Il riconoscimento della Pro Loco al vulcanico parroco di Torva Alta e S. Procula
“Il Coraggio di Fare” a Padre Jorge
In una chiesa gremita, domenica 23 febbraio, alla fine della messa della mattina, la Pro Loco Città di Pomezia ha insignito con una cerimonia a sorpresa Padre Antonio Jorge Do Amor Divino del trofeo “Il Coraggio di Fare”. Le motivazioni sono tante per un personaggio come Padre Jorge: il suo essere sacerdote tra la gente; un punto di aggregazione e di riferimento per i due quartieri dove è parroco: Santa Procula e Torvaianica Alta, ma anche per altre parrocchie essendo lui anche il vicario territoriale di Pomezia ed Ardea; la sua costante presenza sul territorio accanto ai cittadini. Padre Jorge ha apprezzato il premio sottolineando che lui ha cercato solo di servire il Signore nel migliore dei modi. Ho incontrato la prima volta Padre Jorge nel 2015 nella sua piccola parrocchia di Torvaianica Alta incuriosito da questo giovane prete di cui tutti ne parlavano bene.
“Sono nato in Brasile a Gongogi nel 1970 – mi disse padre Jorge - e fin dall’età di sette anni ho avuto la vocazione di diventare un religioso ma la mia famiglia non condivideva questa mia scelta e quindi ho seguito un normale corso di studi e mi sono laureato in Storia e Filosofia nell’Università di San Paolo all’età di 22 anni. Subito ho iniziato a lavorare come insegnante di storia, successivamente ho lasciato l’insegnamento per lavorare come assistente sociale a San Paolo nelle favelas con i ragazzi di strada. Mentre ero impegnato in questo lavoro all’età di 26 anni ebbi “la chiamata” e iniziai questo mio percorso religioso con i Frati Francescani Conventuali che mi mandarono nel 1996 a Roma a studiare come seminarista francescano. A Roma ho avuto una formazione teologica universitaria che mi ha portato nel 2001 a prendere i voti. Per circa un anno sono stato in missione in Amazzonia e per alcuni mesi anche in Canada, rientrato in Italia ho svolto la mia missione pastorale a Regina Coeli e in altre comunità. Nel 2006 l’incontro con Mons. Marcello Semeraro mi convinse a lasciare i francescani e entrare come diacono nella sua diocesi di Albano. Sono stato poi nominato sacerdote il 31 ottobre del 2008 e dopo una esperienza di viceparroco a Genzano, il 16 settembre del 2010 mi fui assegnata la parrocchia Regine Mundi di Torvaianica Alta.”
- Cosa le è rimasto di brasiliano?
“Il colore della pelle, la gioia, la determinazione di lavorare, la fede”.
- Non ha nostalgia del Brasile?
“Tanta, anche se sono attualmente cittadino italiano. Se Dio vorrà un giorno vi ritornerò per esercitare la mia missione sacerdotale”.
- Mi dicono che tutti la vogliono per celebrare matrimoni e battesimi. Come mai?
“Effettivamente anche molti che non sono miei parrocchiani mi chiedono di celebrare matrimoni o battesimi. Forse a loro piace il mio modo giocoso e positivo con cui trasmetto la fede. Spesso quindi vado a celebrare molti matrimoni anche fuori dalla mia parrocchia e questo incomincia a diventare un grosso impegno che comunque svolgo con piacere”.
- Comunque padre Jorge sempre meglio fare matrimoni e battesimi che funerali!
“Indubbiamente si”.
In quella occasione rimasi un paio d’ore nella parrocchia di Padre Jorge, era un pomeriggio di un giorno feriale e mi colpi la serenità che si respirava. Sono un vecchio insegnante e mi è bastato poco per capire se in un luogo si svolge una attività utile per i giovani e la mia impressione è stata da subito positiva. Un gruppo di giovani coppie con i loro bambini piccoli erano sedute in circolo all’aperto, forse stavano facendo qualche corso.
Bambini che giocavano in modo ordinato nel campetto, bambine che si rincorrevano felici e senza litigare. Un via vai continuo di giovani coppie e di bambini che andavano a parlare con le catechiste. Successivamente ho incontrato più volte Padre Jorge, quando è diventato parroco di Santa Procula ed anche lì in poco tempo ha svolto il suo ruolo con impegno e passione.
Lo ricordo in una riunione dopo l’incendio dell’EcoX a difendere la salute dei cittadini. Un esempio di impegno civile che quel giorno è stato molto apprezzato dai presenti. Sicuramente il premio assegnatogli dalla pro Loco è stato più che meritato.
A.S.
Acea Ato 2 non interviene a Santa Palomba
Spreco di acqua
Vorrei segnalare questa situazione di spreco ed incuria a S. Palomba, in via Tor del Vescovo (comune di Pomezia).
A metà gennaio ci contattano i tecnici Acea per segnalarci che esiste una perdita in corrispondenza del contatore: ci informano verbalmente, ossia sul posto, che la perdita è all’interno del muro e loro “non possono operare perché farebbero danni” ergo ci consigliano di chiamare una ditta affinché si possa raggiungere il giunto che “perde”.
Quindi, abbiamo chiamato un muratore per aprire il muro e una volta messo in luce il problema abbiamo contattato nuovamente ACEA ATO2 al fine di inviare i medesimi tecnici per provvedere alla riparazione… abbiamo chiamato, richiamato, fatto chiamare da altri, richiamato ancora ed ancora e la risposta è sempre “abbiamo fatto il sollecito”: è passato oltre un mese e l’acqua continua ad uscire e a penetrare nel terreno fino a riuscire da altre parti intorno casa.
Senza considerare i danni che l’acqua potrebbe causare insinuandosi sotto le fondamenta delle case mi chiedo come sia possibile continuare con questo spreco assurdo di acqua?
Acea Ato2 continua a non mandare alcun tecnico e si limitano a “fare i solleciti” (o forse “il solletico”)… ergo molto probabilmente l’acqua non è importante e tantomeno sprecarla così.
Noi attendiamo fiduciosi.
Ug
TEMA Hesperia
C’era una volta un luogo magico, il sogno di tre artiste, di tre donne. Erano animate dalla voglia di dar vita ad uno spazio di condivisione e di incontro: nascevano così, a Pomezia, l’Associazione e lo Spazio d’Arte Hesperia.
Poi gli anni passano e, a volte, diventa più difficile…
C’era una volta un gruppo di ragazzi che avevano scoperto l’amore per il teatro, frequentando lo stesso liceo e avendo la fortuna di incontrare una grande insegnante e meravigliosa Regista; volevano fare teatro e continuare a farlo: nasceva così, a Roma, l’Associazione T.E.M.A. – Teatro Espressione Musica e Arte
Poi gli anni passano, le vite prendono diversi percorsi e, a volte, diventa più difficile…
I sogni, per esistere nella realtà, hanno bisogno di menti, cuori, braccia e gambe che li mettano in moto e li portino avanti e, nei momenti di “difficoltà”, se si guarda e ascolta bene, si tendono le mani...
Lo Spazio d’Arte Hesperia, in Via Silvio Spaventa 24/b, diventa prima lo spazio condiviso di due associazioni che insieme riescono meglio a sostenere “il peso dei reciproci sogni” e, qualche anno dopo, le donne e gli uomini che queste realtà le fanno vivere ogni giorno, si guardano negli occhi e scommettono di nuovo (lì dove sempre più spesso si tende a mantener e il proprio spazio): vogliono unirsi, diventare una sola realtà. Nasce, così, l’Associazione TEMA Hesperia.
L’obiettivo? Sempre lo stesso: tenere in vita uno spazio che – attraverso l’incontro di realtà artistiche e culturali diverse – sia un luogo di seminatura e disseminazione del bello, convinti che luoghi più belli generino persone più serene e Città più vivibili.