Iniziativa della Leonardo Spa per i trasferimenti altamente infettivi
Donata ambulanza all’Aeronautica
Da martedì 21 aprile, una nuova ambulanza attrezzata per i trasferimenti di pazienti altamente infettivi è a disposizione dell’Infermeria Principale di Pratica di Mare, punto di riferimento per l’#AeronauticaMilitare nelle attività di trasporto in bio-contenimento.
Donata dalla Leonardo S.p.A, l’ambulanza è un mezzo altamente tecnologico e all’avanguardia, sul quale sarà possibile imbarcare direttamente i pazienti precedentemente trasportati per via aerea con le speciali barelle ATI (Aircraft Transit Isolator), le stesse che la Forza Armata sta utilizzando anche in questi giorni per l’emergenza covid-19.
Premiati i condomini virtuosi
Un adesivo verde per i condomini più virtuosi nella raccolta differenziata.
Il Comune di Pomezia e Formula Ambiente SPA, la società che gestisce il servizio di rifiuti urbani, ringraziano gli abitanti dei condomini che effettuano la raccolta differenziata in maniera attenta e scrupolosa con un bollino verde, un adesivo che stanno distribuendo in queste ore.
“Prosegue il trend positivo di raccolta differenziata a Pomezia – ha commentato l’Assessore Stefano Ielmini –. Un risultato reso possibile grazie all’impegno e alla collaborazione dei cittadini, che vogliamo ringraziare simbolicamente con questo adesivo. Abitare in un condominio virtuoso significa che i residenti, tutti insieme, hanno dimostrato di essere particolarmente sensibili al tema del rispetto dell’ambiente e del territorio circostante”.
“Vogliamo avviare un percorso di sensibilizzazione e di informazione dei cittadini, dagli adulti ai bambini – ha spiegato il Sindaco Adriano Zuccalà – sull’importanza di una corretta raccolta differenziata. Incentivare le buone pratiche di sostenibilità ambientale e diffondere iniziative volte ad incrementare la differenziazione dei rifiuti ci consente non solo di tutelare l’ambiente circostante e di ridurre le emissioni di CO2, ma anche di tagliare i costi in bolletta per il servizio rifiuti, come abbiamo sperimentato negli ultimi anni”.
Di seguito la lista dei condomini più virtuosi: Via Cavour 30/4, Via Roma 172, Via Ovidio 145/105, Via Boezio 46, Via Borsellino 4/6/8, Via Catilina 2/14, Largo Locullo 5, Via Tito Livio 13°/13B, Via Giulio Cesare 3/11, Via Berlinguer 10, Via Pietro Nenni 46 ABC/34/25, Via Ugo la Malfa 11, Via della Tecnica 14D, Via Santorre di Santarosa 27, Via Settembreni 13, Via Pier Crescenzi 34, Via Odisseo 20/22/24/26, Via Telemaco 2/4/6/8/10/12/14, Via Zara 8/10, Via Marsiglia 42, Via Alberto dalla Chiesa 74, Via Polonia 152, Via Svezia 129, Via Rumenia 33/36/68/89/115, Via Germania 2/8/15/30, Via Gran Bretagna 21/23/49, Via Olanda 9C/13, Via Colonia 12/33/41D, Lungomare delle Meduse 24/65/71.
Daria Contrada
Staff Sindaco
Gli effetti nefasti del coronavirus e l’Europa
Crisi economica
Nei giorni scorsi commentavamo la notizia se la partita con l’Europa il nostro Governo l’avesse vinta, persa, oppure come qualcun altro preferisce dire, rinviata. Difficile sapere con esattezza quali sono stati i termini del confronto, se sono state sollevate le questioni vere, del perché stiamo insieme, su quali valori comuni si fonda l’Unione, e la speranza che nessuno voglia avvelenare l’altro.
Sulla trattativa in corso all’eurogruppo sarei più contento se si ponessero in discussione le questioni fondamentali: perché abbiamo deciso di creare una Comunità, perché abbiamo voluto creare una moneta unica ed una Banca che stampa moneta per tutti, e le domande non sono retoriche perché uno Stato senza più la sua moneta con una crisi di tal genere ha bisogno di strumenti immediati per sfamare i propri cittadini. Volendo affrontare l’argomento con una certa onestà intellettuale e un’autonomia di giudizio qualche premessa va fatta.
Stiamo chiedendo di disporre di risorse in deficit (a debito) per intervenire sulla crisi drammatica che si abbatte sul nostro Paese per l’emergenza sanitaria e stiamo chiedendo se questo deficit debba essere garantito tramite Eurobond, Sure, Mesnon condizionato oppure altro.
Germania e Olanda in testa (la Francia inizia a diversificare la propria posizione), che un deficit come il nostro non l’hanno, vorrebbero impegni più vincolanti di ristrutturazione della nostra finanza e del nostro debito e direi che abbiano anche delle buone ragioni conoscendo la nostra situazione:
1) il rapporto debito/PIL più alto di tanti Stati
2) evasione fiscale annuale stimata tra 100 e 200 miliardi/anno
3) la ricchezza media pro-capite più alta di un cittadino tedesco, purtroppo tutta concentrata su beni immobili che non producono reddito nella maggior parte dei casi
4) una consistente economia del Paese in mano alla criminalità organizzata
Gli interlocutori europei d’altro canto sembra non abbiano le medesime patologie ma ne hanno altre:
a) esportano prodotti in tutto il mondo con molti vantaggi per i loro paesi rispetto agli altri Stati membri dell’UE,
b) accolgono volentieri le sedi legali delle aziende che vanno alla ricerca di come ingannare il fisco italiano offrendo loro vantaggi fiscali e lucrando sugli stessi paesi membri dell’UE (meccanismo noto come dumping fiscale)
c) altri Paesi come quelli dell’Est (Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria ed altri) con un’economia da espandere, un costo della manodopera basso, diritti e tutela dei lavoratori scarsi, volentieri vengono scelti da aziende che delocalizzano le proprie attività con l’obiettivo di trarre il maggiore profitto economico senza preoccuparsi minimamente delle macerie sociali che lasciano sparse (meccanismo noto come dumping sociale)
d) altri Paesi ancora sono pronti ad incassare gli aiuti comunitari ma puntualmente rifiutano qualsiasi azione di solidarietà nei confronti di migranti e di richiedenti asilo
e) altri ancora approfittando del momento avocano pieni poteri degni di regimi totalitari.
Tali malattie chetutti diffondiamo volentieri, peggio del coronavirus, non rafforzano la fiducia reciprocaper questa Comunità differentemente da come era stata immaginata dai padri fondatori.
E’ vero che grazie ad essa abbiamo avuto il più lungo periodo di pace nel vecchio continente, ma dubito ne possiamo godere a lungo se non decidiamo di ridargli un obiettivo comune.
Per quanto concerne il nostro Paese certamente mi preoccuperei di ottenere un accordo ampio che riconosca la gravità della situazione, un accordo di solidarietà e l’assenso per intervenire con le adeguate risorse nella gravissima crisi economica che stiamo attraversando sapendo che la stessanon sarà breve, ma il punto vero sarà di parlare bene al paese pensando come si intende restituire il debito che adesso siamo costretti a chiedere. Voglio augurarmi che tale debito non sia scaricato sulle generazioni future come l’enorme debito già accumulato.
E’ una decisione tutta politica che dovrà maturare per preparare la prossima finanziaria.Saranno queste scelte che caratterizzeranno le diverse opzioni politiche.
La destra populista e sovranistanon affrontala causa delle nostre endemiche malattie prima elencate, anzi le consolida e ne crea altre come il ritornello dei condoni, e contemporaneamente cerca e ottiene il consenso delle fasce popolari, le stesse fasce che sono penalizzate dall’incancrenirsi di problemi atavici del nostro sistema. La destra tratteggia l’Europa come il nemico per non scontrarsi qui in Italia con le contraddizioni delle proprie scelte.Non sono i migranti a rubare il lavoro ai disoccupati e non sono i migranti che fanno emigrare i giovani ricercatori italiani.
Sanità e Scuola pubblica sono settori strategici che fanno parte della nostra cultura e dovrebbero rappresentare una scelta di campo anche per questo Governo. Occorre quindi trovare le risorse necessarie con la fiscalità generale, attraverso scelte ben precise in merito al reperimento delle stesse: la tassazione delle grandi ricchezze, il recupero dell’enorme evasione fiscale. La trattativa in seno all’eurogruppo deve avanzare nella direzione di ricostruire quella rete di rapporti politici con gli altri Stati membri, affinché si possa portare sul tavolo negoziale l’impegno nella rimozione delle nostre patologie e contemporaneamente richiedere la rimozione anche di quelle degli altri Paesi con lo scopo di rafforzare il progetto comune dell’UE.
Antonio Di Lisa – segreteria di Sinistra Italiana Roma Area Metropolitana