Beatrice Ion ed il padre, oggetto di una aggressione fisica e verbale a sfondo razziale, sono stati ricevuti dall’Amministrazione comunale
Aggredita l’atleta in carrozzella della nazionale di basket
Beatrice Ion ed il padre in Comune. Mercoledì 22 luglio, il signor Ion e la figlia Beatrice sono stati ricevuti presso la nuova sede comunale dal sindaco Mario Savarese, dal vice-sindaco Morris Orakian e dal presidente della consulta per il superamento dell’handicap, William Spina, in seguito all’aggressione ricevuta la scorsa settimana.
“L’intera comunità di Ardea è orgogliosa di annoverare Beatrice tra i propri cittadini - ha detto il sindaco Savarese - tutta l’Amministrazione si stringe intorno all’atleta Beatrice Ion e al padre che, giovedì scorso, sono stati oggetto di una vergogna aggressione fisica e verbale a sfondo razziale”.
“Abbiamo organizzato questo incontro – ha aggiunto il vicesindaco Morris Orakian - per poter testimoniare la nostra vicinanza alla famiglia e cercare di superare il dolore di questa vicenda. Certi episodi devono essere letti come un malessere del tessuto sociale, quindi non solo il caso singolo, ma come sia responsabilità delle amministrazioni tutte, infondere cultura alle nuove generazioni, così da incrinare ogni forma razziale e discriminante”.
Beatrice Ion, atleta paralimpica della nazionale italiana di basket in carrozzina, è stata aggredita l’11 luglio ad Ardea, di fronte al cancello della sua abitazione. A denunciare l’episodio è stata proprio la ragazza, insultata non solo perché straniera, ma anche perché disabile.
“Vivo in Italia da 16 anni, ho la cittadinanza italiana, ho fatto tutte le scuole qui e sto continuando gli studi all’università italiana, gioco nella nazionale italiana di basket in carrozzina e mi considero in tutto e per tutto italiana eppure sono stata aggredita, mio papà è stato aggredito ed è in ospedale probabilmente con uno zigomo rotto perché a detta loro siamo degli stranieri del ca… che devono tornare al loro paese, tralasciando le offese che mi sono presa perché sono disabile”.
Ad aggredire Beatrice e il padre, sarebbe stato un uomo corpulento, che dopo essersi introdotto nel loro giardino li ha aggrediti. “Non dite che il razzismo in Italia non esiste perché io l’ho vissuto oggi dopo 16 anni che vivo qui e fa male. A voi che ci avete aggrediti, vergognatevi saremo anche stranieri ma abbiamo più dignità di voi, e voi che avete guardato il tutto senza alzare un dito vi dovreste vergognare più di loro”.
“L’Amministrazione del Comune di Ardea si stringe intorno all’atleta Beatrice Ion e al padre che, giovedì scorso, sono stati oggetto di una vergogna aggressione fisica e verbale a sfondo razziale – ha detto il sindaco di Ardea Mario Savarese, appena appresa la grave aggressione -. È incredibile dover assistere ancora oggi ad episodi di violenza, razzismo ed odio che non rappresentano in nessun modo la nostra comunità e i valori di cui si fa portatrice.
L’Amministrazione prende le distanze da tale genere di comportamenti, da denunciare e isolare. Il Sindaco, il vice-sindaco Morris Orakian e tutta l’Amministrazione augurano una pronta guarigione per entrambi e che le autorità possano identificare i responsabili il prima possibile. Sono estremamente costernato per la vicenda ed esprimo il mio rincrescimento a nome della comunità di Ardea. Pertanto, ho invitato ufficialmente Beatrice ed il papà ad un incontro per poter testimoniare la nostra vicinanza alla famiglia e cercare di superare il dolore di questa vicenda”.
La consulta cittadina per il superamento dell’handicap-Ardea, ha espresso tutta la sua preoccupazione per questo gesto di violenza.
“Piena solidarietà e supporto sia morale che di stima, ci uniamo contro il vile atto subito dalla nostra atleta paralimpica Beatrice Ion” si legge nella nota della Consulta cittadina per il superamento dell’handicap di Ardea -.
Beatrice Ion, 23enne campionessa paralimpica e atleta della Nazionale di basket in carrozzina, è stata insultata con epiteti a sfondo razziale nei pressi della sua casa di Ardea, in provincia di Roma, dove vive con la famiglia. Il padre della ragazza è stato aggredito dalle stesse persone che l’hanno insultata ed è stato costretto al ricovero. La stessa Beatrice ha denunciato l’accaduto sui social. La ragazza, disabile sarebbe stata insultata per il suo handicap e anche perché straniera. La lite finita col pestaggio del padre sarebbe nata a causa di un diverbio relativo al passaggio disabili che Beatrice utilizza e che deve necessariamente rimanere libero: “Io e mamma eravamo dentro e un tipo ci urlava di uscire. Papà stava tornando dalla sua consueta passeggiata e non è riuscito quasi a parlare, colpito da una testata e altro. Urlava anche davanti ai Carabinieri. Sono stati davvero brutti momenti”.
Il padre di Beatrice è stato operato una volta condotto in ospedale.
“Piena solidarietà alla giovane Beatrice Ion, vittima di una aggressione ripugnante” è espressa dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.
“La ragazza di origini romene è nella nazionale italiana di basket in carrozzina e - ha sottolineato il Ministro -, come lei stessa racconta, insieme alla sua famiglia è stata aggredita fisicamente e con insulti razzisti. Ora il padre ha uno zigomo rotto - ricorda il Ministro - Sono davvero dispiaciuto, spero che i responsabili vengano assicurati presto alla giustizia”.
Sabatino Mele