Adelmo Cervi ha incontrato gli studenti del Rosselli
La Resistenza in cattedra
La forza del linguaggio diretto e la bellezza della partecipazione sono stati gli elementi dell’incontro del 15 maggio con Adelmo Cervi. L’Istituto Rosselli è riuscito a donare agli studenti e ai docenti un momento di riflessione sulla conquista e sulla difesa della libertà e della democrazia organizzato dalla professoressa Alessandra Piscopo con la collaborazione della professoressa Maria Siniscalchi e dell’ANPI. Aleandri, hanno ripercorso la storia famigliare di Adelmo Cervi mettendo in risalto il sacrificio di tante persone per consentire all’Italia di liberarsi dall’occupazione nazifascista e diventare una Repubblica democratica. Proprio su questa espressione e sui primi articoli della Costituzione si è soffermato l’intervento di Filippo Fasano, presidente della sezione di Aprilia dell’ANPI “Vittorio Arrigoni”. In seguito, una studentessa della 4A MIT e uno studente della 5A MAT hanno introdotto la testimonianza di Adelmo Cervi con la lettura del prologo tratto dal libro I mei sette fratelli. Il protagonista dell’incontro ha condiviso la sua esperienza di testimone degli eventi della Resistenza raccontati dal punto di vista di chi ha vissuto in prima persona le atrocità commesse e le speranze del periodo tra il settembre 1943 e l’aprile del 1945 senza tralasciare gli avvenimenti recenti. È stato un momento di formazione importante per gli studenti e le studentesse del Rosselli.
Fare scuola non significa solo apprendere dietro un banco, ma anche partecipare ad incontri con coloro che hanno intrecciato la loro vita con la storia che si legge sui libri. Una storia che non smette mai di insegnarci il valore della libertà e il compito di custodire la memoria e di portare avanti le stesse battaglie di democrazia che sono costate la vita a tanti uomini e donne.
P.N.
Tanto divertimento e gastronomia a base di tradizionale pecora
Successo di pubblico per il pecoraduno
Si è chiusa lunedì sera 2 giungo con una grande partecipazione di pubblico l’edizione 2025 del Pecoraduno. Musica, attività per i più piccoli, divertimento e tanta gastronomia a base di tradizione e naturalmente pecora per un lungo fine settimana interamente dedicato alla pace. Socialità e antichi mestieri come la tosatura e la lavorazione del formaggio. Gran finale il 2 di giugno con la XLI sagra della fettuccina e musica dal vivo con Live Doa. Alle ore 8 gli organizzatori hanno voluto riproporre una tradizione del territorio come la divertentissima e gustosissima gara delle fettuccine. Sul palco guidati dal Content Creetor Zio Jhonny, in veste di presentatore, una giuria composta dalla vice sindaca di Lanuvio Valeria Viglietti, l’ex consigliera comunale di Aprilia Luana Caporaso, direttamente dal microfono di Radio Deejay Danilo da Fiumicino mattatore e capo giuria, Marco Nocioni del gruppo Pecoraduno ed il giornalista di Aprilianews Marco Di Luciano hanno degustato ben 7 piatti di fettuccine fino a decretare il vincitore. Prima classificata Viglietti Psquina, premi, appalusi e riconoscimenti a tutti i partecipanti che hanno dimostrato spirito competitivo, bravura ai fornelli e tanta voglia di mettersi in gioco. Si sono date battaglia 7 portate di fettuccine che hanno caratterizzato un menù di gara molto versatile. Fettuccine al sugo con salsiccia in onore della tradizione e pasta dal condimento dal sapore orientale. Fettuccine umbre e un nido di pasta fritto. Insomma tra risate e indicazioni gastronomiche la serata è decollata. Gran finale con il rock del gruppo Live Doa. Protagonista della serata lo stand gastronomico con le delizie dell’ormai famosa cucina del Pecoraduno.
“Un’edizione dedicata alla pace avevano commentato gli organizzatori sulla pagina Facebook dell’evento: lo scorso anno vi abbiamo invitato a fuggire con noi su un pianeta fatto di birra, musica e arrosticini. Quest’anno abbiamo voluto andare ancora più lontano. Nel caos di un mondo che sembra smarrirsi ogni giorno di più, abbiamo deciso di portare con noi qualcosa di essenziale per costruire un nuovo inizio tra le stelle. La prima cosa è la Pace. Pace come assenza di guerra, ma anche come armonia dentro di noi. Un valore da custodire e condividere ovunque andremo. La seconda è il Rock. Perché non c’è viaggio nello spazio senza una colonna sonora che spacca”.
Il Pecoraduno dà appuntamento al prossimo anno per un altro bagno di divertimento e voglia di stare insieme, con un menù a base di arrosticini, pecora al callaro e pasta, neanche a dirlo, al sugo di pecora.
P.N.