Il presidente dell’associazione La Lente Roberto Mambelli ha riscritto al Sindaco
Bollette Acea inopportune
L’Associazione “La Lente” nella persona del suo presidente Roberto Mambelli, da sempre impegnata a tutelare i diritti dei cittadini, vedi la fruibilità del borgo di Pratica di Mare, ma anche i rapporti con società che gestiscono i servizi primari, da tempo ha fatto ripetute contestazioni all’Acea per eventuali inadempienze contrattuali e per disservizi segnalati dai cittadini.
Ecco in merito la lettera inviata dal presidente Mambelli al sindaco di Pomezia avendo come oggetto: Richiesta su pagamenti relativi ad ACEA
“La nostra Associazione fin dall’inizio di questa pandemia ha ritenuto necessario e doveroso coinvolgere le due società che gestiscono i nostri servizi del territorio, quali l’Acea per l’adduzione idrica e la soc. Edison per l’erogazione del gas di città, entrambi due beni primari, specie in questo periodo dove si sta più in casa rispetto a qualsiasi altro trascorso in tempi normali.
Ciò era nato perché il Sindaco, quale rappresentante del popolo, interagisse presso le anzidette società al fine di chiedere, oltre che uno slittamento dei pagamenti di quanto richiesto per ciascuna utenza anche la dilazione dei pagamenti stessi per venire incontro alle tante difficoltà che nel quotidiano tale pandemia ha determinato, sia in termini sociali che economici oltre che sanitari.
Con tutta risposta, oltre a non aver saputo nulla della precedente richiesta del 19-marzo 2020 inviata via Pec alla s.v., l’Acea stessa ha proprio in questi giorni fatto recapitare le solite bollette, come se nulla sia accaduto, ma anzi incrementando le stesse con conguagli (e una non meglio precisata procedura per censire i vari nuclei familiari, e quindi equiparare le bollette alle più rispondenti proporzioni con chi consuma in base agli utenti di ciascun nucleo familiare utilizzatore).
Ma io mi chiedo, oltre riscontrare una inopportunità di quanto richiesto proprio ora, ma perché non si consulta direttamente l’anagrafe visto che in tali uffici comunali esistono gli stati di famiglia di ciascun residente, e quindi di qualsiasi utente ACEA?
E’ come se bisognasse sempre, oltre ogni ragionevole difficoltà, coinvolgere i nostri cittadini, chiedendo poi agli stessi di rispondere da casa online, senza tener in minimo conto il fatto che molti utenti non posseggono un computer, specie le persone anziane. Mi sembra quindi che, caro Sindaco, oltre a sbandierare vicinanza proclami, dichiarazioni via social, nei fatti concreti, nei confronti di questa nostra comunità ancora molto sia da fare, e questo che si chiede sarebbe solo un piccolo segnale positivo, senza alterare da parte sua chissà quale equilibrio o nefandezza”.
T.R.
Lettera di Dario Ferraro al presidente Giuseppe Conte
Ostruzionismo delle banche
Il Presidente di Assoconfam Aps-Area Metropolitana di Roma, associazione dei consumatori e famiglie, e direttore responsabile territoriale di C.I.L.A., Confederazione Italiana di Imprenditori, Lavoratori, Artigiani Dario Ferraro ha quindi scritto una Pec al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte per sottoporre alla Sua autorità la forte indignazione che ha suscitato nei cittadini il comportamento di chiusura al credito che le banche stanno esercitando nei confronti dei segnalati alla centrale rischi.
“Spesso trattasi di aziende che hanno vissuto un momento di difficoltà o aziende segnalate per errore che si vedono negata la possibilità di aiuto. – Si legge nella lettera indirizzata al primo ministro – Non è giusto, specialmente in un momento del genere, negare l’accesso al credito a chi è segnalato sul registro della Centrale rischi, a nostro avviso. Bloccare l’accesso al credito in questo momento oltre a contrastare la ripresa economica, potrebbe far aumentare le problematiche connesse al rischio infiltrazioni mafiose nelle attività connesse alla stessa ripresa economica. Preoccupa perché questo potrebbe far scattare il ricorso a l’usura, perché l’usuraio ‘ndranghetista vuole meno garanzie.
Un allarme concreto anche perché se le mafie dovessero riuscire a sostituirsi alle banche, acquisterebbero consenso e potere. È per tali ragioni che, per la carica che Ella ricopre, La investo della questione, per la quale la nostra associazione, interpretando le numerose e accorate invocazioni di intervento ricevute dai cittadini, si fa portavoce. Per quanto esposto, – ha concluso Ferraro – illustrissimo Presidente, rivolgo a Lei questo accorato appello. Nell’auspicio di un suo intervento, volto a ricevere risposte immediate per garantire il diritto al credito a tutti”.
T.R.
Più Europa per Pomezia
Si è dato avvio anche nel nostro territorio ad un progetto ambizioso e di ampio respiro: quello di una forza politica, Più Europa (https://piueuropa.eu/chi-siamo/), che si propone di rappresentare e difendere i diritti e gli interessi del cittadino in un’ottica liberale ed europeista. L’Italia è e rimane un pilastro sostanziale del progetto dell’Europa unita, e soltanto attraverso la riscoperta dei valori e della collaborazione europea, dell’innovazione tecnologica per le industrie, della tutela dell’ambiente, della promozione dei diritti civili e della conoscenza potremo crescere di nuovo e muoverci a testa alta verso un futuro di possibilità, benessere e prosperità.
Il rapporto tra Pomezia e l’Europa è stato negli anni un rapporto proficuo. Diversi sono stati i progetti finanziati dall’Unione Europea che hanno coinvolto la nostra città, dalla realizzazione di infrastrutture e valorizzazione della biblioteca comunale (progetto “PLUS - Pomezia cambia”) alle innumerevoli attività di formazione e scambio culturale nei licei.
Così, Più Europa Pomezia si presenta come uno spazio politico e culturale dove potersi confrontare, discutere delle proprie idee per la nostra città e trovare forme e contenuti nuovi di impegno politico e sociale.
Ora più che mai il contributo attivo da parte di ogni cittadino può fare la differenza. Per questo Più Europa invita tutti i cittadini di Pomezia ad interessarsi e partecipare alla realizzazione di una città ed un paese più europei. Perché un’Italia più europea è un’Italia migliore, che affronta le grandi sfide del nostro tempo non da periferia, ma da centro geografico e culturale di un mondo che cambia rapidamente.
Venite a conoscerci u Facebook alla pagina @Più Europa Pomezia o via mail all’indirizzo pomezia.piueuropa@gmail.com
I proponenti:
Mario Borgo Caratti. Marco Durastante. Ivan Procaccini