Messa in sicurezza dei fossi a rischio idrogeologico nel quadrante sud-est della città
Riqualificazione del territorio
L’amministrazione comunale informa che continua il confronto tra l’esecutivo e la cittadinanza per portare avanti in maniera sinergica il piano di riqualificazione del territorio apriliano. Il 17 giugno l’assessora ai lavori pubblici Luana Caporaso, accompagnata dai tecnici comunali, ha incontrato il comitato di quartiere Frassineto all’interno della sala consiliare Luigi Meddi di piazza Roma. Al centro del confronto i problemi legati al rischio idrogeologico e la messa in sicurezza del quadrante sud-est della città da anni alle prese con problemi di allagamento.
“Stiamo affrontando le criticità della zona di concerto con i nostri tecnici, la società di ingegneria affidataria dell’incarico di progettazione dei lavori ed i residenti attraverso l’interlocuzione con il Comitato di quartiere - spiega l’assessora Caporaso - abbiamo messo in campo un piano che prevede una roadmap precisa: da una parte intensifichiamo la manutenzione e la pulizia dei fossi di zona e dall’altra interveniamo con un’opera pubblica per la risoluzione strutturale del problema idraulico”.
I lavori riguardano la messa in sicurezza della rete di fossi del quartiere Frassineto tra i quali Carroceto e Ficoccia. L’intervento è finanziato con i fondi Pnrr che l’amministrazione comunale è riuscita ad attrarre attraverso la richiesta di contributo inviata al Ministero dell’Interno. Si tratta di un finanziamento complessivo di un milione destinato alla riduzione del rischio idrogeologico della zona Frassineto.
“Stiamo definendo il primo stralcio funzionale che ci permetterà di risolvere gran parte delle criticità legate agli allagamenti - spiega ancora l’assessora Caporaso - grazie al lavoro dei nostri uffici, il Comune in questi anni è riuscito ad accedere a risorse economiche sovracomunali con le quali finanziare opere che consentiranno di risolvere problemi di allagamento e di sistemare ponti e strade sia in centro che in periferia.”
Comune di Aprilia
Persone non censite abbandonano i sacchetti ovunque
Cumuli di rifiuti
Un quartiere letteralmente invaso dai rifiuti, cumuli di sacchetti che crescono nel numero e nei volumi secondo una logica direttamente proporzionale al numero di persone che non censite o che semplicemente danno libero sfogo alla propria inciviltà senza rispettare le regole dettate dal vivere civile. Nei giorni scorsi, come già accaduto in un recente passato, la zona 167 si è letteralmente riempita di sacchetti di rifiuti urbani e rifiuti di vario genere non conferiti nei mastelli forniti dall’ente ma abbandonati in strada e lungo i marciapiedi, arrecando disagio alla collettività e creando anche problemi di natura igienico sanitaria. Le alte temperature legate alla stagione estiva e la presenza di insetti hanno fatto il resto, rendendo il disagio ancora più pungente per chi si ritrova a dover camminare sui marciapiedi facendo lo slalom tra i sacchetti, senza contare che proprio l’abbandono in strada dei rifiuti, che costringe l’ente ad attivare procedure alternative di recupero e conferimento, non fa altro che aggravare i costi a carico della collettività. Aspetto non secondario inoltre, l’incarico e il degrado remano contro qualsiasi tentativo di riqualificazione del quartiere, oggetto sia di interventi per la creazione di nuovi spazi pubblici, sia di una operazione culturale che, attraverso l’affidamento di locali comunali alle associazioni mira ad una rivoluzione dall’interno. Proprio le associazioni che operano nel quartiere e che si sono ritrovate a dover scavalcare sacchetti ricolmi di immondizia, hanno veicolato la denuncia sui socisl contro il degrado della zona.
“Come è possibile - denuncia una cittadina - che davanti ad una associazione dove ci sono famiglie e ragazzi si possa tollerare una situazione del genere? Odore nauseabondo e addirittura topi che scorrazzano. Questo il quadro che si presenta in via Parigi. Chi è titolato provveda”.
Un appello che racchiude tutta l’esasperazione di chi periodicamente si trova a fare i conti con situazioni al limite e che stanco chiede un intervento urgente alle istituzioni.
Francesca Cavallin