Nella periferia sterminata di Aprilia ora è toccato a via Carano e Casalazzara
Asfalto in periferia
A fine anno per le strade periferiche del Comune di Aprilia è arrivato l’atteso asfalto. Certo non in tutte, la periferia di Aprilia è sterminata ma in alcune zone si. Sono ripresi nelle scorse settimane i lavori di messa in sicurezza ed asfaltatura programmati dalla Provincia di Latina sulle strade di propria competenza su tutto il territorio provinciale. A fine anno, in particolare, nel rispetto delle misure per prevenire le possibili occasioni di contagio da Covid-19, si è aperto il cantiere in via Carano, per la seconda tranche di lavori dopo il primo intervento dello scorso maggio, che ha riguardato anche altre strade provinciali del territorio apriliano.
“Sul posto ho effettuato nella mattinata odierna un sopralluogo - ha commentato il consigliere Domenico Vulcano - verificando il prosieguo dei lavori di asfaltatura di una via particolarmente trafficata perché di confine con i territori comunali di Cisterna e Velletri, e interessata da traffico di mezzi pesanti e agricoli, ma anche da numerosi mezzi privati. Esprimo soddisfazione per questi cantieri attesi con urgenza, tenuto conto che già all’inizio del nuovo anno, grazie ai nuovi stanziamenti previsti in bilancio dall’Amministrazione Provinciale, sono previsti nuovi interventi sulle arterie stradali provinciali per aumentare la sicurezza”.
Asfalto in periferia dunque, una notizia che non si scrive tutti i giorni. Dopo Carano, a spese della Provincia di Latina, tocca a Casalazzara a spese dell’Astral cioè della Regione. Asfalto nuovo su via Ardeatina, via dei Rutuli in località Reggia di Turno. “Siamo soddisfatti - commenta il coordinatore del consorzio locale Marcello Bernardi - le vie avevano bisogno di una messa in sicurezza. La strada negli anni è divenuta molto trafficata e ha bisogno di manutenzione. Questa volta ringraziamo i referenti regionali per l’intervento. Continueremo a vigilare sul nostro quartiere per essere da pungolo per gli amministratori, sempre al servizio della comunità”. In attesa dei nuovi interventi all’interno dell’area urbana, questa volta sono i residenti delle periferie a godersi l’intervento. Non tutti.
P.N.
Abilitazione professionale
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca Gaetano Manfredi, ha approvato un disegno di legge che introduce nuove disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti
Cambiano le regole relative all’abilitazione all’esercizio delle professioni. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca Gaetano Manfredi, ha approvato un disegno di legge che introduce nuove disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti.
Come cambia l’esame di Stato
Il testo prevede una radicale semplificazione delle modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate, finalizzato a una più diretta e immediata collocazione dei giovani nel mercato del lavoro.
In seguito all’entrata in vigore delle nuove norme, il necessario tirocinio pratico-valutativo verrà svolto all’interno dei corsi di laurea: di conseguenza, l’esame conclusivo del corso di studi diventerà anche la sede nella quale espletare l’esame di Stato di abilitazione all’esercizio della professione.
L’elenco dei titoli di laurea abilitanti
In particolare, il nuovo modello di abilitazione si applicherà a queste classi di laurea e alle relative professioni:
Le lauree magistrali a ciclo unico in:
* Odontoiatria e protesi dentaria
* Farmacia e farmacia industriale
* Medicina veterinaria
* Psicologia
Queste conferiranno l’abilitazione all’esercizio delle professioni, rispettivamente, di odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo.
Le lauree professionalizzanti in:
* professioni tecniche per l’edilizia e il territorio
* professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali
* professioni tecniche industriali e dell’informazione
Queste abiliteranno all’esercizio delle professioni, correlate ai singoli corsi di studio, di geometra laureato, agrotecnico laureato, perito agrario laureato e di perito industriale laureato.
Casi particolari
Si prevede, infine, che ulteriori titoli universitari, conseguiti con il superamento dei corsi di studio che consentono l’accesso agli esami di Stato di abilitazione all’esercizio di alcune professioni possano essere resi abilitanti, su richiesta dei consigli degli ordini o dei collegi professionali o delle relative federazioni nazionali, con uno o più regolamenti da adottare su proposta del Ministro dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro vigilante sull’ordine o sul collegio professionale competente.
Questi sono:
* tecnologo alimentare
* dottore agronomo
* dottore forestale
* pianificatore paesaggista e conservatore
* assistente sociale
* attuario
* biologo
* chimico
* geologo.
Con questi regolamenti saranno disciplinati gli esami finali, con lo svolgimento di una prova pratica valutativa per il conseguimento delle lauree abilitanti, prevedendo che i titoli universitari conclusivi dei corsi di studio hanno valore abilitante all’esercizio della professione, previo superamento di un tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi.
QuiFinanza
COVID-19 - Virus molto diffuso nel territorio pontino
Situazione seria
La situazione legata al Coronavirus in provincia di Latina resta seria. Gli ultimi dati dicono che il virus è ancora molto diffuso su tutto il territorio pontino. Nonostante le restrizioni, i contagi faticano a scendere.
“Il distanziamento, il corretto uso dei dispositivi di protezione - spiega il direttore generale della Asl Latina Casati - e il lavaggio delle mani sono le uniche armi per combattere il virus che noi oggi possiamo utilizzare. Rimandiamo i baci, gli abbracci e le strette di mano in modo da tutelare le persone più fragili come gli anziani e quelle affette da comorbilità”.
“Non bisogna minimizzare la situazione - ha sottolineato la Professoressa Miriam Lichtner, dirigente delle malattie infettive all’ospedale Goretti di Latina e docente universitaria presso la Sapienza di Roma - “Sebbene si registri una deflessione del numero di contagi a Latina e provincia la situazione rimane ancora grave. L’ospedale Goretti è completamente coinvolto da questa emergenza sanitaria e sono ormai settimane che i circa 200 posti letto Covid sono sempre occupati. Ricoveriamo solo i pazienti che hanno la polmonite bilaterale e che non possono essere curati a casa. C’è un costante afflusso giornaliero di una media di 20 persone Covid positive in Pronto Soccorso. La preoccupazione è giustificata perché oltre alla gravità del quadro clinico dei pazienti che arrivano in ospedale si associa il fatto che tante altre patologie non sono gestibili in altri setting e questo significa che il sistema ospedaliero non può reggere per tanto tempo. Una cosa impressionante che registro- aggiunge l’esperta- è che rispetto alla prima ondata di marzo che aveva sconvolto tutti gli italiani e caratterizzata da coesione sociale e canti dalle finestre, oggi c’è incredulità, dubbio e negazione. Per rendere più chiara la situazione posso dire che da marzo fino al mese agosto, presso il nosocomio pontino, abbiamo ricoverato 270 persone, ad oggi il totale è arrivato a più di mille. Ciò vuol dire che in tre mesi abbiamo totalizzato più di 800 ricoveri. Mi rendo conto che nella società non c’è la percezione di cosa succede, sembra ci si sia abituati a questo stato di emergenza. Data la situazione di grande emergenza tutto quello che sotto le feste riunisce le persone fa purtroppo aumentare i contagi.
In questo momento epidemico sappiamo che le famiglie sono i detonatori del contagio, soprattutto nuclei familiari che normalmente non sono in contatto ma che si riuniscono per le feste sono degli amplificatori della situazione. E’ pur vero che una grande percentuale di persone contagiate sono gestibili a domicilio ma il 10-15% dei soggetti presenta la malattia in forma grave con necessità di ospedalizzazione e possibilità di morte. Credo ci voglia un grande senso di responsabilità per evitare che ai nostri familiari, ai nostri amici possa accadere una cosa del genere. Bisogna evitare di complicare una situazione già grave”.
A.P.