Città che legge
Pomezia è tra le Città italiane, riconosciute dal Centro per il Libro e la Lettura del Mibact, che più dedicano attività e iniziative alla lettura e alla diffusione dei libri. Il titolo “Città che legge” riconosce e sostiene la lettura come valore condiviso, in grado di favorire la crescita socio-culturale della comunità attraverso la collaborazione tra la biblioteca comunale, le librerie, gli istituti scolastici e la Città stessa, che insieme diventano luoghi di promozione e diffusione della lettura e del libro. Il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI, ha deciso di promuovere e valorizzare le Amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura.
“Un riconoscimento importante – commenta la vice sindaco Simona Morcellini – che dimostra la vivacità culturale di Pomezia e l’importanza che ricopre la biblioteca comunale come punto di riferimento per le famiglie, gli studenti, le scuole e le associazioni. Voglio ringraziare tutto il personale della biblioteca comunale Ugo Tognazzi per il lavoro svolto, anche in questi mesi di chiusura, a servizio della comunità”.
“Grazie al titolo assegnato alla nostra Città – aggiunge il sindaco Adriano Zuccalà – potremo accedere ai fondi che saranno messi a disposizione per organizzare eventi, iniziative e festival dedicati alla lettura e ai libri. Un’occasione importante per Pomezia e per tutta la cittadinanza, che dimostra da anni una grande affezione alla biblioteca comunale”.
Comune di Pomezia
Negli ultimi 30 giorni sono stati riscontrati solo 10 casi positivi, per fortuna, e nessun ricovero o decesso
A Pomezia il Covid è sotto controllo
Al 31 luglio il numero storico dei contagiati è 78, di cui 69 guariti, 4 positivi (3 a casa e uno in ospedale) e 5 deceduti; 25 non positivi in isolamento domiciliare preventivo. Al 30 giugno a Pomezia il numero storico dei contagi era 69, di cui 59 guariti, 4 positivi (3 in isolamento domiciliare e 1 in ospedale) e 6 deceduti. Solo 2 i concittadini posti in isolamento domiciliare preventivo (non positivi). Praticamente ci viene tolto un deceduto (da 6 a 5) che è stato assegnato ad altro Comune, quindi in un mese abbiamo avuto altri 10 contagiati. Per fortuna è salito il numero dei guariti 69, rimane uguale il numero dei positivi 4. Alto il numero di quelli in isolamento domiciliare non positivi. I dieci contagi di questo mese sembrerebbero persone arrivate dall’estero o da nord Italia che poi hanno trasmesso il virus ad altri componenti familiari. D’altronde era prevedibile che allentando le restrizioni e aumentando la circolazione delle persone, vi sarebbero stati altri contagi che comunque da noi fino ad ora rimangono sotto controllo. Infatti a Pomezia su 63.792 residenti abbiamo solo 4 positivi, uno ogni 15.948 abitanti. Un dato che ci lascia tranquilli. Inoltre appare meno aggressiva la carica infettiva, infatti a Pomezia abbiamo una sola persona in ospedale e il dato più importante è che non abbiamo più avuto decessi da circa due mesi. Mentre nella Asl 6 di cui Pomezia fa parte, i 22 comuni (Castelli Romani e litorale a sud di Roma) con una popolazione complessiva intorno ai 560mila abitanti, abbiamo 70 positivi, quindi uno ogni 8.000 abitanti. Il dato positivo è che sono quasi tutti in isolamento domiciliare. Quindi un virus piu buono? Probabilmente, come dicono alcuni virologici, per ora si.
Altri invece, diciamo i meno ottimisti, dicono che grazie a sforzi sovrumani gli italiani sono riusciti a diminuire il contagio. Ma il virus circola ancora ed è pronto a ripartire, come peraltro ha fatto in Spagna, dove il clima e lo stile di vita non sono certo troppo diversi dal nostro. Insomma, dobbiamo ricominciare a vivere la nostra vita, a lavorare, a vederci e a divertirci. Ma non possiamo permetterci di ignorare alcune semplici e basilari norme di protezione reciproca. Uno di questi è il portare sempre la mascherina negli ambienti chiusi ed anche in luoghi affollati all’aperto dove non è possibile il distanziamento.
A.S.