Aprilia sulla strada della nuova equità fiscale
Tariffa puntuale
Il Comune di Aprilia prosegue sulla strada verso l’introduzione della tariffa puntuale, la misura che seguendo il principio del “chi più inquina, più paga”, mira a introdurre una maggiore equità fiscale tra i contribuenti. Un traguardo più vicino, dopo che la Regione Lazio ha premiato l’ente di piazza Roma garantendo non solo quota parte del finanziamento ma finanziando per intero il progetto, che era stato candidato al bando lo scorso anno dall’ex assessore Monica Laurenzi. Ora finalmente il Comune di Aprilia potrà raccogliere i frutti di quanto ha seminato, utilizzando le 125 mila euro per politiche volte a introdurre ed applicare la tariffa puntuale nel breve periodo.
Una misura attesa dalla città, che nel frattempo ha subito un lieve calo per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata, che solo fino a qualche mese fa sfiorava il 75%. Stando ai nuovi dati divulgati dalla Progetto Ambiente e aggiornati solo fino al 31 marzo 2022, la differenziata è scesa alla percentuale del 71%, rispetto al 74,51% che si registrava ancora ad agosto 2021, con l’indifferenziata salita di conseguenza al 28,74% ma pari a sole 2 mila 292 tonnellate, dal momento che il calo della raccolta, anche per effetto della pandemia tutt’ora in corso, ha interessato trasversalmente tutte le tipologie di rifiuti. Seppure il dato percentuale non possa essere ritenuto sintomatico di un peggioramento del modo in cui i cittadini differenziano i propri rifiuti, l’amministrazione punta ad ottenere un miglioramento nella qualità della raccolta anche attraverso la diminuzione del sovvallo. Per tagliare il traguardo, da un lato l’esecutivo proprio di recente ha varato un sistema repressivo fatto di sanzioni amministrative salate, rivolte a coloro che non sembrano intenzionati a imparare le regole chiave per una buona differenziata – con multe fino da 35 a 300 euro anche per chi getta nell’indifferenziato ciò che invece si potrebbe avviare al recupero, seguendo la logica di una maggiore sostenibilità ambientale.
Ma oltre alle sanzioni, l’amministrazione civica ha intenzione di promuovere azioni positive, volte a incentivare chi riesce a differenziare meglio, tra le quali appunto l’introduzione della tariffa puntuale, se ben formulata in grado di garantire un risparmio economico in bolletta a coloro che riescono a ridurre al minimo ad esempio la produzione di indifferenziata, che rappresenta un costo sia per il trattamento necessario sia per il conferimento in discarica.
Francesca Cavallin
Cinzia Vaccarini di Alternativa Aprilia al convegno che si è tenuto al Senato
Gestione sostenibile dei rifiuti
Il 3 giugno si è svolto, presso la Sala Zuccari del Senato il Convegno “Per una gestione sostenibile del ciclo dei Rifiuti nella Capitale e nella Regione Lazio” promosso dal senatore Emanuele Dessì.
“In qualità di referente del neo gruppo Alternativa Aprilia - spiega Cinzia Vaccarini - ho assistito ad un vero e proprio approfondimento sul tema “termovalorizzatori” e “discariche” intervallato da proposte di gestione sostenibile dei rifiuti “con recupero materia”, già operative in alcune zone virtuose del Lazio. A dominare il dibattito però è stata la proposta del Sindaco di Roma di un termovalorizzatore come soluzione del problema rifiuti della Capitale e certo non poteva mancare Aprilia.
Tra siti di compostaggio, Biogas, T.M.B. e vari impianti di trattamento rifiuti che in alcuni casi sono anche di dimensioni tali da superare il fabbisogno non solo locale ma anche provinciale, Aprilia sarà la sede di un impianto , previsto dalla Provincia di Latina su progetto della società Acqualatina, per il trattamento dei fanghi di depurazione, un impianto CSS (Combustibile Solido Secondario), oggetto di V.I.A. in Regione di 490.000t/a. Inoltre, una delle aree idonee individuate dal Commissario Regionale per la “discarica” si trova proprio nel territorio apriliano. Abbiamo appreso negli ultimi giorni della proposta in Regione di un progetto per un “termovalorizzatore” modello Copenaghen, o meglio “inceneritore” che lavorerebbe 437.000t/a e il cui calore sviluppato andrebbe ad alimentare un rete di riscaldamento per le abitazioni di Aprilia.
Come si concilia tutto questo con il Piano Regionale dei Rifiuti, faticosamente approvato dopo anni di discussione dalla Regione Lazio? Certo il piano sarà senz’altro migliorabile, ma la sua redazione recepisce ed attua normative europee, dirette a valorizzare altre forme di trattamento rifiuti come ad esempio il “recupero materia”.
E’ evidente che la costruzione di un termovalorizzatore, nel territorio di Aprilia come in qualunque altro territorio, è in aperto contrasto. Del resto il concentrato di tecnologie dell’inceneritore di Copenaghen ed il modernissimo sistema di recupero di energie, condannano di fatto la Danimarca ad importare rifiuti per alimentarlo: dato questo utile per capire come l’incenerimento rappresenti non solo la strada sbagliata per chiudere il ciclo dei rifiuti (più rifiuti = più energia), ma anche un forte ostacolo all’incremento della differenziata, oltre poi ad essere a forte impatto ambientale e dannoso per la salute.
Ma allora, dopo questa riflessione, ci chiediamo: il perdurare della resistenza dei Sindaci alla chiusura del ciclo integrato dei rifiuti, è semplicemente il frutto di una strategia politica a fini elettorali?
E il nostro amato Sindaco Terra, che a questo progetto ha esposto un timido no sui giornali, continuerà ad essere assente chiudendosi nelle stanze del potere per decidere a tavolino chi dovrà rappresentare la maggioranza alle prossime elezioni, continuando in questa sua amministrazione caratterizzata da una proposta politica pari al nulla?
Non si intravede all’orizzonte nessuna svolta ambientalista, nessuna garanzia per gli apriliani di avere una migliore qualità della vita e della salute. Il business dei rifiuti continua purtroppo a seguire percorsi incomprensibili perfino agli addetti ai lavori, mentre la politica o non riesce a controllare, o, se riesce, sembrerebbe farlo solo per mero interesse, evitando di approfondire anche la vigente normativa. Promuoveremo il dibattito su questi argomenti in tutte le sedi ed invitiamo la popolazione a prendere coscienza ed a evitare le classiche furbate propagandistiche dei partiti acchiappavoti che ci saranno nei prossimi mesi!
La salute e l’ambiente sono priorità inserite nella nostra costituzione repubblicana, i nostri politici se ne facciano una ragione”.
A.P.