Il Consiglio comunale ha approvato il bilancio consuntivo
Stabilità economica
Un rendiconto di gestione che chiude con un risultato di poco più di 7 milioni di euro, ma al di là dei freddi numeri racchiude un indirizzo politico volto a coniugare la stabilità del bilancio con la capacità di erogare servizi pubblici.
Questo in estrema sintesi il discorso tenuto dal vicesindaco e assessore al bilancio Lanfranco Principi nel consiglio comunale dedicato all’approvazione del bilancio consuntivo.
“La stella polare di ogni amministratore - sottolinea l’assessore Lanfranco Principi- è la cosiddetta stabilità economica, soprattutto quando sono ancora impressi i ricordi di una gestione non virtuosa. Ma la stabilità deve coniugarsi con la capacità di erogare servizi e cercare di favorire lo sviluppo economico della città, sostenere le famiglie e aiutare chi è rimasto indietro.
La sfida per chi amministra è proprio questa, molto più ardua in questa epoca anomala caratterizzata da gravissime crisi internazionali che, inevitabilmente, condizionano la nostra economia e quotidianità. In materia di riscossione abbiamo voluto dare un segnale in questo senso favorendo le rateizzazioni. Questo approccio è stato adottato per rispondere alle esigenze sia delle famiglie sia delle imprese in considerazione del momento storico particolare e assai difficile sotto ogni punto di vista”.
Il Comune grazie anche alle attività di accertamento, ha incassato entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa per € 40.717.302,70, trasferimenti correnti pari a € 14.837.966,85, extra-tributarie per € 5.527.839,91, in conto capitale per € 7.693.056,43.
“Attraverso il bilancio dobbiamo puntare al potenziamento delle dinamiche socioculturali di crescita, al miglioramento della qualità della vita, delle economie locali, alla salvaguardia del territorio, al turismo e alla corretta gestione dei beni pubblici. Su questi temi, come Amministrazione ci stiamo impegnando ognuno con le proprie competenze e conoscenze, con la massima attenzione. In particolare, non dimenticando e sottovalutando, questo particolare momento di trasformazione epocale della Pubblica Amministrazione”.
Francesca Cavallin