Centro Sociale Anziani “Renato Salvini”
Ancora ferme tutte le nostre attività
Aprile è iniziato con il Centro chiuso alle sue attività. E’ proseguito un servizio di limitata presenza mattutina, degli uffici di dirigenza, per eventuali necessità, ad esempio la consegna di moduli di spostamento e per il servizio radiofonico. Servizio Radio Nonni, che in questo periodo ha potuto anche, con interviste telefoniche far si che la assessora, Velia Fontana, abbia potuto dare importanti informazioni sui servizi di assistenza sociale. Ad oggi la riapertura è stata spostata al 14 aprile ma resta ancora solo indicativa. Quindi, non resta che attendere le disposizioni che verranno prese dalle autorità, per il dovuto mantenimento delle normative di sicurezza. Per cui, per ora, non possiamo che pubblicare foto di ricordi e sperare che presto si possa passare alla fase due.
Una riflessione
Da questa esperienza del Covid 19, credo, andrebbero riviste alcune situazioni, Innanzitutto l’attività dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale presente in ogni nazione, dovrebbe saper subito segnalare simili casi ed avere i poteri per stabilire delle regole a tutti i governi. Obbligare ogni paese, attraverso l’ONU, a munirsi di strutture e strumenti per simili emergenze, come pure a gestire un elenco digitale di volontariato ed organizzazioni utili in caso di necessità, Non aspettare la loro autosegnalazione, quando il problema è già in corso. Sempre la OMS non dovrà più sottovalutare alcun segnale di focolaio virale. In Cina il focolaio inizio’ ad ottobre, anche ammesso il silenzio delle loro autorità, possibile che le sedi in Cina della Oms, della Fao, dell’Unesco ecc. non abbiano potuto averne notizia per non parlare delle ambasciate, consolati e connessi servizi di intelligence. Tutto questo, non solo, per i decessi causati, ma anche per i danni che ne stanno subendo le persone, sia fisici che mentali e con conseguenze economiche che peseranno per lungo tempo.
Luciano Nulchis