A Pomezia negli ultimi 15 giorni ci sono stati solo tre contagiati. Raccomandiamo prudenza
Verso l’uscita dal tunnel
Il 15 giugno a Pomezia il numero storico dei contagiati è 65 di cui 52 guariti, 7 positivi (5 in isolamento domiciliare e 2 in ospedale) e 6 deceduti.
Ci eravamo lasciati il 31 maggio a Pomezia con il numero storico dei contagiati che era a 62, di cui 47 guariti, 9 positivi (8 in isolamento domiciliare e 1 ricoverato) e 6 deceduti.
Quindi rispetto al 31 maggio abbiamo avuto in 15 giorni solo tre contagiati. Sono aumentati i guariti ben 52. Abbiamo solo sette positivi di cui solo due ricoverati. Quindi un dato che porta il rapporto tra popolazione e persone contagiate molto alto: uno ogni 9.000 abitanti. E’ il dato più alto da quando è iniziata la pandemia.
Bassissimo anche il numero di quelli non positivi in isolamento domiciliare, solo tre.
Anche se non siamo ancora fuori dalla pandemia, ricordiamo che l’ultimo contagiato è stato dichiarato il 1° giugno e per esserne fuori bisogna essere per un mese senza contagi e quindi bisogna ancora attendere, possiamo dire che i numeri di questi ultimi 15 giorni sono molto positivi.
Numeri che fanno intravedere che a Pomezia siamo verso l’uscita dal tunnel. Indubbiamente i nostri sacrifici sono stati premiati e quindi possiamo guardare avanti con ottimismo anche se ci vuole ancora prudenza. Anche perché i dati della Asl6 che comprende i Castelli Romani e la litoranea a sud di Roma e quindi anche Pomezia indicano che vi sono ancora 466 positivi di cui 301 non assegnati.
Inoltre i due focolai in corso a Roma, il primo al San Raffaele Pisana e l’altro in un condominio alla Garbatella, dimostrano quanto può essere pericoloso un singolo soggetto positivo nell’infettare poi tante persone. Quindi il virus è ancora in giro e bisogna rispettare le misure di distanziamento e le mascherine.
A.S.
Il ministro Speranza ne ha ordinati 400 milioni di dosi
Vaccino per tutti
Il vaccino OXFORD-IRBM in pole position. Insieme ai Ministri della salute di Germania, Francia e Olanda, dopo aver lanciato nei giorni scorsi l’alleanza per il vaccino, il ministro della salute Roberto Speranza ha sottoscritto un contratto con AstraZeneca per l’approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino “da destinare a tutta la popolazione europea”. Il candidato vaccino nasce dagli studi dell’Università di Oxford e l’Irbm di Pomezia. “La prima tranche di dosi arriverà entro la fine dell’anno. L’impegno prevede che il percorso di sperimentazione, già in stato avanzato, si concluda in autunno con la distribuzione della prima tranche di dosi” ha spiegato ancora il ministro Speranza.
“Con la firma di oggi arriva un primo promettente passo avanti per l’Italia e per l’Europa. Il vaccino è l’unica soluzione definitiva al Covid 19. Per me andrà sempre considerato un bene pubblico globale, diritto di tutti, non privilegio di pochi” ha concluso il ministro che ha informato il Consiglio dei ministri e gli ospiti presenti agli Stati Generali. Alla fine del suo intervento il ministro ha ricevuto un applauso.
T.R.