Il Corriere
EDITORIALE
Questo numero è in uscita nell’era del Coronavirus nel momento in cui il nostro paese sta vivendo la cosiddetta ‘fase 2’ dell’emergenza comprendente nuove misure che permetteranno a bambini e bambine di uscire un po’ all’aria aperta, dopo due mesi di segregazione che ha sia protetto, sia reso difficoltoso lo svolgersi della vita. Così una delle tante proposte scolastiche di tipo scientifico ha coinvolto alunni/e nell’interessante attività di birdwatching cioè l’osservazione ornitologica, riferita agli uccelli liberi in natura e all’ascolto dei loro canti, che qui non è possibile condividere… Per l’occasione c’è anche chi ha cercato di mimetizzarsi, chi si è dotato di binocolo, e comunque tutti si sono muniti di fotocamera per immortalare alla fine, non solo pennuti ma qualunque specie vivente: bellissime le fotografie inviate dai fotoreporter che hanno paparazzato insetto stecco, tartarughe, uccellini nel nido ancora implumi, effusioni amorose di merli, gabbiani in volo, strani ragni, lumache, rospi, formiche e tanto altro! Inoltre nella classe virtuale, si sono aiutati a rispondere a bizzarri quesiti posti dai bambini sui pesci. I testi di questa settimana, guidati dalla docente Tiziana Onorati, miravano a mettere in evidenza i momenti di emotività che accompagnano la vita di tutti: una riflessione sul pianto aiuta a comprendere come questa possa essere una modalità per esprimere emozioni non facilmente traducibili con le parole e che porta poi ad uno stato di rilassatezza. Il pianto è quindi un momento importante nella vita e che va sempre accolto e ascoltato. Alcuni hanno inviato brevi messaggi scritti al computer, abilità che in questi mesi si sta fortemente implementando! Come sempre un ringraziamento alla maestra Tiziana per il prezioso contributo! Buona lettura!
QUANDO PIANGO
Io piango spesso perché quasi ogni notte faccio brutti sogni e non riesco mai a svegliarmi. Non mi ricordo l’ultima volta che ho pianto, ma mi ricordo che un giorno stavo saltando sul letto e ho sbattuto sullo spigolo del mobile, mi sono fatta una ferita, mi è uscito molto sangue. Mi hanno portato in ospedale, ho avuto molta paura. Ma non era poi così pauroso, alla fine mi dovevano mettere la colla e un cerotto. Mi ricordo che c’era il dottore che faceva i versi e saltava come una rana per farmi ridere. Ho quel ricordo e una cicatrice.
Giorgia
Ho pianto quando stavo male con l’orecchio. Ho pianto quando non volevo prendere lo sciroppo. Ho pianto quando volevo giocare col pallone ma era rotto. Ho pianto quando papà mi ha messo in castigo. Ho pianto quando sono caduto in giardino. Ho pianto quando si è rotto il mio giocattolo preferito. Ho pianto quando non volevo mangiare la verdura che la mamma mi aveva preparato. Ho pianto quando ho litigato con i miei compagni di scuola.
Alessio
Ho pianto quando sono caduta al parco. Ho pianto quando ho litigato con mio padre perché non abbiamo giocato. Ho pianto perché ho perduto il mio cagnolino. Ho pianto perché il mio nuovo cane mi ha mangiato il mio unicorno.
Ho pianto quando ho perso un giocattolo per me caro. Ho pianto quando mamma e papà sono partiti.
Amelia
Mi ricordo di aver pianto tanto quando mi hanno messo il gesso alla gamba. L’ho tenuto per un mese ed ero sempre triste. Mi alzavo col gesso in piedi perché non mi piaceva e non potevo prendere i miei giochi. Solo la mamma e il papà me li prendevano. Così potevo giocare senza alzarmi. Sul gesso mi avevano fatto tanti disegni e quando me lo hanno tolto mi sono messa a piangere perché mi ero affezionata.
Camilla
Ho pianto quando al campo estivo mi hanno rubato le carte dei Pokemon. Ho pianto quando sono caduto dalla bicicletta sul cemento. Ho pianto quando mia mamma non mi ha fatto usare il tablet per giocare a Brawl Stars. Ho pianto quando abbiamo dato via i miei gattini perché la mamma era stata investita e loro avevano bisogno di essere allattati.
Ivan
Io piango quando mi faccio male, piango quando le cose non mi riescono, piango quando mi arrabbio, piango quando mi pungo con le spine della rosa, piango quando litigo, piando quando faccio male ai miei fratelli, piango quando mi sento in colpa, piango quando rompo qualcosa.
Tommaso
Ho pianto quando giocavo a calcio e non riuscivo a prendere la palla. Ho pianto quando le sorelle mi sgridavano perché nascondevo i telefoni sotto i cuscini del divano. Ho pianto quando ho perso la partita di baseball contro l’Accademy Nettuno. Ho pianto quando sono caduto dalla bici. Ho pianto quando mi sono sbucciato il ginocchio correndo. Ho pianto quando si è rotta la mia macchinetta preferita.
Massimo
Ho pianto quando sono caduta dalle scale e ho sbattuto il naso. Ho pianto quando ho fatto scivolare il tablet e si è rotto. Ho pianto quando mio fratello di nascosto ha aperto il mio diario segreto. Ho pianto quando ho avuto difficoltà a completare un puzzle perché i pezzi erano piccoli. Ho pianto quando la gallina di mio nonno si è mangiata la piantina del mio orto a cui tenevo tanto.
Nicole M
Ho pianto quando se n’è andato mio zio. Ho pianto quando non mi aiutavano sui compiti. Ho pianto quando siamo andati nel bosco io e mamma perché mi sono graffiato con le spine delle rose. Ho pianto ieri quando ho visto mia nonna dopo due mesi.
Lorenzo T
Ho pianto quando da piccolo ho perso il ciuccio. Ho pianto quando Luigi per giocare mi ha girato il braccio e sono dovuto andare all’ospedale. Ho pianto quando sono caduto dalla bici. Ho pianto quando il mio cane Bella si è fatta male alla zampa.
Mattia N
Ho pianto quando sono caduta sui sassi. Ho pianto quando il gatto mi ha graffiato. Ho pianto quando la mia gatta è andata via e non è più tornata. Ho pianto quando ho perso il pupazzo che papà mi aveva comprato. Ho pianto quando una mia amica si è trasferita in un’altra città.
Nicole P
Ho pianto quando non avevo chiuso bene la bottiglietta d’acqua e tutto quello che avevo nello zaino si è bagnato. Ho pianto quando la maestra, sotto un compito fatto male, mi aveva scritto ‘disordinata’. Ho pianto quando mio fratello senza chie