In merito alla situazione della Casa di Cura Villa dei Pini
Il Sindaco scrive alla Asl
“In riferimento alla casa di Cura Villa dei Pini, si richiede a codesta ASL, con cortese e tempestivo riscontro, stante lo stato emergenziale ed a tutela della salute pubblica, di essere portati a conoscenza delle seguenti informazioni: se sia stata assicurata dalla struttura la - ricerca attiva - di potenziali casi positivi da Covid-19, sia tra i residenti che tra gli operatori; gli esiti del monitoraggio di competenza di codesta ASL, rispetto all’obbligatorietà del personale operante all’interno delle strutture sanitarie post-acuzie, socio sanitarie e socio assistenziali di svolgere la propria attività lavorativa esclusivamente all’interno di una singola struttura; considerato altresì che, in base a quanto disposto dall’ ordinanza regionale e nelle unite e richiamate raccomandazioni - il personale operante deve essere trattato in analogia dei pazienti ricoverati - si richiede se la direzione sanitaria della struttura, Casa di Cura Villa dei Pini, abbia proceduto ad individuare idonei siti in cui porre in isolamento, all’interno della stessa, o prevedendo il trasferimento in strutture dedicate con livelli assistenziali h24, sia dei pazienti che degli operatori; infine, se la direzione sanitaria della Casa di Cura Villa dei Pini abbia garantito quanto ordinato, circa le condizioni di allestimento per spazi dedicati al pernottamento del personale ivi operante”.
Questa è parte della missiva inviata dal Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, all’Asl Roma 6 ed a tutti gli uffici preposti della Regione Lazio, per una puntuale verifica della situazione interna alla Casa di Cura di Villa dei Pini che, nei giorni scorsi, ha visto risultare positivi al Covid-19 diversi pazienti ed operatori sanitari.
“A margine si richiede a codesta spettabile ASL, - ha concluso il Sindaco di Anzio - di indicare se la Direzione Sanitaria della struttura Casa di Cura Villa dei Pini, in ossequio a quanto previsto dall’ordinanza del Presidente della Regione Lazio, all’art.1 comma C, abbia provveduto all’invio della dichiarazione sostitutiva di atto notorio, secondo il modello allegato alla stessa ed attestante l’avvenuta attuazione delle misure sanitarie indicate, nonché l’attuazione della formazione del personale e l’adeguata dotazione ed utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”.
Tito Peccia
Anzio ha stanziato prima 50.000 euro ed ora ne ha aggiunti altri 40.000
Contributi a famiglie e studenti
Ad oggi 822 le famiglie, residenti ad Anzio, per le quali sarebbe stato stanziato il contributo sociale una tantum, fino a 600 euro stabilito dalla commissione interna, composta da dipendenti dell’Ente, che con spirito di servizio, sta lavorando alacremente per proseguire nel conferimento dei contributi alle famiglie in difficoltà.
Sono invece 443, al momento, le pratiche evase relative alle famiglie che hanno ricevuto o che riceveranno a breve il contributo, stanziato dall’Amministrazione De Angelis, per migliorare la didattica a distanza degli alunni del territorio. Si tratta di un bonus scuola di 170 euro per la fornitura di tablet e strumenti per la didattica a distanza, di 60 euro per l’acquisto di supporti quali stampanti e toner per coloro che dichiareranno di avere già una postazione informatica ed un bonus di 20 euro per l’acquisto di schede dati, per coloro che non hanno una connessione internet.
“Oltre ai 50.000 euro iniziali, per finanziare il progetto didattico e per dare una risposta positiva alle 650 domande valide pervenute, - afferma l’Assessore alle politiche culturali e della scuola, Laura Nolfi - abbiamo stanziato ulteriori 40.000 euro di fondi comunali. Mi ha sempre preoccupato il rischio che si crei una disparità, fra chi continuerà ad essere al passo e chi rimarrà indietro. Quel famoso divario digitale, prima forse solo teoria, ma oggi allarmante realtà della quale, insieme al Sindaco ed all’Amministrazione, ci siamo fatti carico, con l’obiettivo di dare un segnale concreto per agevolare tante famiglie nell’acquisto di strumenti informatici da destinare ai nostri ragazzi”.
Tito Peccia
Accesso alle spiagge di Nettuno
E’ stata firmata dal Sindaco della Città di Nettuno Alessandro Coppola l’ordinanza n.14 dell’11 maggio 2020 che consente alla cittadinanza di accedere al demanio marittimo. Con questo atto è consentito l’accesso alle spiagge del territorio secondo le seguenti modalità: Il transito è consentito per accedere agli specchi d’acqua anche attraverso spiagge e spazi demaniali, per lo svolgimento delle attività sportive acquatiche (quali ad esempio surf, windsurf, canoa, canottaggio, barca a vela in singolo, nuoto) comprese le attività di armo, disarmo ed alaggio. Le suddette attività devono essere svolte nel rispetto delle condizioni di sicurezza e della distanza interpersonale disciplinata per l’emergenza; le uscite in mare sono consentite l’uscita in mare secondo quanto sopra indicato o per le attività sportive acquatiche definite al punto precedente, è consentito quindi per praticare la pesca sportiva, anche amatoriale, ed in forma individuale, nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale nonché di quelle specifiche di settore nel rispetto di quanto previsto nell’art. 4 dell’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio del 15 aprile 2020; è consentito effettuare sessioni di allenamento di atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, con l’ausilio di un allenatore/istruttore purché sempre nel rispetto della distanza interpersonale. Per tali attività, anche se svolte presso strutture e circoli sportivi all’aperto, deve essere assicurato il distanziamento ed evitato il contatto fisico tra i singoli atleti. Resta sospesa ogni altra attività collegata all’utilizzo delle strutture di cui al periodo precedente compreso l’utilizzo di spogliatoi, palestre, piscine, luoghi di socializzazione, bar e ristoranti e l’attività è consentita in forma individuale, ovvero con accompagnatore per i minori, nonché per i soggetti con forme di disabilità che necessitano di accompagnatori. E’ fatto divieto: occupare l’arenile con qualsiasi tipo di attrezzatura tranne per le attività accessorie previste dagli sport acquatici; sostare oltre il tempo strettamente necessario per l’espletamento dell’attività sportiva/motoria; prendere il sole, effettuare insediamenti occasionali, occupare con tende, camper o altri mezzi; tutte le attività ludiche o ricreative, compreso l’uso delle attrezzature e infrastrutture ginniche e dei giochi per bambini; ogni forma di assembramento. Resta invece sospeso il mercato settimanale fino al 17 maggio 2020, mentre permane l’obbligo di indossare la mascherina per tutti i soggetti presenti nel territorio comunale in tutti i luoghi chiusi, inclusi i mezzi di trasporto, nei luoghi esterni dove potrebbe esserci un incontro ravvicinato di persone. Non sono soggetti a tale obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti. Gli esercizi commerciali devono obbligatoriamente predisporre, per la durata di apertura, di dispenser con soluzione igienizzante o di guanti monouso, che devono essere cestinati all’uscita. Resta il divieto di ingresso ed utilizzo di giardini pubblici e parchi ed il divieto di sostare sulle panchine.
Tito Peccia