L’apriliano Matteo Ferrara ha scalato il Mont Ventoux, una delle salite simbolo del Tour de France
Il gigante della Provenza
Scalare il Mont Ventoux, soprannominato dai francesi ‘Il gigante della Provenza’, una delle salite simbolo del Tour de France e teatro di alcune tra le sfide più emozionanti della ‘Grand Boucle’, tra cui quella che nel 2000 vide fronteggiarsi Marco Pantani e Lance Armstrong.
Una cima celebre per le sue difficoltà tecniche dovute alla pendenza della strada (con una media del 7,7% e picchi che si avvicinano al 20%) ed alla sua lunghezza (oltre 20 km).
E’ la sfida portata a termine lo scorso agosto da Matteo Ferrera, 29enne apriliano, docente abilitato all’insegnamento di Storia e Filosofia.
“Sono un appassionato di ciclismo - spiega Ferrera- e all’inizio dell’anno ho maturato l’idea di compiere questa piccola sfida. Una sfida con me stesso. Il Mont Ventoux è infatti una salita lunga e unica nel suo genere, in particolare negli ultimi 6 km quando scompare ogni tipo di vegetazione. Arrivare in cima a questa vetta è un’emozione unica. Innanzitutto perché, per l’assenza di vegetazione, sembra di essere atterrati sulla luna. In secondo luogo perché durante la salita ti sembra di afferrare la cima con la mano, ma in realtà il ‘traguardo’ non arriva mai”.
La salita è celebre anche perché nel 1967 il britannico Tommy Simpson morì durante la scalata, a circa 2 km dalla vetta per un arresto cardio-circolatorio causato dall’estrema fatica, da disidratazione e da sostanze dopanti assunte poco prima. Una piccola lapide a bordo strada lo ricorda.
L’avventura di Matteo Ferrera è iniziata con il suo amico e compagno di squadra dell’ASD Tre Colli Cycling Team (squadra di Aprilia) Cosma Damiano Pastoressa, di Genzano di Roma, partendo in macchina alla volta della Provenza.
“Ho scalato il Mont Ventoux con il mio amico Cosma Damiano che mi ha seguito anche lui in bicicletta per quasi tutto il tragitto. Per poco non è arrivato in vetta ma è stato grande”.
I due amici sono poi ridiscesi ammirando poi nei giorni successivi le cittadine della Provenza e il Principato di Monaco. Dopo 5 giorni il rientro a casa. Un’esperienza che Ferrera preparava da alcuni mesi.
ASD Tre Colli Cycling Team
E’ una bambina il primo nato alla Clinica di Aprilia
Primo fiocco rosa
Fiocco rosa per la città di Aprilia, la prima nata del 2021 è una bambina di 2780 grammi. Il lieto evento per la comunità di Aprilia è stato registrato all’alba di venerdì primo gennaio 2021. Per la precisione la bambina è nata alle ore 5 e 27 e gode di ottima salute. Il lieto evento è stato registrato presso il reparto maternità della clinica Citta di Aprilia di via delle Palme che ha così festeggiato la lieta novella del nuovo anno. Si chiude così il 2020, un anno piuttosto difficile che ci ha visti alle prese con una pericolosa e fastidiosa pandemia da Covid-19 che ci ha portato distanziamento sociale, quarantena e in alcuni casi ricoveri e altro. Un 2020 che però ci lascia anche molte belle notizie. Nello specifico ci lascia 723 belle notizie.
Nel 2020 presso il reparto maternità della clinica di Aprilia sono nati 723 bambini di cui 375 maschi e 348 femmine. L’ultimo nato è stato registrato un maschietto. Un numero maggiore rispetto allo scorso anno. Il 2019 andò agli archivi con una prevalenza di 39 nastri azzurri rispetto a quelli rosa, 290, su un totale di 619 nati. Fu questa la fotografia delle nascite ad Aprilia presso il reparto maternità della clinica di Aprilia del 2019. Una squadra di professionisti che, numeri alla mano, si attesta alla media nazionale. Infatti la percentuale dei parti cesarei è tra il 19 ed il 20% in linea, appunto, con la media nazionale. Se ad Aprilia la prima nata del 2021 è una bimba, all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina il primo nato è un maschietto. Si chiama Alessandro, pesa 3440 grammi, ora di nascita: 3,43 per la gioia del padre Pierino 29 anni e della madre Sara 25. L’ultimo nato del vecchio anno si chiama Sing, peso 2850grammi, ora di nascita 19,05. Si tratta della secondo figlio per i genitori, 44anni il padre e 37 anni la madre. Un anno particolare dicevamo quello appena chiuso. Tra pochi mesi vedremo se questo cambiamento di stile di vita avrà conseguenze anche sulle nascite. Lo capiremo solo quando avremmo a disposizione un quadro completo della situazione. Capiremo se lo stare a casa ha favorito la procreazione o meno. Al momento i numeri dicono che il 2020 ha registrato per Aprilia un incremento di parti presso la clinica di Aprilia. Sempre con un leggero vantaggio per i fiocchi azzurri. Vedremo se il trend sarà rispettato anche per il 2021 o se ci sarà un’inversione di tendenza. P.N.