dell’Ente.
Quindi, urgente si appalesa ogni iniziativa necessaria per fare rapidamente chiarezza e risolvere la grave situazione in atto”.
T.S.
Torna operativo
Poste Italiane comunica che a partire da lunedì 15 giugno sarà ripristinata l’operatività dell’ufficio postale di via C.A. dalla Chiesa n. 26 a Torvaianica anche nella fascia pomeridiana, per un totale di 6 giorni settimanali.
Termina così l’odissea dei cittadini di Torvaianica, infatti con l’ufficio postale aperto solo di mattinasi avevano lunghe file fin dall’alba e prima dell’apertura dell’ufficio, la cosa grave è che arrivati alle 13.30 l’ufficio chiudeva e chi stava ancora in fila era costretto a ritornare un altro giorno. Molti cittadini avevano chiesto ripetutamente l’apertura anche pomeridiana come d’altronde vi è anche a Pomezia, ora la buona notizia, sperando che aumentino all’interno anche gli sportelli aperti.
T.S.